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Un mese ai Mondiali di cross

di - 22/02/2017

Manca poco più di un mese ai Mondiali di cross che saranno ospitati per la prima volta nel cuore dell’Africa, a Kampala capitale dell’Uganda. Se per gli europei la rassegna iridata di corsa campestre ha, purtroppo, perso interesse e molte federazioni (compresa la nostra) stanno valutando se e come partecipare, nei principali Paesi coinvolti si stanno definendo le squadre che si contenderanno gli 8 titoli disponibili, equamente divisi per sesso e fra individuali e a squadre. Le selezioni passano quasi dappertutto attraverso le rassegne nazionali dalle quali si evince chi saranno i candidati al titolo.

Sabato a Nairobi i Campionati kenyani hanno confermato come sia da qui che sono attesi i maggiori squilli, in quanto le gare sono state appassionanti e hanno richiamato molti campioni locali della pista e della strada. In campo maschile tutti si attendevano la vittoria del campione del mondo di cross e mezza maratona Geoffrey Kamworor, invece a mettere d’accordo tutti è stato Leonard Barsoton, grande talento del cross già argento junior ai Mondiali 2013. Nella prima parte era stato l’ex iridato Japhet Korir a provare la fuga insieme a Vincent Rono, ma presto sono emersi i due grandi favoriti, Kamworor e Bedan Karoki, proprio insieme a Barsoton che nel finale allungava andando a conquistare il successo con “ su Karoki (in preparazione per la London Marathon e in forse per Kampala) e 7” su Kamworor, quarto Rono a 10”, quinto il primatista mondiale dei 10 e 15 km Leonard Komon a 13”.

Leonard Barsoton a guidare il terzetto di testa (foto organizzatori)

Bellissima anche la prova femminile dove tutti attendevano l’acuto della campionessa olimpica dei 1500 Faith Kipyegon, invece a trionfare è stata Irene Cheptai, reduce dalla vittoria nella Coppa Europa per Club di Albufeira che nel finale staccava la sorprendente Lilian Kasait di 3” con la Kipyegon solo terza a 25”, davanti ad altre due big come Alice Aprot a 31” e l’iridata Agnes Tirop a 59”, qualificata anche l’argento olimpico sui 3000 siepi Hyvin Kiyeng sesta a 1’04”.

ETIOPIA CON MOLTE NOVITA’

E la grande rivale Etiopia? Rispetto a due anni fa, questa volta anche i principali mezzofondisti locali hanno accettato la sfida nazionale, che in Paesi simili diventa una roulette per staccare il biglietto per i Mondiali. Tutti puntavano sull’ex iridato Imane Merga, sullo specialista Muktar Edris e sull’ex campione del mondo dei 10000 Ibrahim Jeilan, invece a spuntarla è stato Getaneh Molla, conosciuto per essere il campione nazionale sui 5000 ma senza grandi riferimenti internazionali. Alle sue spalle l’olimpico Abadi Hadis a 4” e Moges Teumay a 15” con i favoriti finiti lontani complicando non poco le scelte dei tecnici etiopi. Situazione un po’ più semplice fra le donne dove a spuntarla è stata la campionessa nazionale dei 5000 Dera Dida, protagonista per tutta la stagione domestica invernale, che ha prevalso per 9” sul bronzo olimpico 2012 dei 10000 Belaynesh Oljira, ottima specialista anche su strada e per 16” su Gebeyanesh Ayele. Da notare fra gli junior la seconda piazza di Solomon Barega, vincitore dell’ultima Cinque Mulini.

ATTENZIONE AI PADRONI DI CASA

I padroni di casa ugandesi non staranno comunque a guardare. La loro è stata la prima rassegna nazionale a essere disputata, poi preparazione diretta all’appuntamento iridato casalingo.  La punta dello schieramento sarà l’iridato junior 2014 dei 10000 Joshua Cheptegei, vincitore con 22” su Phillip Kipyeko 38” su Abdallah Kibet Mande, quarto a 40” lo specialista Timothy Toroitich anche quest’anno plurivincitore nelle classiche spagnole, quinto l’ex olimpionico di maratona Stephen Kiprotich. Fra le donne podio con Mercyline Chelangat prima davanti a Rachael Chebet a 35” e a Dorcus Ajok, oro alle Universiadi 2015 sui 1500, a 1’05”.

Il vincitore Cheptegei è con il 442 (foto organizzatori)

Un brutto cliente per tanti potrebbe essere Leonard Korir, l’americano che dopo la vittoria a Edinburgo di fronte a un grande come Mo Farah e la splendida prestazione nella mezza di Houston è tornato al cross conquistando il titolo nazionale a Bend nell’Oregon, mantenendo la sua imbattibilità nel 2017. Alle sue spalle altri due americani di origine kenyana come Stanley Kebenei a 3” e Shadrack Kipchirchir a 7”. Un’oriunda prima anche fra le donne, Aliphine Tuliamuk prima con 48” su Laura Thweatt e 1’13” su Kellyn Taylor.

A La Reina, sobborgo della capitale cilena Santiago, si sono invece svolti i Campionati Sudamericani. In campo maschile prima piazza per il peruviano René Champi che ha tolto al brasiliano Gilberto Lopes la possibilità di fare pokerissimo di titoli, chiudendo con 5” sul connazionale Walter Nina e 7” sullo stesso Lopes. Podio tutto equadoriano fra le donne con Carmen Toaquinza prima davanti a Diana Landi a 9” e Jessica Paguay a 18”.

La campionessa sudamericana Carmen Toaquinza (foto Joan José Ubeda/organizzatori)