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Brooks Glycerin 19 vs 19 GTS: il test

di - 04/03/2021

Non appena abbiamo ricevuto in redazione due paia della rinnovata punta di diamante di casa Brooks, la nuova BROOKS GLYCERIN 19, in versione neutra e la nuova GTS con supporto GuideRails, abbiamo subito contattato Simone Centemero, nostro tester  e osteopata d’eccezione, grande amante delle versioni precedenti di questa scarpa!

Test e fotografie di Simone Centemero

LA PAROLA A BROOKS

Da sempre amata dai runner di tutto il mondo, la BROOKS GLYCERIN 19 arriva alla 19a edizione più morbida che mai, e per la prima volta si raddoppia, proponendosi anche nella versione con supporto.

Da oggi sarà possibile scegliere infatti pure la nuova Glycerin 19 GTS: medesima ammortizzazione, stesso colore, stesso design, stessa tomaia…ma con in più i vantaggi della tecnologia di supporto olistico e versatile GuideRails, brevettata da Brooks, in grado di fornire un sostegno intelligente durante la corsa, garantendo stabilità e sicurezza quando il corpo lo richiede.

Fit, Feel and Ride

La nuova Brooks Glycerin 19 GTS sostituisce il modello che conosciamo come Transcend, un cambiamento in linea con la visione “Fit, Feel and Ride” attraverso cui Brooks vuole aiutare i runner a trovare la scarpa perfetta in base all’esperienza che desiderano e alle loro esigenze biomeccaniche.

Appena si indossano le Brooks Glycerin 19, si avverte immediatamente una sensazione di morbidezza e di massimo comfort, risultato del DNA LOFT che è ora su tutta la lunghezza dell’intersuola e rende il passaggio dal tallone alla punta incredibilmente morbido e fluido.

I runner possono godere di un comfort duraturo, senza perdere reattività o resistenza durante la corsa. La tomaia in Mesh Igegnerizzato e la morbida fodera interna avvolgono il piede per una calzata aderente, flessibile e sicura.

La nuova BROOKS GLYCERIN 19 ai piedi del nostro tester SImone Centemero del Monza Marathon Team nel Parco di Monza, location perfetta per i test di 4running
La nuova BROOKS GLYCERIN 19 ai piedi del nostro tester Simone Centemero del Monza Marathon Team, nel Parco di Monza, location perfetta per i test di 4running

DESIGN

Pulito, abbastanza essenziale, ma al contempo molto gradevole. Una cosa è comunque certa, non si acquista un paio di scarpe da running per il design, né tantomeno un paio di affermate autentiche fuoriserie come le Glycerin.

FINITURE

Un modello che invecchia, ma che riesce a stare al passo con i tempi; ogni edizione ha sempre qualche piccolo accorgimento in più, sia per renderla ancora più preziosa, sia per rinnovarne l’estetica. Da notare che in questa versione l’utile catarifrangente posteriore (assente nella versione 17) è stato sdoppiato e posto lateralmente rispetto alla release precedente.

Simone in azione con ai peidi la BROOKS GLYCERIN 19
Simone in azione con ai piedi la nuova BROOKS GLYCERIN 19. Sullo sfondo la Villa Reale del parco di Monza, tra i luoghi preferiti da Simone per effettuare i suoi allenamenti di running e triathlon.

CHIUSURA

E’ piuttosto comoda, avvolgente, morbida e sicura. Ideale per tutti i tipi di piede, poiché in grado di consentire molteplici adattamenti, anche grazie all’ampia linguetta e stringhe leggermente elastiche.

 

IMPATTO INIZIALE

E’ l’impatto Glycerin classico, in altre parole… comfort, solidità, sicurezza, funzionalità e affidabilità. Il piede si sente comodamente a casa, e muscoli e articolazioni ringraziano.

COMFORT

Il piede è piacevolmente avvolto da una tomaia che vi si adatta perfettamente, quasi le scarpe fossero cucite su misura. Il tallone è comodamente protetto, così come il tendine d’Achille, la pianta coccolata da un’intersuola davvero speciale, e l’avampiede non risulta in alcun modo “costretto”. Il comfort è garantito per moltissimi km in termini sia di durata della singola uscita sia di uscite complessive.

TRASPIRABILITÀ

La tomaia è abbastanza traspirante, un po’ meno, purtroppo, la linguetta che tende a inumidirsi e ad appesantire la calzata.

GRIP

Da diverse edizioni è ormai diventata una scarpa prettamente da asfalto. Sulle superfici dure offre indiscutibilmente il meglio delle proprie qualità, ma la tenuta è più che discreta anche su strade in terra battuta non troppo accidentate.

STABILITÀ

La suola è composta di materiali diversi e di alta qualità appositamente studiati in ragione dell’appoggio del piede sul terreno, così da offrire tenuta e durata. La sofisticata tecnologia dell’intersuola fa il resto.

PROTEZIONE

E’ discreta, di più non si poteva fare per non aumentare il peso e passare di categoria.

CAPACITÀ DI AMMORTIZZAZIONE

E’, insieme al comfort, da sempre il cavallo di battaglia delle Glycerin, e per la diciannovesima volta posso tranquillamente affermare che questo fattore risulta nuovamente confermato, anche se purtroppo ne condiziona ancora un po’ troppo la reattività.

CONSIGLIATA PER…

Non è una scarpa da Personal Best, ma è molto utile nei mesi di preparazione. Ideale per atleti abbastanza robusti, anche di buona andatura. Non è un modello da gara dunque, ma senza dubbio utile per arrivare alla competizioni in ottime condizioni. Per le sue caratteristiche, è ideale per i divoratori di chilometri e per chi deve riprendersi da un infortunio.

È, a mio parere, la calzatura indicata per chi deve cominciare a correre e non ha ancora un’idea del proprio potenziale e delle proprie qualità. Certo, per iniziare è forse un po’ costosa, ma rimane comunque un ottimo investimento e un incentivo per continuare a correre.

GLYCERIN 19 O GLYCERIN 19 GTS?

La vera novità di questa 19a edizione è la possibilità di acquistare anche il modello GTS, in tutto e per tutto identico all’originale, ma con in più i vantaggi della nota tecnologia GuideRails, già adottata su altri modelli del brand.
Per chi ancora non avesse sentito parlare di GuideRails, è un brevetto Brooks in grado di aiutare gli atleti pronatori a sfruttare al meglio l’appoggio del piede, adattandosi di volta in volta a seconda delle caratteristiche del terreno. Una sorta di sostegno intelligente in grado di consentire il corretto appoggio al suolo.

Non nascondo di essere stato abbastanza prevenuto e scettico nel valutare questa scarpa.
Devo ammettere che mi è bastato correrci per qualche km su una strada a “dorso di asino”, di quelle con la mezzeria leggermente sopraelevata e le corsie oblique per consentire lo scarico dell’acqua verso i lati… Ebbene, provare per credere. Ho capito che l’asino ero io!
Dal punto di vista estetico, sono identiche in tutto e per tutto al modello neutro classico, di cui comprendono tutte le qualità che abbiamo rilevato. La versione GTS è insomma simile a quella neutra, pesa solo qualche grammo di più e, se proprio dobbiamo andare a trovare il pelo nell’uovo, è un pochino meno reattiva.
Finalmente anche ai pronatori viene offerta la possibilità di utilizzare uno dei modelli più classici e longevi dell’intero panorama.

 

Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”