“Wenden Marathon” è il film che vede protagonista Silvan Schüpbach, atleta Karpos, che ha sfidato l’enorme parete calcarea del Wenden, un muro su cui corrono alcune delle vie più dure delle Alpi. Silvan Schüpbachè riuscito a portare a termine l’ambizioso progetto di salire 7 vie in 7 settori nell’arco di sole 24 ore, senza soluzione di continuità.
Il Wenden
La parete calcarea del Wenden comprende alcuni degli itinerari più difficili delle Alpi, vie che richiedono totale autocontrollo. Una semplice distrazione, una banale disattenzione qui possono avere esiti severi, anche tragici. Si dice che uno scalatore che fa il 7a in Wenden lo fa dappertutto e su qualsiasi protezione. Un ambiente severo, selvaggio e straordinario.
Per Silvan Schüpbach questo non è il primo approccio al mondo verticale calcareo. Già in passato ha avuto modo di testarsi su Polenta con farina degli altri, difficile via multipitch di 500 metri, gradata 8b. Questa volta Silvan ha deciso di superarsi cercando di fare ancora meglio e immaginando un nuovo e ambizioso progetto: salire 7 vie in 7 settori nell’arco di sole 24 ore, senza soluzione di continuità. “Un progetto che mi è sempre sembrato impossibile” spiega lo svizzero che annovera nel suo curriculum spedizioni in tutto il mondo. Tra queste diverse esperienze in stile alpino che l’hanno portato all’apertura di vie su pareti e montagne vergini di Patagonia, Groenlandia e Pakistan.
Un progetto che svela un legame profondo con questa iconica parete della Svizzera e delle Alpi. Un’ambiziosa realizzazione che ha portato Silvan al suo limite fisico e mentale.