The North Face Summit VECTIV Pro 2, abbiamo cercato di capire come si comporta nelle corse offroad una delle migliori scarpe da trail running long distance al mondo.
A cura della redazione | foto con realme 12 Pro+
LA PAROLA ALL’AZIENDA
Progettata in collaborazione con il nostro team globale di atleti, la scarpa da trail running Summit VECTIV™ Pro 2 è stata studiata per essere performante il giorno della gara. Parte della nostra collezione di punta Summit Series™, è dotata di una piastra VECTIV™ 2.0 in fibra di carbonio che offre una stabilità e un’energia eccezionali anche su terreni estremamente tecnici. La schiuma DREAM ad altissima capacità di rimbalzo ti spinge verso il traguardo, mentre la scarpetta interna anti-detriti senza cuciture è integrata nella linguetta per una calzata comoda e sicura. Grazie alla suola in gomma SURFACE CTRL™, super aderente e ottimizzata per il trail, e alla geometria rocker dell’intersuola, puoi sperimentare una spinta in avanti di lunga durata e una stabilità affidabile sotto il piede a ogni passo.
CATEGORIA: trail long distance
PESO: 315 g (8,5 UK uomo)
DROP: 6 mm
STACK HEIGHT: 32,5/26,5 mm
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DESIGN & FINITURE
Beh, non si può certo dire che la Vectiv Pro 2 abbia un’intersuola minimale, anzi: decisamente sovradimensionata, caratterizza con forza il modello top di gamma del brand. Una scarpa che, sin dalla sua prima versione, ha rivoluzionato il mondo dell’off-road con un rocker particolarmente accentuato e una piastra interna in carbonio con alette di sostegno supplementari, ben in evidenza sia sotto all’avampiede sia sotto al tallone. La tomaia di nuova concezione rispetto alla prima versione enfatizza ulteriormente il design di questo modello. Esteticamente, la Vectiv Pro 2 può essere amata od odiata, ma sicuramente sta tracciando una strada estremamente personale, che la rende inconfondibile.
CHIUSURA & ALLOGGIAMENTO
La nuova tomaia, più morbida rispetto alla precedente versione, ha notevolmente migliorato il comfort della calzata, rendendo la chiusura del piede più “morbida” e avvolgente.
Lo shape, con rocker nell’avampiede estremamente accentuato, trova il proprio bilanciamento in un notevole rialzo anche del tallone, dando alla scarpa la classica forma a barchetta.
Caratteristica che la rende poco stabile se si è fermi, ma che ne accentua l’estrema dinamicità se si cammina o si corre.
Un modello incredibilmente performante che vede proprio nella propulsione in avanti del piede la sua caratteristica principale.
COMFORT
Il piede è molto ben alloggiato, anche se dobbiamo tenere presente che la Vectiv Pro 2 è una scarpa race a tutti gli effetti, quindi non aspettatevi una “ciabatta comoda” con cui andare a spasso per i boschi. Per apprezzare al meglio questa fuoriclasse da trail running, dovete avere indubbiamente una tecnica di camminata e corsa di livello. Non è certo la scarpa per tutti, e la presenza della piastra in carbonio, sebbene non sia assolutamente troppo rigida rispetto ad altri modelli da strada a cui potete già essere abituati, prevede un uso attento e consapevole. Buono spazio per le dita e ottimo contenimento del tallone, che permette appoggi sicuri pure su terreno accidentato.
RULLATA
La rullata della Vectiv va capita e sfruttata. La geometria con doppio rocker antero-posteriore è davvero estrema, e l’appoggio deve assolutamente tenere presente questa instabilità iniziale che, se ben sfruttata, migliora notevolmente la dinamica di corsa. Stesso discorso se si parla di camminata veloce su terreno ripido: in questo caso la piastra diventa davvero molto utile e il rocker esasperato dell’avampiede facilita enormemente il passo.
TRASPIRABILITÀ
Ulteriormente migliorata dal modello precedente, grazie alla trama del tessuto della tomaia che permette un ottimo interscambio di aria e vapore. Il piede è sempre asciutto, anche se il terriccio penetra facilmente all’interno della scarpa. Stesso discorso vale per il passaggio di guadi e/o torrenti. La Vectiv Pro 2 si bagna molto, ma garantisce poi un’asciugatura estremamente rapida.
GRIP
Personalmente avrei preferito uno spessore maggiore dei dadi della suola, per avere più grip su terreni mossi o sabbiosi. Sotto questo aspetto la Vectiv non mi ha sempre convinto, e su pietra bagnata mi aspettavo onestamente una tenuta maggiore. Su terreno facile si comporta invece particolarmente bene e su strade poderali riesce a dare indubbiamente il meglio di sé.
STABILITÀ
La presenza della piastra in carbonio rende gli appoggi estremamente stabili e sicuri. L’altezza da terra piuttosto importante può mettere un po’ in difficoltà chi è abituato a stack height inferiori, ma si tratta solamente di adeguarsi a una nuova situazione.
PROTEZIONE
Scarpa estremamente protettiva per tutto ciò che riguarda il comparto suola e intersuola. Il piede è perfettamente isolato dalle asperità del terreno, anche se, come detto, l’eccessiva altezza da terra può non essere sempre apprezzata da chi preferisce un maggior contatto con il suolo.
CAPACITÀ DI AMMORTIZZARE
Indubbiamente con la Vectiv ai piedi il comfort è assicurato, e anche dopo lunghe percorrenze il piede gode di ottima salute. Mi permetto però di ricordare che stiamo indossando un modello max performance dotato di piastra in carbonio integrata, quindi prevede sempre un’ottima efficienza muscolare; nel caso essa venga a mancare, ci costringe a subire la scarpa e aumenta la sensazione di stanchezza.
CONSIGLIATA PER…
Per utilizzare al meglio la Vectiv bisogna essere runner evoluti. Si tratta di una scarpa estremamente performante, con uno shape portato al limite, che impone un apprendimento progressivo per ottimizzare la nostra performance. Perfetta su lunghe distanze, trova un certo limite su terreni molto tecnici, per questo suggerisco anche la versione Sky, sempre con piastra in carbonio integrata, leggermente più secca e più adatta a fondi difficili.