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Un nuovo talento italiano nel trail

di - 15/02/2017

C’è anche un po’ d’Italia alla Tarawera Ultramarathon, la seconda tappa del World Tour di ultratrail che si è disputata nel fine settimana in Nuova Zelanda su 102 km per 2.605 metri di dislivello. Merito di Cecilia Flori, atleta semisconosciuta al pubblico dell’offroad semplicemente perché si tratta di una delle tantissime ragazze che per poter sviluppare la propria carriera lavorativa è dovuta andare all’estero e precisamente ad Hamilton in Nuova Zelanda dov’è ricercatrice farmaceutica alla Max Planck Foundation. Lì ha sviluppato la sua passione per la corsa fuoristrada e già lo scorso anno aveva fatto vedere buone cose tanto da aggiudicarsi la classica locale Taupo 100K. Alla Tarawera Ultramarathon è uscita fuori alla distanza fino a conquistare una splendida terza piazza. Un nome nuovo nel panorama internazionale, sarebbe bene che i responsabili tecnici italiani prendessero contatti con lei, magari per concordare una possibile convocazione azzurra per i Mondiali.

Cecilia Flori al traguardo (foto organizzatori)

La Flori è giunta terza in una gara di altissimo livello tanto che la vincitrice Camille Herron ha frantumato il record della corsa portandolo a 8h56’00”. La campionessa mondiale 2015 su 50 e 100 km solo dallo scorso anno ha iniziato a competere nell’ultratrail e questo è il suo biglietto da visita presentato alle big del movimento, francesi in testa. Seconda è giunta un’altra americana, Magdalena Boulet, alle spalle della vincitrice per tutta la durata della gara ma andata in crisi nella fase finale fino ad essere raggiunta dalla Flori, staccata solo in prossimità dell’arrivo. 9h20’13” il suo tempo, 9h21’42” quello della Flori.

Record anche in campo maschile con l’americano Jim Walmsley che correndo in 7h23’32” ha abbassato il precedente limite di oltre 21 minuti tenendo un ritmo insostenibile per tutti. Alle sue spalle lo svedese ex iridato sui 100 km Jonas Budd, a ben 47’26”, terzo il campione locale Sam McCutcheon a 49’03”. Quinta posizione per il vincitore 2016 del World Tour, il lituano Gediminas Grinius a 59’44”.

Jim Walmsley in azione (foto organizzatori)