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Tris di eventi in giro per il mondo

di - 21/02/2015

Domenica di eccezionale livello per il podismo internazionale con in primo piano l’apertura del World Marathon Majors coincidente con la nona edizione della Tokyo Marathon, tappa dello Iaaf Gold Label con al via i due campioni olimpici. L’ugandese Stephen Kiprotich vuole sfatare il tabù che a dispetto dell’accoppiata olimpica-mondiale l’ha sempre visto come comprimario nelle classiche sui 42,195 km e si dice in ottima forma, pronto a sfidare un parco atleti di primissimo ordine, con 4 atleti con primati inferiori alle 2h05’ e altri 4 sotto le 2h07’. I pronostici locali privilegiano il kenyano Dickson Chumba, vincitore lo scorso anno in 2h05’42”,primato della corsa, e che quattro mesi fa a Chicago ha corso in 2h04’32”, come anche Tsegaye Kebede (Eth), che detiene il primato su suolo giapponese con 2h05’18”. Tenta la doppietta l’altro kenyano Michael Kipyego, primo nel 2012 e secondo nel 2013 mentre accreditati di tempi inferiori al primato della gara sono anche gli etiopi Endeshaw Negesse e Markos Geneti. Un gradino sotto vanno considerati il kenyano Peter Some e Shumi Dechasa, primatista nazionale del Bahrain, mentre con curiosità è atteso l’esordio del più giovane dei Bekele, Tariku campione del mondo indoor sui 3000. I giapponesi puntano principalmente su Kohei Matsumura e Hirokatsu Kurosaki.

Fra le donne come detto al via sarà l’etiope Tiki Gelana che cerca il definito rilancio dopo che il posto-Olimpiade è stato caratterizzato solo da delusioni. Chiaramente la Gelana non viene vista fra le favorite anche perché gli exploit delle connazionali Berhane Dibaba, seconda lo scorso anno, e Yeshi Esayas, piazza d’onore del 2013 sono più recenti come anche quelli della kenyana Flomena Cheyech, 2h22’44” lo scorso anno a Parigi. Al debutto l’altra kenyana Selly Chepyego, bronzo mondiale sui 10000 metri.

Altro appuntamento domenicale è la Zurich Maraton de Sevilla, inserita nel circuito Bronze dove sono a forte rischio i record della corsa, in particolare il 2h08’33” del kenyano Cosmas Kiplimo Lagat dello scorso anno. La gara potrebbe avere il suo faro in un altro kenyano, Jafred Kipchumba, 2h05’48” di record in occasione della sua vittoria a Eindhoven nel 2011. A fargli compagnia i connazionali Daniel Too Kiprugut, terzo a Reims nel 2014, il vincitore di Madrid Patrick Korir e Cosmas Kemboi oltre ai promettenti Lawrence Cherono e Kipkorir Bomo, al loro esordio. L’Etiopia dal canto suo si affida ad Afewerk Mesfin, il migliore con il suo 2h09’49”, Tesfaye Hailegiorgis e Alebachew Debas, attenzione però agli esordienti Gereme Wnedem, Ayana Tsedat, solo 18 anni soprattutto Moges Kasaye, con un personale sulla mezza di 1h00’20”. Cerca il rilancio con una buona prestazione l’eritreo Yonas Kifle, bronzo mondiale di mezza maratona nel 2005, ma lontano dai 42,195 km da quasi due anni.

La gara delle donne sembra sulla carta ancora più interessante, con in primo piano l’etiope Tigist Tufa, capace lo scorso anno di migliorare il suo personale per ben tre volte fino al 2h21’52” di Shanghai a novembre; a renderle la vita difficile la connazionale Martha Markos Ayele e la portoghese Filomena Costa, sesta ad Amburgo nel 2014.

Dalla maratona al cross con la prova portoghese di Albufeira, l’Almond Blossom Cross Country che è valido per lo Iaaf Cross Country Permit. Con quasi tutti gli atleti africani a cercare la qualificazione per i Mondiali o a prepararli, sono gli europei a catalizzare l’attenzione a cominciare dalla lettone Jelena Prokopcuka, maratoneta dalla lunghissima e fruttuosa carriera (ora ha 38 anni) che sui prati lusitani ha già vinto nel 2006 e 2009 (nella foto l’arrivo) e che per metà anno risiede proprio nell’Algarve. La Prokopcuka dovrà guardarsi dalla coppia polacca formata da Dominika Nowakowska, finalista mondiale sui 5000 nel 2013 e Marta Krawczynska, campionessa nazionale sulla distanza doppia. Attenzione anche all’olandese Andrea Deelstra, specialista dei 3000 siepi. La gara maschile avrà al via alcuni giovanissimi kenyani grazie alla fondazione intitolata all’ex campione del mondo Paul Tergat, come Robert Kiplimo, Nebster Ochieng Odhiambo, Robert Kipkorir Barsulai e Kennedy Gwela Ogude. Fra gli altri il più forte appare l’olandese Tom Wiggers, con un personale di 13’38”35 sui 5000, ma attenzione anche al polacco Andrzej Rogiewics e al lettone Valerijs Zolnerovics, 12° lo scorso anno alla maratona europea di Zurigo.