Dal numero #05 di 4running il racconto di un weekend a base di trail running a cura di Daniele Gozzi | foto: Organizzazione
Proseguono le running experience dei collaboratori della nostra rivista. Questa volta a farci sognare è Daniele Gozzi, medico, motociclista e trail runner per vocazione. Con questo spirito, in compagnia di un altro gruppo di motociclisti, Daniele ha raggiunto l’abitato di Macugnaga, in provincia di Verbania, dove ha poi partecipato alla 22k della Monte Rosa Est Himalayan Trail. Ecco il racconto della sua MEHT!
MEHT, l’evento Trail running di Macugnaga
Il weekend del 17/18 luglio è una festa per il paese di Macugnaga, ai piedi della parete est del Monte Rosa, e per tutta la Valle Anzasca. Qui infatti si svolge la terza edizione della Monte Rosa Est Himalayan Trail. L’evento raduna un migliaio di atleti da tutto il mondo chiamati ed ha 5 distanze: ULTRA 105 km, EPIC 60 km, SKY 38 km, CHALLENGE 22 km e SHORT 14 km.
La mia MEHT, 22K & 1.600 D+
Quest’anno, prima volta in assoluto alla MEHT, mi sono cimentato nella distanza di 22 km con 1.600 D+, ottimo compromesso tra lunghezza e fascino del percorso. Ed è così che venerdì mattina con la mia compagna sono partito in moto dopo il turno di notte. Ad attenderci una passeggiata e un pranzo vista Lago delle Fate, stupenda cornice e punto di respiro per la gara di domani. Nel pomeriggio abbiamo “puntato le ruote” verso la parete est del Monte Rosa per risalire alla frazione Pecetto, luogo del campo gara già brulicante di atleti, dove ho ritirato pettorale e pacco gara.
Macugnaga e la pacifica invasione della MEHT
Il Monte Rosa saluta dall’alto le diverse partenze degli atleti, a iniziare dai temerari concorrenti della 105 km che hanno cominciato le loro fatiche alle 4:00. Alle 8:30 è il nostro turno al campo sportivo di Pecetto, frazione di Macugnaga. La prima parte di gara, con la salita al rifugio Zamboni ai piedi del Rosa, è mozzafiato. Il successivo sentiero “mangia e bevi” a mezzacosta, lungo il quale ho perso svariate posizioni, fa comprendere la vera indole del percorso di questa skyrun: la tecnicità! Solo al Lago delle Fate ho potuto rialzare gli occhi dalle pietre della discesa e dall’entusiasmante sottobosco della seconda scalata di giornata.
Il finale di gara invece è stato tutto da spingere fin su a Pecetto, attraversando le frazioni di Macugnaga. Mi ha aiutato la sfida con un atleta che mi ha raggiunto proprio a inizio salita e che pensavo di non riuscire a tenere; invece, proprio sull’ultima rampa verso il traguardo, ho guadagnato un buon sedicesimo posto in una competizione caratterizzata da un percorso entusiasmante, ben segnalato e ricco di ristori (per quanto possibile di questi tempi).
Finita la gara, si ritorna turisti!
Subito dopo il traguardo, infatti, mi sono calato nei panni del turista e insieme alla mia compagna siamo saliti al ristorante del passo di Monte Moro a 2.800 m, “cima Coppi” delle distanze più lunghe della MEHT.
Moto & trail running, una squadra vincente
Trovo il connubio trail running-giro in moto una soluzione vincente per i weekend estivi. L’attrezzatura necessaria per una sky running è per definizione minimale, quindi facilmente trasportabile nei bauletti della moto. Godere dell’ambiente montano durante la gara di trail running si completa perfettamente con l’oziosa contemplazione in sella o sdraiati su un prato a bordo strada. Ed è così che il weekend della MEHT si è trasformato in un piacevole giro con amici per le Alpi Svizzere. Abbiamo soggiornato in un minuscolo paesino incastonato in una verde vallata con i campanili a punta, liberamente ispirata ai paesaggi di Heidi. Fatto serata assaggiando i piatti tipici della scarna tradizione culinaria del Canton Vallese.
MEHT, un fascino infinito
È difficile far capire ai profani il fascino di una skyrun come la MEHT, esattamente quanto quello di un giro in moto. Nel trail running trovi la lotta per la vittoria o il piazzamento nel primo caso, così come le curve adrenaliniche e la velocità nel secondo, rappresentano solo l’eventuale “ciliegina sulla torta” di un’esperienza a tutto tondo, fatta di esplorazione, amicizia, sofferenze, ma soprattutto MONTAGNA.
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