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Tanti primati nelle maratone d’Oriente

di - 21/03/2016

La domenica delle gare Iaaf passa nel segno dei record, con alcune maratone orientali che riscrivono le proprie tabelle e con atleti che staccano il biglietto per i prossimi Giochi Olimpici. Iniziamo dalla prova dalla tradizione più affermata, la Seoul International Marathon inserita nel circuito Gold, dove il kenyano Wilson Loyanae si conferma il padrone assoluto cogliendo la sua terza vittoria nella prova, seconda consecutiva. 2h05’13” il suo tempo finale che migliora di 24” il precedente primato che già gli apparteneva dal 2012. Loyanae ha preso l’iniziativa a 10 km dalla conclusione, senza più essere raggiunto dagli avversari, in primis i connazionali Evans Chebet e Mike Kigen rispettivamente secondo in 2h05’33” e terzo in 2h06’10”. Grande prestazione per lo svizzero Tadesse Abraham, che ha chiuso quarto con il nuovo primato nazionale in 2h06’40” ad appena 4” dal record europeo.

Wilson Loyanae primo a Seoul (foto organizzatori) Wilson Loyanae primo a Seoul (foto organizzatori)

Ancora una delusione per l’ex primatista mondiale, il kenyano Patrick Makau che si è ritirato dopo una decina di km, dimostrando di non aver ancora recuperato dai recenti problemi addominali. Fra le donne vittoria per la kenyana Rose Chelimo in 2h24’14” davanti all’etiope Melkaw Gizaw a 14” e alla connazionale Agnes Jeruto a 45”.

A TAIWAN SI RIVEDE CHEBOR

Record anche alla New Taipei City Wan Jin Shi Marathon, nella capitale di Taiwan dove il 33enne kenyano William Chebon Chebor ha vinto in 2h13’05” migliorando il precedente primato di 5”. Per Chebor è la quinta vittoria in carriera sui 42,195 km. Chebor ha chiuso con 1’08” sul famoso giapponese Yuki Kawauchi, terzo l’altro kenyano Julius Karinga a 1’47”. La gara serviva come selezione per la rappresentativa locale per Rio e il posto è andato a Jin Pin He in 2h30’46”. Vittoria europea fra le donne grazie all’ucraina Olha Kotovska, prima in 2h36’38” davanti alle etiopi Bentu Shiferaw Wodajo (2h38’11”) e Meseret Godana Agama (2h38’14”).

L'arrivo del vincitore William Chebon Chebor (foto organizzatori) L’arrivo del vincitore William Chebon Chebor (foto organizzatori)

LE CINESI SONO PRONTE PER RIO

Niente primato invece nell’altra prova Bronze orientale, la Chongqing International Marathon che serviva come trial per la selezione cinese e che ha visto emergere la 23enne Liu Ruiyuan, miglioratasi di oltre due minuti per andare a chiudere in un convincente 2h26’13”. La Ruiyuan ha forzato il ritmo al 30° km vedendo le avversarie abbastanza provate. Il podio è tutto cinese, con la 22enne Hua Shaoqing scesa a 2h29’15” e terza la favorita della vigilia Zhang Yingying in 2h29’55”.

Rivincita straniera in campo maschile con l’etiope Kelkile Gezahegn Woldaregay che coglie la sua più grande vittoria in 2h10’54”. Da notare che si tratta di un 19enne che già si era affermato lo scorso anno a Taizhou e che in quest’occasione ha seguito l’attacco del cinese Dong Guojian staccandolo al 38° km. Dong comunque ha ottenuto un importante secondo posto migliorandosi in 2h11’42” e ipotecando la qualificazione per Rio. Terzo il kenyano Julius Muriuki Wahome in 2h12’05”.

KITWARA ENTRA NEL CLUB UNDER 60’

In Europa l’appuntamento principale era l’EDP Lisbon Half Marathon, gara Gold che non ha tradito le attese rilanciando il kenyano Sammi Kitwara dopo qualche uscita a vuoto. Kitara si è migliorato scendendo sotto l’ora, in 59’47” con 11” sul connazionale Kenneth Kipkemoi che non ha resistito alla sua progressione finale. Terzo posto per l’altro kenyano Paul Lonyangata in 1h00’11”. Riscatto etiope fra le donne grazie a Ruti Aga, vincitrice un po’ a sorpresa in 1h09’16” sulla più famosa connazionale Wude Ayalew, a 7” e l’iridata 2009 dei 10000, la kenyana Linet Masai a 17” con un miglioramento per lei di oltre due minuti. In gara anche l’azzurra Fatna Maraoui, che ha chiuso decima in 1h13’52”.

Ruti Aga, vincitrice della classica di Lisbona (foto organizzatori) Ruti Aga, vincitrice della classica di Lisbona (foto organizzatori)

MEUCCI, UN “BRODINO” A NEW YORK

Daniele Meucci aveva scelto New York per un importante test sulla mezza nella locale New York City Half Marathon. Il risultato finale è stato un nono posto in 1h03’35” dopo essere passato ai 10 km in 29’47”. Prima piazza per il kenyano Stephen Sambu,lo scorso anno il migliore sui 10 km, che ha chiuso in 1h01’16” davanti al connazionale Wilson Chebet (1h01’35”) e all’americano Sam Chelanga (1h01’43”). Vittoria statunitense fra le donne grazie alla grande prestazione di Molly Huddle che in 1h07’41” ha battuto in una bellissima volata Joyce Chepkirui, la kenyana accreditata dello stesso tempo, terza la burundiana Diane Nukuri in 1h09’41”.