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Trekking in inverno, consigli per viverlo al meglio

di - 19/11/2021

L’inverno porta freddo e prime nevi che trasformano le montagne, ammantano e smussano le asperità del territorio. Le foreste si cristallizzano di ghiaccio e i silenzi si fanno profondi. Viverla regala sensazioni magiche, uniche per chi le sperimenta per la prima volta a piedi, con le ciaspole o sui leggeri sci da alpinismo. Ma la neve non è solo divertimento e fatica, se non la si conosce può trasformarsi nel nostro peggior incubo. Per questo prima di partire per un’escursione in ambiente è bene conoscere alcune regole universali di comportamento.

 

Sicurezza

In inverno che si vada con le ciaspole, a piedi o con gli sci la parola chiave da rispettare è sicurezza. Quando la neve è fresca, o in seguito a un rialzo termico, non sempre è stabile. Per questo prima di ogni gita bisogna consultare il bollettino del rischio valanghe e, nel caso, alzare il telefono per chiamare i rifugi o le guide alpine del territorio. Chiedere a esperti sul posto è un passaggio fondamentale per conoscere le condizioni del nostro itinerario.

Oltre alla ricerca informazioni ricordate di portare sempre con voi l’attrezzatura di autosoccorso (Artva, pala e sonda), essendovi premurati prima di conoscerne il funzionamento e di saperla utilizzare in modo fluido e veloce in caso di emergenza.

 

Mani, piedi e testa sempre al caldo

Quando le temperature si abbassano è fondamentale proteggere le estremità. Mani e piedi sono le prime parti del corpo a essere colpite in caso di ipotermia, con un alto rischio di congelamento. Per questo bisogna portare sempre con se un paio di guanti adeguato all’attività svolta e un paio di calzini sufficientemente caldi. Il consiglio è di avere con se, oltre a quelli indossati, anche un secondo paio di ricambio nello zaino. Le moderne tecnologie permettono di averne di molto caldi e altrettanto leggeri. Per le giornate leggere si consiglia di indossare anche un sottoguanto leggero, così da non lasciare mai la pelle esposta.

Da non dimenticare la testa, tra le estremità. Cappello e scaldacollo son fondamentali per le escursioni invernali, in modo da mantenere testa, orecchie e collo ben riparati.

Le escursioni invernali regalano luci e panorami incredibili.

Vestitevi a strati e non dimenticate i ricambi

Come ci dicevano le mamme da piccoli, è importante vestirsi a cipolla quando si va in montagna. Si parte ben coperti per ripararsi dal freddo poi, tra la fatica della salita e le diverse esposizioni del percorso ci si ritrova a sudare sotto il peso dei vestiti. In questi casi è bene potersi togliere velocemente qualche indumento per mantenersi asciutti.

Inoltre è consigliabile avere sempre con se un primo strato di ricambio, in modo da poter togliere la maglia sudata una volta raggiunta la cima e riprendere la discesa asciutti, sicuri di non disperdere calore con il sudore bagnato.

Ciaspolata al cospetto del Cervino.

Il sole picchia, anche in inverno

È l’effetto albedo a fare danni. L’albedo è quella capacità di una superficie, in questo caso della neve, di riflettere la radiazione solare. Una caratteristica che rende molto più intenso l’effetto del sole in inverno, con conseguenti problemi se non si è attenti. Sulla neve gli occhiali da sole non sono un optional per prevenire quella che viene chiamata “cecità da neve”. Stesso discorso vale per la crema solare, protezione 50, e per il burro cacao.

 

Acqua e cibo

Con il freddo aumenta il nostro consumo calorico, per questo è importante ricordarci di mangiare durante l’escursione. Frutta secca, barrette, miele, cioccolata sono tra le migliori soluzione per ricaricarsi rapidamente di energia.

Se la fame si avverte con una sensazione insistente, diverso è il discorso per quanto riguarda la seta. Nonostante si faccia attività fisica e si perdano liquidi con il sudore le basse temperature diminuiscono la percezione della sete. Importante è ricordarsi di bere, anche solo piccoli sorsi ogni mezz’ora, per mantenere il corpo idratato e prevenire potenziali problemi. L’ideale è avere con se una borraccia termica con una bevanda calda.

Ramponi, utili in caso di ghiaccio.

Ramponi e ramponcini

In base alla destinazione della propria escursione è bene avere con se un paio di ramponi o ramponcini. I primi sono utili quando, durante un’escursione, si incontrano tratti particolarmente ripidi e ghiacciati. Spesso il vento trasporta via la neve lasciando scoperte intere lastre di ghiaccio, in altri casi sono i cicli di gelo e disgelo a trasformare la neve in uno strato duro, liscio e compatto come il marmo. In tutti questi casi meglio indossare un paio di ramponi e progredire in sicurezza.

I ramponcini non sono invece adatti ad affrontare salite su ghiaccio, ma possono offrire un aiuto in caso di neve.

 

Non attardatevi

In inverno fa buio presto, per questo è importante programmare le proprie escursioni in modo da fare ritorno a valle con ancora luce. Controllate gli orari di alba e tramonto e valutate di conseguenza lunghezza dell’escursione e tempi necessari. Inoltre non dimenticate mai una luce frontale, l’imprevisto è sempre dietro l’angolo.