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“Tuning ritmi maratona” con NEW BALANCE 1080 v14

di - 25/11/2024

Come da programma, siamo oramai a ridosso della maratona del 1° dicembre, quindi in pieno periodo di rifinitura, ovvero il cosiddetto “tapering & Tuning” e con le New Balance 1080 v14 oramai di chilometri ne ho già fatti un bel po’. Almeno 400, e non ho nessuna intenzione di cambiarle con un paio nuovo a ridosso della gara di domenica. Godono di ottima salute e sarebbe davvero uno sgarro non portarle finalmente a correre i 42k di Torino. “Tuning ritmi maratona” è l’allenamento che ho affrontato questa mattina e mi ha permesso di capire che sono pronto per Torino!

New Balance 1080 v14, 400k!

Nelle tre foto le suole delle mie 1080 v14 dopo 400 chilometri di utilizzo. Il battistrada regge tranquillameante e iniziano a vedersi i rpimi segni di usura nella parte anteriore. La zona del tallone, per quanto io non corra più di tanto di tallone, sta sopportando molto bene lo stress chilometrico. Ho molto apprezzato la consistenza del resto della suola che, pur non avendo un vero e proprio battistrada, dimostra di essere decisamente robusto.

Qualche ruga…

Come si vede dalle foto qui sotto, dopo oltre 400 chilometri di utilizzo la forma della scarpa è ovviamente cambiata un po’. Il rocker di questo modello, già a barchetta da nuova, è ulteriormente aumentato, anche se di poco e il foam presenta le “normali” rughe da usura.

Questo non deve assolutamente far pensare che la scarpa è alla fine della propria vita tencica, ma al contrario che il foam regge molto bene l’usura. Al lato pratico, la reattività e la capacità di ammortizzazione delle mie 1080 v14 si mantiene ad ottimi livelli. Per questa serie di motivi, non ho nessuna intenzione di sostituire il paio utilizzato con uno nuovo o quasi da usare in gara in quanto sono convinto nel modo più assoluto che la scarpa attuale possa fare ancora un sacco di chilometri e arrivare almeno a 800 fresca come una rosa di qualche giorno…

Stiamo tutti bene, e voi?

Se volete sapere come sto esattamente, vi posso dire che sto uscendo, come spesso mi capita in fase di rifinitura, da un’influenza non troppo simpatica e da un piccolo acciacco ad un polpaccio. Per la prima, non sono ancora del tutto fuori, ma le gambe rispondono bene e quindi non c’è motivo di preoccuparsi. La meteo di questi ultimi 10 giorni non è stata troppo favorevole per gli allenamenti e, tra un press day e l’altro, un giro in metro e un altro in tram, mi sono preso, come altri milioni di italiani, la solita influenza di benvenuto all’autunno, tanto uggioso, quanto nebbioso. A Milano una nebbia così non si vedeva da diversi anni, ma senza tante storie ce la teniamo e tiriamo dritto. Per l’acciacco al polpaccio, la settimana scorsa ho avuto momenti di “panico totale”, poi un’ecografia mi ha rincuorato sulla perfetta salute delle mie estremità e tre sedute di tecar dai ragazzi del Centro Medico Santa Rita mi hanno rimesso in sesto.

Carlotta con ai piedi la 1080 v14, calzatura che utilizza spesso in allenamento in quanto molto facile e soprattutto con un ottimo cushioning complessivo. Il fatto di sapere che anche la mia coach ha un buon feeling con la scarpa che userò domenica in maratona mi dà grande fiducia, in quanto so che si tratta di un giudizio obiettivo, risultatato di tanti anni di esperienza sul campo.

Carlotta Montanera e la 1080 v14

“Daniele sta affrontando la fase finale della preparazione, a Torino manca poco ed è ora di affilare le armi… Uso spesso la New Balance 1080 v14 anch’io e secondo me è la scarpa perfetta con cui Daniele può correre al meglio la sua maratona. Una scarpa facile, che dà però un ottimo sostegno quando si comincia ad essere stanchi. Risulta però essere bella reattiva per essere una max cushioning e quindi permette con facillità di mantenere ritmi piuttosto allegri con un’azione di corsa leggera.

Carlotta in azione al Parco Dora di Torino
Carlotta in azione al Parco Dora di Torino con ai piedi la New Balance 1080 v14 che Daniele utilizzerà domenica in gara

Il Tuning di Daniele

“Tuning” è un termine inglese con il significato di “sintonizzare”, cioè mettere le frequenze giuste. Nella corsa, gli allenamenti di tuning svolgono esattamente questa funzione, sintonizzare il ritmo giusto. Se parliamo di tuning maratona dobbiamo quindi pensare ad un allenamento in cui ci si mette su quella frequenza, su quella intensità, per questo si inseriscono in tabella nelle ultime due settimane prima della gara. A maggior ragione diventa importante svolgere questo allenamento in condizioni il più possibile vicine alla maratona, scarpe comprese. L’obiettivo non è andare forte, ma captare la frequenza giusta, mettersi a velocità di crociera, registrare il ritmo. Rifinire. Questi workout possono essere usati anche nel caso in cui dobbiamo “preparare” la scarpa per la gara, che magari abbiamo acquistato nuova fiammante, ma che deve un po’ prendere la forma. In poche parole, anche lei deve fare il suo tuning.”

Tuning Ritmi Maratona – la tabella


Una tabellina semplice-semplice, che si esaurisce in poco più di 12 chilometri.
Riscaldamento: 30 minuti in Z2
Lavoro: a seguire altri 30 minuti più tirati, cercando di mantenere un ritmo più costante in Z4
Defaticamento: e per finire il classico Defaticamento, ovvero 10 minuti circa a ritmo molto blando cercando di ritrovare la tranquillità di quando sono partito.

I passaggi al chilometro dell’ultimo allenamento “Tuning ritmi maratona”. Dopo un riswcaldamento iniziale di 3 chilometri, ho cercato di mantenere un passo piuttosto allegro per altri 12k, rispettando soprattutto la zona cardiaca Z3, che, se tutto andrà come deve andare in gara, sarà indicativamente la mia velocità di crociera.

Set in gara


Ha ragione il coach, allenamenti come il “tuning ritmi maratona” mi stanno permettendo non solo di verificare la velocità di crociera da mantenere, ma di testare a fondo tutto ciò che mi servirà in gara. Come mi vestirò domenica mattina sarà fondamentale per riuscire a correre a mio agio per circa quattro ore. Durante la settimana ho infatti svolto due allenamenti specifici per capire che cosa mettermi addosso.

Calzoncini


Corti e leggeri come in estate li ho esclusi, perché se la giornata sarà fredda, preferisco qualcosa che mi copra un po’ di più le gambe. Se non cambio idea all’ultimo, correrò quindi con un paio di X-Bionic della linea Twice, il classico calzoncino 2in1. Il primo direttamente a contatto con la pelle, piuttosto fasciante, ma assolutamente non troppo compressivo, mentre quello esterno molto leggero, che garantisce una buona ventilazione nel caso faccia più caldo di quanto previsto. Ho già testato l’X-Bionic Twice ad inizio estate alla mezza della LakeGarda42 e mi sono trovato molto bene, in quanto mantengono la temperatura del muscolo costante e, testati a quasi 30° come a pochi gradi sopra lo zero, si sono dimostrati vincenti.

Manica lunga o canotta e manicotto

Per la maglia non ho invece ancora deciso se optare per un’intimo a manica lunga oppure un intimo a canottiera a cui abbinare i manicotti di Gore-Wear in windstopper, sufficientemente traspiranti e perfetti per mantenere le braccia calde. Aggiungerò ovviamente una t-shirt leggera, che avrà il compito di allontanare l’umidità del tronco.

Calza?

Sicuramente corta, piuttosto leggera, la decisione è tra un paio di New Balance con cui mi trovo bene e un paio di Otso molto leggere. E per finire una buona dose, ma senza esagerare, di vasellina tra le dita dei piedi, per scongiurare fastidiose vesciche soprattutto nelle fasi finali di gara quando arriverò “bollito a puntino” al traguardo… Guanti sì, almeno alla partenza poi deciderò cosa fare lungo il percorso. Cappellino bocciato per lasciare il posto a una fascetta di Compressport molto comoda e calda.

Musica?

In allenamento spessissimo ascolto musica o podcast vari per distrarmi, anche se nei lunghi ho fatto decine di chilometri in assoluto silenzio, cercando di entrare il più possibile con la testa nel ritmo di corsa. In gara domenica mattina farò la stessa cosa, quindi le cuffiette le tengo in tasca, per stare bello concentrato, soprattutto nelle prime fasi con il pavè del centro di Torino che può sempre essere insidioso. Poi vedrò cosa fare dopo il passaggio alla mezza. Se ne avrò voglia, metterò un po’ di sound, altrimenti tirerò dritto fino al traguardo. Ovviamente userò le Freeclips di Huawei, perfette per sentire musica quanto basta e non perdere mai il suono delle mie scarpe con l’asfalto…

Nella foto le cuffiette Huawei Freeclips, oramai compagne inserparabili di tutti i mieri allenamenti. Musica e podcast si sentono molto bene, senza eliminare assolutamente i rumori esterni. Questo mi permette di avere sempre il massimo controllo di quello che faccio, soprattutto se mi trovo in zone trafficate della città, come capita nei lunghissimi del weekend. Inoltre sentire il rumore dei miei passi mi permette di essere perfettamente connesso con ciò che sto facendo e rende gli allenamenti sicuramtren più di qualità.

Ma corri con lo zaino?

Per me lo zainetto è indispensabile. Da diversi anni lo uso regolarmente durante tutti gli allenamenti e sinceramente non saprei più farne a meno. Ho un vest da trail running di The North Face che ho completamente modificato, riducendone capienza, ingombro e peso quanto basta per far trovare spazio a gel, cuffiette, eventuali chiavi della macchina e telefonino. All’occorrenza utilizzo anche la tasca posteriore, unica rimasta dopo le modifiche sartoriali apportate, in cui posso mettere i guanti se non servono e i manicotti se ho troppo caldo.

NB 1080 v14…e chi le cambia più?

Le New Balance 1080 v14 che sto utilizzando hanno già percorso circa 400 chilometri e si sono perfettamente adattate ai miei piedi. Analogamente, e ne ho avuto la riprova nelle ultime settimane dovendo testare nuovi modelli di altri brand, il mio stile di corsa ha trovato una sorta di “karma perfetto” a ritmi differenti. La 1080 mi ha seguito oramai per oltre 400 chilometri di allenamenti e posso tranquillamente dire che è a metà della sua vita tecnica. Il suo stile di guida è molto pulito e facile ed è questa la ragione principale per cui l’ho scelta. Nota finale, il centro di Torino ha parecchio pavé, che spesso impensierisce I runner per la sua irregolarità. La 1080 sul pavé è particolarmente a proprio agio. Morbida negli appoggi, ma non troppo e soprattutto con un ottimo grip complessivo. Insomma, come avete capito di dubbi non ce ne sono proprio, quindi domenica mattina si corre insieme per altri 42 chilometri e 195 “eterni” metri.

Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”