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Torna a ruggire Kilian Jornet

di - 10/08/2015

Il Catalano di Salomon Kilian Jornet Burgada vince la sua 4^ Sierre Zinal controllando da dietro per tutta la gara e scatenandosi nel finale con una discesa delle sue. Nel poster, con il ruolo di vittima 2015, questa volta ci finisce il commovente colombiano William Rodriguez che dopo essere andato via nella prima parte di gara alle spalle dell’immancabile Joe Gray (Scott), ha a lungo accarezzato il sogno e la speranza del colpaccio a 5 stelle andando nella seconda parte della gara a prendersi la testa della corsa e passando l’americano prima del passaggio all’hotel Weisshorn.

Dietro la situazione mutava più volte: al passaggio a Chandolin la truppa Kenyana piazzava due uomini alle spalle di Gray, Rodriguez e Kilian (tutti raccolti in 2’10 con Gray a guidare, a 45” Rodriguez e a 2’05” Kilian), erano Muigai e Toroitich ma il loro incedere appariva già chiaramente poco sicuro mentre alle loro spalle Jono Wyatt, Cesar Costa e Robbie Simpson facevano scintille con un sorprendente Billy Burns attaccato con le unghie a questo gruppo.

Al Weisshorn situazione stravolta con Gray che segnava il passo e doveva già inseguire un Rodriguez in stato di grazia, chiaramente non la solita fuga colombiana per lui ma concrete possibilità di portare a casa una vittoria storica. Dopo il traverso che seguiva al passaggio del Weisshorn iniziava la parte di pura discesa e facendo leva sulle leggendarie doti di downhiller Kilian Jornet andava a rimettere nel mirino Rodriguez, prima 40” e poi il sorpasso nel concitato finale che vedeva il catalano festeggiare a lungo sul rettilineo, prima di tagliare il traguardo e chiudere solo 4” davanti al colombiano.

L’arrivo di Jornet (Foto A. Courthoud/organizzatori) L’arrivo di Jornet (Foto A. Courthoud/organizzatori)

Gara frizzante ed imprevedibile anche nelle posizioni da fine podio a top-ten: Robbie Simpson porta a termine una rimonta stellare e sale sul podio con pieno merito, meno di 20” il suo ritardo dal duo di testa e gara solida sotto ogni punto di vista per il suddito di sua maestà britannica. Gray chiudeva 4°, vittima della solita tattica forse troppo rischiosa, seppur entusiasmante e decisamente spettacolare, Juan Carlosa Cardona 5°, Marc Launstein 6° (anche per lui gran rimonta dopo una prima parte decisamente timida). A chiudere la top ten tre veterani ed una conferma di buon livello: Jono Wyatt spiegava ancora molte cose ai più giovani avversari con una condotta di gara pulita ed il crono finale di 2h36’42 che gli vale la 7^ piazza davanti a Stian Hovind Angermund, al Ceko Robert Krupicka ed al sorprendente e redivivo Billy Burns, 10° in 2h38’22”.

I nostri Italiani chiudono dopo alterne vicissitudini rispettivamente 12° in 2h38’55” Marco De Gasperi (SCOTT-FORESTALE), più sofferente Xavi Chevrier (ASICS-ATL.VALLI BERGAMASCHE), 17° in 2h46’25”, sfinito da alcuni dolori intestinali ma bravo e tenace a chiudere la sua prima Sierre-Zinal in quella che era soprattutto la ricerca di una nuova esperienza con vista sul futuro prossimo.

Gara donne con nello spartito una sinfonia monocorde: Lucie Murigi (Kenya) domina in lungo ed in largo arrivando ad illudere su di un possibile attacco al record, dettato più dai pesanti distacchi rifilati alle avversarie nei vari parziali sul percorso. Oltre 3’ a Chandolin, 5’ alla fine sulla più ostinata delle avversarie, la statunitense Megan Kimmel, brava a rimontare su Christelle Duwalle che la precedeva al primo intermedio e che poi naufragava. Il primo parziale vedeva Murigi davanti, a 2’07” Dewalle, a 3’10” Kimmel, a 3’50” Camboulives, a 4’05” Stevie Kremer, a 5’51” la nostra Elisa Desco.

Proprio l’atleta del Team Scott-Atl. Alta Valtellina si ergeva a grande protagonista della seconda parte macinando una ad una le avversarie che la precedevano e chiudendo al 3° posto (3h03’08”) una Sierre-Zinal decisa all’ultimo, ma che ne conferma il valore assoluto.

L’altra Italiana tra le Elite, Silvia Rampazzo (Team Valetudo), chiude appena fuori dalle top 10, è 12^ in 3h19’23”.

Alex Scolari – corsainmontagna