Dopo un primo approccio l’anno scorso con i test dei nuovi modelli di Tecnica dedicati al trail running, siamo tornati a correre con ai piedi un paio Tecnica Pyrox Xplore. Grazie all’adozione di tecnologie differenti, si è dimostrata una calzatura versatile, con una buona vocazione per le lunghe distanze e una apprezzabile comodità complessiva che ne permettono tranquillamente un utilizzo prolungato, quindi uscite lunghe anche oltre i 50 chilometri. Ma vediamola più nel dettaglio
Test di Daniele Milano Pession

Categoria: Trail long distance
Peso 325 g (US 9,5)
Drop: 6 mm
Design
Sicuramente una calzatura dal design con marcata vocazione trail. Vanta un buon equilibrio d’insieme, anche nell’alternanza di colori tra tomaia e intersuola. Nella colorazione testata grey-blue, la tomaia grigia si combina perfettamente con le tinte più sgargianti, giallo e arancio, di suola e intersuola. I punti di rinforzo della tomaia ricavati direttamente nella trama del tessuto rendono la scarpa più piacevole, senza appesantire.

Chiusura e alloggiamento
Le asole in fettuccia sono perfettamente integrate nella tomaia, senza arrecare fastidio. Allacciatura molto minimal ed efficace a 5 asole principali più la sesta all’altezza del collarino che permette una chiusura personalizzata.
Comfort
La calzata è molto comoda, sin dai primi secondi in cui si prova la scarpa, senza per questo risultare troppo “pantofolosa”. Ho immediatamente apprezzato un buon sostegno dell’arco plantare, soprattutto grazie alla conformazione dell’intersuola che nella parte interna è decisamente ben disegnata. Piccola critica sullo spazio destinato alle dita del piede. Trattandosi di una calzatura votata anche alle lunghe distanze, avrei aumentato leggermente lo spazio abitabile dell’avampiede.

Rullata
Si tratta di una calzatura che non vuole far correre forte, ma dare un sostegno costante al runner, tanto nelle fasi di corsa, quanto in quelle di camminata, come avviene nelle gare di trail o nelle lunghe uscite in allenamento. Un buon rocker assicura passi facili e anche le fasi di corsa sono piuttosto istintive, senza bisogno di far lavorare eccessivamente le dita in spinta. Personalmente l’ho apprezzata parecchio nelle lunghe camminate in salita, in cui ho notato una grande facilità e naturalezza negli appoggi, con un costante sostegno del piede.
Traspirabilità
Amo le scarpe particolarmente traspiranti. La Xplore, vista la buona consistenza della tomaia, non annovera tra le proprie caratteristiche principali una grande traspirabilità e credo quindi che si possa migliorare un po’, pur non avendo constatato assolutamente la comparsa di vesciche anche dopo uscite piuttosto lunghe, grazie all’utilizzo di materiale premium in mesh ingegnerizzato, rinforzato con filamenti integrati in TPE e film laminato solo dove serve, e al buon lavoro della soletta interna anatomica in schiuma Ortholite®
Trazione
Suola con tecnologia Tecnigrip decisamente gripposa, tanto in salita, quanto in discesa, grazie ai tasselli direzionali. Buono il feeling anche su terreni piuttosto morbidi, grazie a tasselli con un’altezza di ben 4,5 millimetri. Un mio suggerimento è di utilizzare la scarpa almeno un paio di giorni come sneaker classica per eliminare il primo leggerissimo strato di gomma nuova e ottimizzare il grip per già dalle prime uscite.

Stabilità
La Xplore è dotata di Impulso4D, una tecnologia innovativa di Tecnica applicata all’intersuola che rende l’appoggio personalizzato, adattandosi ai differenti stili di corsa. Il risultato è quello di una scarpa sempre stabile, anche su terreni inclinati, che garantisce una buona economia di corsa. L’intersuola è una combinazione di due mescole differenti, EVA e TPEE Supercritical, per garantire un buon comfort in appoggio, senza perdere in reattività in fase di spinta.
Protezione
Tecnica Pyrox Xplore è una scarpa decisamente protettiva, che isola molto bene la pianta del piede da sassi e/o rocce, in abbinamento a una tomaia altrettanto protettiva.
Tecnica Pyrox Xplore è consigliata per…
La Pyrox Explor non è sicuramente la scarpa da consigliare ai trail runner performer su brevi distanze. La trovo perfetta su chilometraggi più lunghi, anche oltre i 50 chilometri, quando comfort e stabilità sono imperativi categorici. Per Tecnica si tratta di un ritorno nel mondo del trail running e posso sicuramente dire “buona la prima”. Un buon inzio quindi, con una scarpa che, pur non ricercando la performance assoluta, si rivolge a runner e camminatori su lunghe distanze che puntano a una calzatura facile, ma con un buon sostegno del piede.