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Transgrancanaria, cadono i record

di - 08/03/2016

Alla vigilia gli organizzatori della Transgrancanaria, terza tappa dell’Ultra Trail World Tour, avevano annunciato la loro gara come una sorta di Mondiale ufficioso, in un stagione che non prevede la rassegna iridata. A conti fatti, i pronostici sono andati anche oltre le previsioni con i record della corsa pesantemente abbassati a dispetto di condizioni climatiche davvero difficili, con il freddo invernale che ha costretto molti al ritiro nella notte, fra cui la favorita spagnola Nuria Picas, vittima di un infortunio muscolare, e il sole caldo durante il giorno con un’escursione termica molto pronunciata.

L'emozione della partenza alla Transgrancanaria (foto organizzatori) L’emozione della partenza alla Transgrancanaria (foto organizzatori)

Il protagonista assoluto della prova è stato il norvegese Dirick Hermansen, che nella frazione fra El Gananon e Pico de las Nieves ha superato il francese Aurelien Collet per avviarsi verso il traguardo chiudendo con l’eccezionale tempo di 13h41’48”, oltre 20 minuti sotto il vecchio primato appartenente al campione uscente, il lituano Gediminas Grimius che si è difeso più che bene conquistando la piazza d’onore e scendendo anche lui sotto il vecchio record, chiudendo a 3’20” dal vincitore. Tutti si attendevano la volata per il terzo posto, ma dopo lo sforzo condiviso lo spagnolo Pau Capel e lo svizzero Diego Pazos hanno deciso di tagliare il traguardo insieme, anche se poi i cronometristi hanno assegnato il terzo posto al catalano con lo stesso tempo per ambedue, 14h11’02”. Quinta piazza per lo skyrunner britannico Andy Symmonds in 14h14’55”, sesto l’iridato della 100 Km, lo svedese Jonas Buud reduce dalla vittoria nella Tarawera Ultramarathon e che aveva già detto di voler affrontare questa gara più come una prova di preparazione per le future manifestazioni, in 14h21’39”. Primo italiano Marco Zanchi, che ha chiuso 21° in 15h47’34”, due posizioni avanti a Giulio Ornati in 15h58’01”.

L'arrivo del norvegese Dirick Hermansen (foto organizzatori) L’arrivo del norvegese Dirick Hermansen (foto organizzatori)

Fra le donne eccezionale prestazione della vicecampionessa mondiale, la francese Caroline Chaverot che ha dominato la gara infliggendo distacchi abissali tanto che per conoscere il nome della seconda si sono dovuti attendere oltre 50 minuti. La Chaverot ha abbassato il record precedente della Picas di un’ora e mezza, chiudendo in 15h23’40” con solamente 15 uomini avanti a lei: “E’ stata una prova incredibile, sentivo salirmi dentro l’entusiasmo a ogni km”. Seconda la svizzera Andrea Huser in 17h21’43”, terza la spagnola Uxue Fraile-Axpeitia in 17h28’05”. Ottava posizione per la cinese Dong Li, vincitrice della prima prova del World Tour a Hong Kong in gennaio. Due italiane nelle prime 20 posizioni, Marina Plavan 14esima e Graziana 19esima.