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The North Face partner di CLEAN-UP TOUR ITALY 2021

di - 01/09/2021

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The North Face, sports-brand iconico sempre particolarmente attento alla salvaguardia del nostro Pianeta, conferma la propria partnership al CLEAN-UP TOUR ITALY 2021: una serie di iniziative promosse dalla ONG Summit Foundation per raccogliere i rifiuti che deturpano le montagne.

CLEAN-UP TOUR ITALY 2020, un successo!

Nel 2020, il tour ha contato più di 20 operazioni e 660 partecipanti che hanno raccolto circa 2.730 kg di rifiuti. Quest’anno, la Fondazione Summit ha già organizzato 27 raccolte con 1.310 partecipanti che hanno raccolto 4.370 kg di rifiuti.

CLEAN-UP TOUR ITALY 2021, le date

Nel 2021 e 2022, alcune tappe di questo tour coinvolgeranno le Alpi italiane, e questo è stato reso possibile grazie al supporto di The North Face e dell’European outdoor conservation association (EOCA).

Iscriviti alle tappe italiane!

Per l’edizione italiana, due tappe del Clean-Up saranno organizzate a Bolzano il 11 e 12 settembre (iscrizione su www.cleanuptour.it) una terza data avrà luogo il 25 settembre a Courmayeur. Nel 2022, la fondazione punta ad organizzare altre 4 tappe del suo Clean-Up Tour in Italia.

La partnership di The North Face

La partnership di The North Face, dopo il successo dell’edizione 2020, è ampiamente confermata. Proteggere e rispettare l’ambiente è infatti uno dei principii su cui si regge l’iconico sports-brand sin dalla sua nascita.

Amanda Calder-Mclaren, Brand & Comms Director, The North Face

“Proteggere e rispettare l’ambiente che ci circonda è oggi più importante che mai. L’impegno del nostro brand nella tutela del pianeta va oltre le promesse e le dichiarazioni di intenti e si declina in azioni concrete, come questo progetto, che siamo orgogliosi di supportare”.

Summit Foundation, da 20 anni per il Pianeta

Da 20 anni, Summit Foundation organizza e sostiene operazioni di raccolta rifiuti in montagna e nel 2019 l’ONG di Vevey ha lanciato il Clean-Up Tour.

Mascherine e contenitori monouso…i più inflazionati!

Nonostante le restrizioni dell’ultimo anno, l’inverno e l’estate sono state caratterizzate da un alto livello di attività nelle destinazioni montane italiane, in particolare sui sentieri escursionistici. Le mascherine e i contenitori monouso sono tra i rifiuti che, una volta sciolta la neve, hanno sporcato luoghi incontaminati, contribuendo ad aggravare il preesistente problema dei rifiuti abbandonati.

Di corsa, a piedi o con sci…basta lasciare pulito!

La fondazione Summit Foundation non è assolutamente nuova a questo genere di iniziative e anche per il 2021, vista l’affluenza imponente da parte di turisti nel perido estivo, in particolare sulle nostre montagne, lancia una nuova campagna. Per sensibilizzare gli sciatori e gli escursionisti sulla problematica dei rifiuti in montagna e contribuire a ripulire le piste da sci e i sentieri, Summit Foundation lancia il Clean-Up Tour 2021, che si declinerà in alcune iniziative volte a coinvolgere gli amanti della montagna nelle raccolta di rifiuti.

Plogging che cosa???

Da fonte Wikipedia: “Il plogging è un’attività sportiva inventata in Svezia da Erik Ahlström, un utente su instagram. Il plogging consiste nel raccogliere i rifiuti mentre si corre. La particolare attività combina esercizio fisico con la pulizia dell’ambiente. Il termine è un neologismo, combinazione delle parole svedesi “plocka upp” (raccogliere) e “jogging’. Guidato da preoccupazioni globali sull’inquinamento, il plogging ha cominciato a diffondersi in altri paesi.”

Summit Foundation non obbliga nessuno a correre! Le iniziative sono infatti dedicate a tutti i camminatori, ma visto che lo slogan perentorio è RIPULIAMO IL NOSTRO TERRITORIO, anche tutti i runner volenterosi, grazie all’attività del PLOGGING, simpatico neologismo coniato dalla lungimiranza dello svedese Erik Ahlström, possono dare una grossa mano!

I rifiuti fanno male!

La parola ai protagonisti del progetto

Téo Gürsoy, responsabile del progetto

“In montagna, come altrove, i rifiuti hanno diversi impatti negativi sugli ambienti naturali, dall’inquinamento delle acque e del suolo a conseguenze anche sulla fauna. Purtroppo, con l’aumento dell’uso di prodotti monouso, l’impatto delle attività umane in montagna è cresciuto esponenzialmente. Tuttavia, l’entrata in vigore il 3 luglio della direttiva europea 904 sulla plastica monouso rappresenta un segnale di speranza per guardare ad un futuro migliore”.

La Direttiva Europea 904

Per quanto possa essere noioso leggere pagine e pagine di trattato, se vi va di approfondire in materia e avere le idee più chiare su ciò che capita alla plastica e a tutti i suoi derivati in Europa, potete andare a leggervi direttamente la Direttiva Europea 904, e avere un quadro più completo sull’argomento.

Mar Mediterraneo: 229.000 tonnellate di plastica ogni anno!

Uno studio dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) dell’ottobre 2020 ha stimato che circa 229.000 tonnellate di rifiuti di plastica finiscono nel Mar Mediterraneo ogni anno. Di queste, 34.000 tonnellate all’anno in Italia. Questo studio dimostra ancora una volta la portata del problema legato ai rifiuti di plastica e l’importanza di raccoglierli in montagna per evitare che inquinino fiumi come il Po o l’Adige, finendo poi nel Mar Mediterraneo.

 

 

 

Daniele Milano: spirito di montagna, anima sportiva. Nato in Valle d’Aosta circa cinquant’anni fa, Daniele cresce immerso nella natura e nello sport. Prima lo sci alpino, poi l’atletica leggera: il movimento è da sempre il suo linguaggio. Negli anni ’90, la svolta. Lo snowboard lo conquista completamente — non solo come rider, ma come narratore del mondo snow. Coordina Snowboarder Magazine, collabora con testate specializzate e guida la direzione di Onboard Magazine. Dal 2003 è anche una presenza fissa nell’evoluzione dell’Indianprk snowpark di Breuil-Cervinia. Tra penna, neve e sentieri. Maestro di snowboard e telemark, dal 2015 è il cuore editoriale di 4running magazine, dove racconta il trail, l’anima del running, il gesto sportivo come espressione di equilibrio. Correre è il suo modo di essere. Dai campi di atletica vicino casa ai boschi della Valle, per poi trasferirsi a Milano. Oggi vive tra città e montagna, ma è sempre fedele al suo credo: “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri.”