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“Valore Alpino”: una nuova via sulla Siula Grande

di - 08/08/2022

via Siula Grande

“Valore Alpino” è la nuova via aperta da Matteo Della Bordella con la Sezione Militare di Alta Montagna (SMAM) sul pilastro di sinistra della est della Siula Grande (6344 m slm). Ci troviamo nella Cordillera Huayhuash, nelle Ande Peruviane.

L’obiettivo della spedizione era in realtà l’apertura di una via sulla parete est della montagna, ma la squadra dell’Esercito si è trovata costretta a cambiare zona per via dei pericoli oggettivi. Dopotutto, specialmente a queste quote, è fondamentale essere in grado di tornare indietro.

“Le condizioni della parete ci hanno portati a rinunciare” spiega Matteo Della Bordella. “Quando siamo arrivati sotto la parete ci siamo resi conto delle condizioni, con continue scariche di sassi. Alla fine abbiamo preferito non rischiare troppo e cercare un itinerario
più sicuro”.

Tuttavia, la squadra composta da Alessandro Zeni, Marco Majori, Filip Babicz e Stefano Cordaro, oltre che da Della Bordella, nei primi giorni è comunque riuscita ad aprire i primi 150 m di via sulla parete est della Siula Grande. “Era una giornata molto fredda, solo grazie alle temperature siamo riusciti a gestire la caduta di pietre dall’alto”.

Valore Alpino

La via “Valore Alpino” celebra i 150 anni del Corpo degli Alpini, e la sua apertura ha richiesto tre giorni di lavoro in parete a Della Bordella e Majori. In questa zona avevano già scalato i francesi Max Bonniot e Didier Jourdain. “La nostra via sale a destra rispetto alla loro e si unisce nei due tiri finali del pilastro”.

La prima parte si sviluppa su roccia, circa 500 metri con un grado fino al 6c. “Non è difficilissima, ma molto affascinante. Abbiamo scalato in modo pulito, senza lasciare nulla in parete”. Dopo aver raggiunto la cima del pilastro rimane la seconda parte della salita, con 600 metri di misto su neve inconsistente.

via Siula Grande

“Il terzo giorno l’abbiamo dedicato alla discesa. È stata sicuramente una delle spedizioni più faticose di sempre. Non tanto per le difficoltà, quanto per il continuo salire e scendere, oltre al freddo intenso che abbiamo dovuto sopportare”.

“Vorrei fare i complimenti a Bru Busom e Marc Toralles per la grande via che hanno aperto sulla est” conclude Matteo. “E vorrei ringraziare Stefano Cordaro e Alessandro Zeni. Purtroppo non sono riusciti a essere con noi in parete, ma hanno dimostrato una grande umiltà e sono sempre rimasti al nostro fianco, supportandoci in ogni fase della scalata”.

L’apertura di questa via è un grande traguardo per la SMAM e per le truppe alpine. “È stata un’esperienza importante, con un team affiatato e di grande valore. Il risultato è un itinerario non estremo, ma di avventura, su una montagna tra le più affascinanti”.

 

 

Livornese di nascita ma montanara d’adozione, studia Geologia e sogna di fare la scrittrice. Adora raccontare storie e qualsiasi tipo di avventura, inoltre non sa stare ferma: è facile trovarla su qualche treno diretto verso le Alpi con uno zaino fuori misura da cui penzolano scarpette o piccozze (a seconda della stagione).