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Victor Richard vittoria con record al TOR330 – Tor des Géants”

di - 17/09/2025

TOR330
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Victor Richard vince con assoluta autorevolezza il TOR330 – Tor des Géants, facendo segnare il nuovo “record” della corsa, l’atleta franco-belga ha portato a termine la sua impresa in 66 ore 08 minuti e 22 secondi.‌

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Distacchi abissali!

Per il fenomeno franco-belga una gara condotta sempre in attacco, racimolando lungo i chilometri secondi preziosi che gli hanno permesso di battere il record precedente di Franco Collè. Sul podio, ma sono ancora entrambi in gara…a tenere compagnia a Richard due grandi esperti di lunghe distanze, staccati di quasi cinque ore, Martin Perrier, giunto secondo, e Simone Corsini, che sono ora insieme. Entrambi sono attesi a Courmayeur in mattinata.

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Richard, nuovo Re del TOR330

66 ore 08 minuti e 22 secondi, è questo il nuovo “record” del TOR330 – Tor des Géants®, fatto segnare questa notte dal nuovo Re dei Giganti, Victor

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Partenza tranquilla, ma poi…

Richard. La sua cavalcata trionfale era iniziata in sordina, con i primi 50km di gara percorsi senza acuti, lasciando sfogare gli avversari, per poi effettuare il primo vero allungo sui colli più duri, l’Entrelor e il Loson. Alla base vita di Cogne era arrivato da solo, prima di tutti, con un’ora di anticipo rispetto al record del 2023 di Franco Collé, facendo capire da subito quali fossero i suoi intenti.

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Il pisolino tattico

Richard qui gioca però una carta piuttosto inattesa: si ferma a dormire per un’ora e dieci minuti, mangia, si cambia e riparte dopo altri venti. A questo punto è sesto, staccatissimo dalla testa, ma rispetto agli avversari è fresco e riposato. La sua rimonta inizia qui e si completa nel pomeriggio di lunedì, al Lago Chiaro, dopo aver ripreso uno ad uno i suoi antagonisti, proprio quando Collé decide di abbandonare per un problema agli occhi.

Il ritiro di Franco Collé al TOR330

Da lì in poi, comincia il suo viaggio in solitaria contro il tempo. Il vantaggio “virtuale” sul tempo di Collé arriva anche a superare l’ora e trenta minuti, ma poi lo sforzo profuso presenta il suo conto sotto forma di forte dolore al tendine d’Achille. Alla base vita di Ollomont si fa trattare dai MassaggiaTOR e riparte dopo mezz’ora. Da lì in poi non si fermerà più fino al traguardo, stringendo i denti. Ora per lui è arrivato il momento di godersi una vittoria e un tempo da sogno, anche se in questi casi è sempre difficile parlare di record, visto il percorso cambiato rispetto al passato con il passaggio ai Rifugi Bonatti e Bertone.

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Le parole del vincitore

“Ho fatto davvero molta fatica nella prima parte della gara, perché non riuscivo proprio ad alimentarmi. Nonostante ciò, sono arrivato a Cogne in prima posizione e ho cercato di dormire, perché avevo in programma di farlo. Non ci sono riuscito del tutto, ma almeno mi sono riposato un po’. Poi finalmente al Rifugio Coda ho mangiato un bel piatto di polenta e mi sono sbloccato: da lì in poi mi sono sentito davvero bene e ho iniziato finalmente la mia gara”.

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Un momento difficile

Un po’ a sorpresa, il suo avversario principale non era Franco Collé ma Louis Calais. “Franco non dorme, io invece ho capito che bisogna farlo. Louis invece mi preoccupava molto, ho fatto gara su di lui, poi quando si è ritirato per assurdo sono andato in crisi, perché ho avuto un calo di tensione e mi sono sentito svuotato”.

Tendine d’Achille, problema risolto

Un problema al tendine d’Achille lo ha un po’ rallentato, nel finale. “Grazie all’intervento dei MassaggiaTOR a Ollomont sono tornato a camminare e poi correre”. Un momento di crisi lo ha avuto anche nell’ultimissima parte di percorso. “Mi sono addormentato tra il rifugio Bonatti e il rifugio Bertone, non ne potevo più. Poi per fortuna sono ripartito e sono riuscito a tagliare il traguardo”.

Il nuovo record è battibile

Richard è contento di aver fatto segnare il nuovo record, ma sostiene che si possa anche fare meglio.“Potrei scendere a 62 ore e sono certo che qualcuno più rapido di me possa scendere sotto le 60 ore”. Ci proverà, ma non il prossimo anno. “Forse fra due, ora mi godo questa vittoria”.

Bio di un campione

Victor Richard, 39 anni, è nato a Reims, in Francia, ma ha vissuto per molti anni a Saint-Georges-sur-Meuse, in Belgio, dove ha fondato Ultratiming, società specializzata nel cronometraggio di eventi sportivi. In Belgio, inoltre, ha incontrato la donna che sarebbe poi diventata sua moglie: la coppia ora vive in Alta Savoia, a pochi chilometri da Chamonix, ma lui corre ancora con la bandiera del Belgio. Victor Richard, in ogni caso, non è nuovo ad imprese di questo genere in Valle d’Aosta. Dopo il 23° posto al TOR330 -Tor des Géants del 2015, il capolavoro arriva quattro anni dopo, nel 2019, con il secondo posto nella prima edizione del TOR450 – Tor des Glaciers, dietro solo a Luca Papi.

2025, un anno da incorniciare

Il suo palmares, però, non si esaurisce qui. Quest’anno si era già regalato la vittoria all’Eiger Ultra-Trail – E250 Unesco Jungfrau-Aletsch Trail, facendo il bis dopo il successo nel 2023.

Tante vittorie

Nel 2024 ha conquistato la vittoria al Montreux Trail Festival – Crossing Switzerland (396 chilometri e 25.260 metri di dislivello positivo) e la SwissPeaks Trail 2024 – 660K, mentre l’anno precedente aveva già fatto segnare un altro exploit, vincendo l’UTMB – PTL® (300 chilometri e 25.000 metri di dislivello). Per non parlare del record del Tour del Monte Bianco in bicicletta (10h22 per 164 km con la regola base del passaggio obbligatorio per Chamonix, il Col de la Forclaz, il Grand Col Ferret, il Col de la Seigne e il Col du Bonhomme).

Daniele Milano: spirito di montagna, anima sportiva. Nato in Valle d’Aosta, cresce tra natura e movimento: prima lo sci, poi l’atletica. Negli anni ’90 scopre lo snowboard e ne diventa voce e protagonista, tra riviste e snowpark. Oggi vive tra Milano e le sue montagne, maestro di snowboard e telemark, cuore editoriale di 4running magazine. Racconta il trail e il gesto sportivo come espressione di equilibrio. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri.”