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Una domenica di grandi emozioni

di - 17/10/2015

Dell’Amsterdam Marathon abbiamo già parlato a proposito della partecipazione di Stefano La Rosa (vedi qui) qui ricordiamo solo che anche fra le donne ci sarà una presenza importante, quella di Claudia Pinna alla ricerca di una posizione di prestigio e soprattutto di un progresso cronometrico. La domenica dello Iaaf Road Label però non si esaurisce con la gara olandese, anzi propone una serie lunghissima di eventi che interesseranno ancora gli italiani,perché una spedizione di ben tre atleti di spicco sarà al via a Birmingham nella Great Birmingham Run, gara Silver sui 21,097 km nella quale gli organizzatori hanno pensato bene di non andare a caccia dei campioni africani offrendo un palcoscenico di prestigio agli europei. Ecco quindi in gara Ruggero Pertile, che dopo il 4° posto alla maratona mondiale e il ritiro nella prova di Sydney prova a cogliere una vittoria (cosa ben rara per gli italiani all’estero) al cospetto del britannico Chris Thompson, vicecampione europeo sui 10000 nel 2011 che due anni fa fu secondo dietro l’ugandese Thomas Ayeko. Altri pretendenti al successo sono i due spagnoli Ayad Lamdassem, che recentemente a Luanda in Angola ha corso in 1h03’48” e Javier Guerra, quarto agli Europei 2014 in maratona e che a Pechino è stato 13°.

La gara delle ragazze è ugualmente qualificata e qui saranno al via tre azzurre dai propositi opposti: Emma Quaglia alla ricerca di una prestazione probante in una stagione che l’ha vista quasi sempre ai bordi della strada per problemi fisici, Haila Soufyane in cerca di conferme in un anno di crescita segnato da 1h12’43” di personale, ed Agnes Tschurtschentaler tornata prepotentemente alla ribalta quest’anno dopo una lunga eclissi. I favori del pronostico sono però per la spagnola Alessandra Aguilar, scesa sotto le 2h30’ quest’anno a Londra e per la britannica Helen Clitheroe, che a 41 vuol migliorare il suo personale di 1h11’46”.

Lisbona con un doppio traguardo

Sempre a proposito di mezza maratona, si attendono prestazioni di assoluto rilievo alla Rock’n’Roll Marathon  e Half Marathon di Lisbona, entrambe valide per il circuito Gold. Basti pensare che per la mezza gli organizzatori hanno invitato ben 10 corridori con personale inferiore all’ora. Il migliore in base ai tempi è il kenyano Bernard Koech, 58’41” di personale, che sarebbe il terzo tempo di sempre ma bisogna considerare che la gara disputata a San Diego ha un dislivello in discesa superiore ai crismi della Iaaf. Koech comunque è sceso 4 volte sotto l’ora e a Lisbona ha già vinto nel 2013, ma nell’Edp Half Marathon. Recentemente ha vinto sulle 10 miglia di Tilburg in 45’21”. La sfida gli attiva dal connazionale Alex Korio Oloitiptip, quest’anno secondo a Copenhagen. L’Etiopia si affida principalmente ad Atsedu Tsegay, primatista nazionale in 58’47” e 7° ai Mondiali di cross, e a Guye Adola, bronzo ai Mondiali di mezza dello scorso anno. Per il Bahrain torna in gara Shumi Dechasa, quinto ai Mondiali di Pechino in maratona,mentre l’Uganda presenta il primatista nazionale Geoffrey Kusuro, 59’43” quest’anno alla RomaOstia. Attenzione anche all’eritreo Nguse Amsolom, terzo a Yangzhou in 59’55” e al bronzo europeo di maratona, il russo Aleksey Reunkov.

Una stella assoluta nella gara femminile, la neocampionessa mondiale di maratona Mare Dibaba, l’etiope che torna in gara dopo il trionfo di Pechino. La Dibaba alla vigilia ha affermato di non voler correre per la vittoria non avendo ancora recuperato dallo sforzo cinese, pronostici quindi che puntano sulla connazionale Wude Ayalew, bronzo iridato 2009 sui 10000, accompagnata dalla connazionale Feyse Tadesse, seconda lo scorso anno alla Berlin Marathon e argento iridato sui 21,097 km nel 2012. Il Kenya si affida a Rebecca Kangogo Chesire che abbiamo imparato a conoscere alla Stramilano, vinta in 1h08’21”; con lei Priscah Cherono, argento iridato di cross 2006, Angela Tanui alle sue spalle a Milano e Beatrice Mutai.

Nella maratona la punta dello schieramento è il kenyano Lawrence Kimaiyo, terzo lo scorso anno, accompagnato da Silas Sang vincitore a Belgrado, Stephen Kosgei Kibet quest’anno 2h11’08” ad Amburgo e soprattutto Daniel Limo primo a Los Angeles. La sorpresa potrebbe arrivare da due esperti maratoneti come Cuthbert Nyasango (Zim) e Abdelhadi El Hachimi (Bel). Nella gara femminile atteso debutto per la kenyana Purity Rionoripo, orod iridato allieve nel 2009 sui 3000, che su strada ha vinto tutte e 4 le mezze maratone disputate scendendo a Copenhagen a 1h08’29”. Con lei Margaret Agai, 2h23’28” a Daegu nel 2014, e Purity Changwony, mentre il Marocco punta sulla sua miglior esponente del mezzofondo, Malika Asahssah.

Valencia promette grandi prestazioni

Tappa Silver la 25esima Medio Maraton de Valencia Trinidad Alfonso, gara storicamente molto veloce nella quale lo scorso anno il kenyano Abraham Cheroben aveva ottenuto il miglior tempo dell’anno. Cheroben torna per migliorare quel tempo, sulla scorta della forma dimostrata tre settimane fa a Utrecht quando ha migliorato il suo personale sui 10 km in 27’35”. Con lui il connazionale Kenneth Kipkemoi, sul podio nelle ultime tre edizioni, e Leonard Komon, primatista mondiale sui 10 km e autore di 59’14” a Berlino 2014. Solo l’etiope Getu Feleke, 2h04’50” in maratona, sembra in grado d’inserirsi in una lotta tutta kenyana.

Situazione diversa fra le donne dove la favorita appare essere l’etiope Worknesh Degefa, vincitrice in 1h07’14” a Praga e argento un mese fa ai Giochi Africani. Contro di lei la kenyana Rose Chelimo, quest’anno vincitrice a Lisbona in 1h08’22”, l’altra kenyana Peninah Arusei, 1h08’56” in settembre a Lilla e le etiopi Netsanet Gudeta, settima ai Mondiali lo scorso anno e Genet Kassahun, personale di 1h09’14”.

Cheroben in occasione della sua vittoria dello scorso anno (foto organizzatori) Cheroben in occasione della sua vittoria dello scorso anno (foto organizzatori)

A Toronto torna la sorpresa del 2014

A chiudere temporalmente la giornata sarà la Scotiabank Toronto Waterfront Marathon, gara Gold dove torna il kenyano Laban Korir, vincitore a sorpresa lo scorso anno dopo che era partito come pacemaker. Quest’anno il suo compito appare improbo, al cospetto dei connazionali Peter Some e Michael Kipyego mentre l’Etiopia punta su Belay Assefa, 2h07’10” di personale. In campo femminile c’è curiosità per la prova della kenyana Sharon Cherop, che torna dove nel 2010 corse in 2h22’43” iniziando così la sua prestigiosa carriera. Fra lei e il bis c’è l’etiope Shure Demise, 2h20’59” al suo debutto in gennaio,tempo che le vale la miglior prestazione mondiale junior. In gara anche la neozelandese Mary Davies, prima nel 2012 e alla ricerca del minimo di qualificazione olimpica come anche la canadese Lanny Marchant.

Gabriele Gentili