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Trieste tricolore grazie alla Dardini

di - 06/05/2015

Sulla Green Europe Half Marathon 2015, orfana dei top runner per scelta degli organizzatori, sventola il tricolore. Nessuna vittoria italiana, però, può venire consegnata all’albo d’oro, anche se i colori del vessillo che è stato portato sul podio sono il verde, il bianco e il rosso. Merito della folta pattuglia magiara, che ha raggiunto Trieste per prendere parte alle tre corse organizzate dalla Bavisela. Ma è proprio sulla distanza dei 21 chilometri che gli atleti ungheresi si sono messi in evidenza, andando a conquistare la vittoria in campo maschile e portando a casa anche le prime due posizioni della classifica rosa.

Roland Kedves ha tagliato il traguardo in 1h12’54”, lasciandosi alle spalle un fiume colorato da ben 1.834 atleti. Bancario di trentacinque anni, Kedves vanta un personale di 1h06’11” sulla mezza maratona, ottenuto a Budapest nel 2005. La sua è stata una cavalcata solitaria, che l’ha condotto da Duino al palcoscenico di piazza Unità d’Italia, dove ha raccolto i meritati applausi del pubblico. Kedves non ha incontrato troppe resistenze da parte degli avversari, avendo aperto il gas già nelle prime battute della competizione. Alle sue spalle si è consumata la vera bagarre, con un gruppetto di atleti italiani che ha provato a movimentare la corsa. Fra tutti si sono distinti Lorenzo De Conto (Atletica Edilmarket Sandrin) e il triestino Gianmarco Pitteri (Pool Sport). Il trevigiano De Conto, studente di ingegneria ambientale all’Università di Trieste, ha preso diversi metri di vantaggio sul forte atleta triestino, che è rimasto intruppato nelle immediate retrovie, dove ha battagliato con un atleta ungherese per buona parte della gara. Passata la stazione ferroviaria, Pitteri ha messo la freccia e se n’è andato in progressione: troppo tardi per recuperare lo svantaggio accumulato. La seconda piazza, così, è andata al ventiseienne De Conto, uno che ha iniziato a correre solo tre anni fa e che alla sua prima mezza maratona, corsa a Trieste nel 2012, aveva fermato il cronometro a 1h27’. Un netto miglioramento, se si considera il tempo finale di 1h13’43”, corso in questa edizione, che evidenzia tutto il suo talento. Pitteri si è dovuto accontentare del terzo gradino del podio, conquistato in 1h13’48”, davanti allo sloveno Bostjan Svab (1h15’55”) e al compagno di squadra Simone Spessot (1h15’59”).

In campo femminile, invece, la vittoria è andata a Zsanett Kis. L’atleta di Budapest si è imposta nettamente sulle avversarie, chiudendo al primo posto in 1h21’10”. La sua, in realtà, è stata una gara in rimonta, culminata con un sorpasso all’ottavo chilometro. A quel punto, nel bel mezzo della strada Costiera, si sono decisi i giochi, con la Kis che ha messo al sicuro la vittoria, andando a premere ulteriormente sull’accelleratore. Ne hanno fatto le spese la compagna Kinga Lauf, seconda in 1h23’22”, e la portacolori delle Generali Jessica Doria, terza in 1h24’20”, davanti a Erika Bagatin (1h25’10”) e a Simona Rizzato (1h27’28”).

E’ Robert Gaitho Gititu (Kenya) in 2h14’37” il vincitore della 16. Green Europe Marathon, partita per la prima volta da Lipica, in Slovenia, con arrivo in Piazza Unità. Secondo posto per Simon Rugut Kipngetich (Uganda) in 2h15’57”, terzo Liberato Pellecchia (CS Aeronautica Militare) in 2h23’24”. Sul fronte femminile prima Claudia Dardini (GS Lammari) in 2h45’59”, seconda Maurizia Cunico (Vicenza Marathon) in 2h51’27”, terza la slovena Neza Mravlje in 2h53’43”.

Diecimila i partecipanti complessivi: gran successo anche per la non competitiva Bavisela Wind Family dal bivio di Miramare: un serpentone di magliette nere e palloncini rossi che si è snodato attraverso il Porto Vecchio per proseguire lungo le rive cittadine fino all’arrivo in Piazza Unità.

Luca Saviano – Il Piccolo

Il vincitore Gititu (foto organizzatori) Il vincitore Gititu (foto organizzatori)