Terza vittoria consecutiva per Luis Alberto Hernando alla Transvulcania, l’ultramaratona di 74,3 km che ha inaugurato le World Series di skyrunning per le prove lunghe. Ancora una volta lo spagnolo alle Canarie ha dimostrato la sua grande capacità di interpretazione di questo tipo di competizioni, pur affrontata in condizioni di salute non ideali vista la febbre e i sintomi influenzali dei giorni precedenti la gara. La gara è stata interessante sin dall’avvio come sempre dato alle 4:00 del mattino, sotto un cielo che più stellato non si poteva. Al primo passaggio dopo 7,1 km al comando erano gli americani Sage Canaday e Chris Vargo con una trentina di secondi su Hernando, Zaid Ait Malek e il peruviano Remigio Huaman. Dopo 24 km Canaday aveva solo Hernando alle sue calcagna, e sulla salita verso il Gpm a 2.420 metri era già padrone della corsa con un minuto su Canaday, più staccati Vargo e il britannico Andy Symonds. In discesa lo spagnolo ha continuato a guadagnare transitando al 65° km con 4 minuti sul francese Nicolas Martin che intanto aveva superato Canaday. Le posizioni non sarebbero più cambiate, con Hernando primo in 7h04’44” con Martin a 5’56” e Canaday a 9’32”, ai piedi del podio Symonds a 20’20” e Vargo a 22’09”. Primo italiano al traguardo Fulvio Dapit, mai in lotta per le prime posizioni, che ha chiuso 15° in 7h59’51”, ammettendo di non aver ancora del tutto digerito lo sforzo della recente Marathon des Sables.
Hernando all’arrivo con il figlio in braccio (foto Marca)Vittoria svedese nella gara femminile con Ida Nilsson al comando sin dalle prime battute. 8h14’18” il suo tempo finale con un vantaggio che è andato progressivamente aumentando sulle rivali in gara solo per la piazza d’onore, andata alla francese Anne-Lise Rousset staccata di 17’35”, terza Ruth Croft, neozelandese di nascita ma naturalizzata per Taiwan, a 19’14” davanti alle americane Alicia Shay a 35’28” e Hillary Allen a 40’39”.
