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Venturoli e Wangoi, la Franciacorta è loro

di - 21/07/2014

Si chiude, al termine di tre giornate intense e ricche di spettacolo, la seconda edizione della Maratona della Franciacorta. La manifestazione Fidal regionale, organizzata dall’Asd Equipe Running, ha fatto segnare ottima partecipazione, con 356 iscritti: numeri raddoppiati rispetto a quelli dell’edizione dell’esordio andata in scena nel giugno 2013, che tracciano una linea positiva anche per il futuro.

Nella prova maschile si è imposto Nicola Venturoli della Free Zone mentre Josephine Wangoi dell’Atletica Paratico si è aggiudicata il titolo femminile. Una novità e una conferma dunque rispetto all’anno scorso. La Maratona si è dipanata lungo un percorso di 42,195 km scandito da tre tappe che hanno toccato l’intera Franciacorta, Ad aprire il trittico la Adro-Erbusco-Adro di venerdì, quindi la prova più impegnativa, ovvero la Quattropassi in Franciacorta di 21,097 km, con partenza da Camignone. La chiusura a Corte Franca. In campo maschile l’infortunio toccato a Mohammed El Kasmi (compagno di Venturoli) nella seconda prova ha privato l’evento di un appassionante duello “griffato” Free Zone. Il marocchino si era infatti imposto, ma solo di qualche millesimo, al debutto, lasciando presagire un testa a testa sino alla fine. Invece durante la prova di Camignone ecco il colpo di scena, con l’abbandono di El kasmi fiaccato dal caldo e vittima dei crampi. Strada spianata dunque per Venturoli, che si è aggiudicato anche l’epilogo con il tempo di 35’20” davanti a Davide Boroni del San Rocchino e Andrea Lazzarotti. Proprio quest’ultimo, portacolori dell’Atletica Massa Carrara, ha centrato il secondo posto nella classifica generale, precedendo di circa due minuti Marco Ferrari, dell’Atletica Franciacorta. Perso El kasmi, la Free Zone si è parzialmente consolata piazzando fra i primi dieci anche l’esperto Maurizio Ghidini, giunto settimo.Tutto secondo copione invece in campo femminile, dove la kenyana, ormai naturalizzata bresciana, Josephine Njoki Wangoi ha centrato l’en-plein, trionfando in tutte e tre le tappe e bissando il successo del 2013, oltre a confermarsi unica donna in grado di scendere sotto la soglia delle 3 ore (2h55’42”) con un’apprezzabile 22esima piazza complessiva.

La dote di vantaggio accumulata tra venerdì e sabato ha permesso all’atleta di gestire con tranquillità anche l’ultima fatica, mantenendo un buon margine sulla principale rivale, Monica Baccanelli (Atletica Gavardo ’90), seconda davanti a Daniela Majer, della Romano Running. Per i vincitori si aprono ora le prestigiose porte di due maratone di rilievo mondiale, con le pettorine offerte dagli organizzatori: a Venbturoli quella della Maratona di New York, il prossimo novembre, a Wangoi quella della London Marathon 2015.

Jacopo Manessi – Bresciaoggi