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Utmb, assegnati gli ultimi titoli

di - 31/08/2014

Erano i favoriti della vigilia e così è andata. Vincono l’edizione 2014 dell’UTMB – Ultra Trail du Mont Blanc, 168 km per 9600 metri di dislivello intorno al massiccio del Monte Bianco, il francese François D’Haene e l’americana Rory Bosio. Per il transalpino sembrava dura, chiuso nella morsa dell’invicibile armata spagnola, Hernando-Karrera-Tofol Castaner (anche se mancava l’asso pigliatutto Kilian in Val Masino per il trofeo Kima). Ma da Champex in poi D’Haene ha iniziato a tritare la coppia spagnola rimasta alle sue calcagna, cioè Iker Karrera e Tofol Castaner. L’arrivo tra due ali di folla nel centro di Chamonix dopo 20h11’44” (nuovo record del percorso) incorona il corridore francese targato Salomon François D’Haene, mentre sugli altri due gradini del podio arrivano appaiati per scelta sportiva di non farsi la guerra negli ultimi chilometri Iker Karrera e Tofol Castener in 20h55′, a 44 minuti dal vincitore. Completano la top ten di questa favolosa gara, con distacchi importanti dal vinvìcitore, l’americano Jason Schlarb 4°, il Lituano Gediminas Grinius 5°, l’australiano Andrew Tuckey 6°, il norvegese Sondre Amdahl 7°, il portoghese Carlos SA 8°, il francese Bertrand Collomb-Patton 9° e il connazionale Stéphane Brogniart 10°. Tra gli italiani in gara, il miglior piazzamento è quello di Ivan Geronazzo 20° in 24h16′.

Nella gara femminile nulla cambia per il vertice rispetto al 2013, con la vittoria della strepitosa americana griffata North Face Rory Bosio in 23h23’20”, sulla spagnola Nuria Picas seconda in 24’54’. Per il terzo gradino del podio bisogna aspettare l’arrivo di una tra la francese Nathalie Mauclair e la brasiliana Fernanda Maciel.

Fin dalle prime ore del mattino un fiume colorato di trailer scende dagli autobus provenienti da Chamonix a Dolonne e si avvia verso il centro di Courmayer, dove verrà dato il via alla penultima gara di questa settimana del trail attorno al Monte Bianco: la CCC – Courmayeur Champex Chamonix, 101 km con 6100 metri di dislivello in salita/discesa. Un fiume colorato, che parla tante lingue diverse, dove francese, italiano, spagnolo e inglese, ma i paesi rappresentati sono molti di più, si mischiano in una babele multicolore di marchi di abbigliamento e di scarpe. Sono circa in 1900 ad affollare la via centrale di Courmayeur, pronti a partire per questo lungo viaggio che li porterà per sentieri e colli, da fare in salita e discesa, ognuno con il suo passo e ognuno con i suoi sogni, ma sicuramente con gioia, fino a Chamonix, sull’altro versante del Monte Bianco.

La prima saita alla Tête de la Tronche (Quota 2584m) fa subito selezione e al passaggio al rifugio Bertone si iniziano a intravedere i protagonisti della corsa sia maschile che femminile. Quindi si va al rifugio Bonatti e successivamente al Grand col Ferret (Quota 2537m). Successivamente i corridori affrontano altre 3 salite, Bovine, Tseppes e la Tête aux Vents, passando per Champex e Trient, poi La Flegere e l’arrivo a Chamonix.

Passando alla cronaca agonistica bisogna sottolineare la vittoria dello spagnolo Pau Bartolo, che ha dominato la gara maschile prendendo la testa della gara in prossimità del rifugio Bertone e andando in progressione fino a Chamonix, vincendo in 11h21’16”, seguito da Christophe Perillat 2° in 11h50′, 3° Anthony Gay, 4° Renè Rovera e 5° Giulio Ornati, autore di un’ottima prestazione che chiude in 11h55′, a pochissimo dal podio. Da segnalare anche il 15° posto di Michael Dola.

Nella gara femminile vince la francese Anne Lisa Rousset in 14’28’48”, dopo un lungo testa a testa con Caroline Chaverot che si ritira sul più bello dopo che era in testa alla gara. Al momento le migliori italiane che viaggiano verso il traguardo di Chamonix sono Daniela Bonnet, Graziana Pe e Marina Plavan. Ritirata Simona Morbelli, protagonista nella prima parte di gara.

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