Pubblicità

UNDER ARMOUR HOVR Machina 3 Clone, il TEST

di - 24/12/2023

UNDER ARMOUR HOVR Machina 3 Clone

Tra le new entry della stagione FW 23/24, UNDER ARMOUR lancia sul mercato UNDER ARMOUR HOVR Machina 3 Clone, una nuova scarpa pensata per aiutare ogni runner a dare il massimo anche nelle corse più lunghe. Come sempre curiosi delle novità, non ce la siamo lasciata sfuggire.

Test di Daniele Milano | foto: Giovanni Milano con realme 11 Pro+

Acquista realme 11Pro + QUI!

CATEGORIA: MASSIMO AMMORTIZZAMENTO
PESO: 335 g (US 10 UOMO)
DROP: 8 mm
Stack height: 33/25 mm

LA PAROLA ALL’AZIENDA

“Progettate per affrontare le corse di gruppo più lunghe, le UNDER ARMOUR HOVR Machina 3 Clone sono dotate di un’ammortizzazione UA HOVR™ ultra reattiva per una maggiore esplosività a ogni passo.”

La tomaia auxetica UA Clone si estende e si adatta alla forma del piede e alla falcata per offrire una calzata completamente personalizzata e una corsa più fluida. Design aerodinamico del tallone e contrafforte esterno in TPU per un maggiore sostegno e una stabilità eccellente. La soletta sagomata in EVA offre più comfort, resistenza e ammortizzazione per correre a lungo. L’ammortizzazione reattiva UA HOVR™ riduce l’impatto e restituisce energia a ogni passo per spingerti ancora più avanti. Combinazione di gomma soffiata e al carbonio della suola per una maggiore resistenza nei punti strategici e un ritorno di energia leggero.

DESIGN

Under Armour riesce costantemente a stupirmi, sfornando calzature da running dallo stile unico e inconfondibile che ne caratterizza le linee sempre nuove e un po’ futuristiche. La Machina 3, nella versione Clone testata, è particolarmente curata nei dettagli, presentando un’intersuola decisamente oversize che non appesantisce la silhouette complessiva. La tomaia Clone, già vista su altri modelli, fa di questa scarpa un ibrido di stile tra calzatura da running e sneaker raffinata.

CHIUSURA & ALLOGGIAMENTO

Decisamente comoda sin dai primi minuti in cui la si indossa, grazie a una calzata avvolgente e confortevole allo stesso tempo. L’ottima combinazione della morbidezza del foam HOVR e della soletta interna rende gli appoggi soffici con un ottimo bilanciamento tra comfort e reattività. Ho molto apprezzato la tomaia elastica “CLONE” che contiene bene il piede anche nei cambi di direzione, senza far perdere stabilità agli appoggi. Nella parte posteriore la conchiglia è rinforzata da un supporto in TPU che mantiene il tallone in posizione corretta. Allacciatura a 6 occhielli principali con 7° aggiuntivo e quelli centrali con fettuccia esterna per non sovraccaricare il dorso del piede durante il serraggio… ottima soluzione!

COMFORT

L’HOVR dell’intersuola è un materiale che va capito e testato a fondo. All’apparenza sembra piuttosto rigido, a causa della rete esterna che contiene la deformazione dello stesso, ma in fase di appoggio e di spinta è sinonimo di una combinazione decisamente valida tra comfort, stabilità e reattività.

RULLATA

Machina 3 è la classica scarpa da running da usare tutti i giorni e per questa ragione la rullata è molto facile, istintiva, senza particolari accorgimenti che invitano ad appoggi avanzati e ritmi di corsa folli. La rullata è immediata, sia a passo veloce, sia nella corsa facile, assicurando però grande naturalezza d’azione anche a ritmi più serrati. Non si tratta certamente di una calzatura per il proprio personal best, ma risulta perfetta per macinare tanti chilometri.

TRASPIRABILITÀ

Il materiale della tomaia non è di per sé particolarmente traspirante, la linguetta interna traforata invece assicura buona aerazione, limitando l’eccesso di sudorazione del piede.

GRIP

Un buon grip complessivo. Grazie a un’efficace flessibilità dell’avampiede, assicura un’adeguata deformazione della suola, che aderisce sempre correttamente al terreno.

STABILITÀ

Sicuramente stabile, senza per questo limitare la naturalezza della rullata e la sensibilità dei piedi nel contatto con il terreno.

PROTEZIONE

Una buona protezione del piede per la UNDER ARMOUR HOVR Machina 3 Clone!

CAPACITÀ DI AMMORTIZZARE

Mi piace molto l’effetto rebound dell’intersuola che non riduce la precisione dell’appoggio rendendo la corsa molto facile e naturale. Under Armour ha adottato per tutta l’intersuola lo stesso materiale, HOVR, ma con densità e lavorazione differenti. La parte posteriore, proprio per permettere maggior solidità, è avvolta da una rete che ne riduce la deformazione e ne aumenta il ritorno energetico, mentre la sezione anteriore è più morbida, assicurano al piede un ottimo feeling in fase di spinta. Le due densità scivolano una dentro l’altra all’altezza del mesopiede, rendendo la rullata stabile e allo stesso tempo naturale.

EFFETTO WoW

Più che effetto WoW, per Machina 3 parlerei di “solidità” complessiva elevata che si prova proprio nei primi secondi in cui si calza la scarpa. Caratteristica che si conferma anche durante l’utilizzo.

UNDER ARMOUR HOVR Machina 3 Clone è CONSIGLIATA PER…


Una vera e propria “everyday run shoe”. Perfetta da indossare anche tutto il giorno, mantenendo sempre corretta la temperatura del piede. Per chi ama questo tipo di calzatura, la vedo perfetta come alternativa alla Under Armour Velociti 3, che trovate recensita su questo numero, più prestativa e adatta per lavori veloci e frizzanti. Machina 3, sebbene sia tra le più pesanti della sua categoria, è adatta anche come recovery shoe da usare nei giorni di recupero, grazie alla sua estrema versatilità di utilizzo. La buona stabilità complessiva la rende adatta pure a pesi importanti sopra i 90 chilogrammi.

Se vuoi saperne di più, VAI QUI!

Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”