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XENSR AIR, L’EVOLUZIONE DEL RIDER CONNESSO

di - 19/10/2016

Tutto e subito facendolo sapere ai propri amici virtuali… Non lo abbiamo deciso noi ma il mondo sta sempre andando più in questo senso, con la sua frenetica versione social. La nuova versione del Xensr, un device che ci permette di ottenere tante informazioni utili delle nostre session in acqua, racchiude in poco più di 4 cm proprio queste nuove esigenze: Casey Hauser ci presenta il nuovo Xensr Air.

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Ciao Casey, ci puoi ricordare quando avete presentato la vostra prima versione dello Xensr?
Abbiamo fatto il primo lancio nel 2014, quando ci eravamo trovati per l’intervista di presentazione, quella volta eravamo in Sudafrica. Avevamo inizialmente il nostro Xensr Case, che si collegava agli iPhone4s tramite una App e, con il nostro hardware aggiuntivo e l’accelerometro del telefono, si riuscivano ad estrapolare altezza e durata dei salti del rider, in tempo reale. Il piccolo device che si innestava alla base del telefono, infatti, era in grado di calcolare l’altezza in maniera precisa, per poi inviarlo come SMS tramite rete telefonica, in tempo reale. Abbiamo fatto svariati eventi, tra cui il RedBull Rockets nel 2011 con i nostri ragazzi a Pozo e siamo stati i precursori di questo nuovo tipo di competizioni con risultati in tempo reale, avendo anche dei dati effettivi ed interessanti oltre alla semplice opinione dei giudici, in 3D. Da quel momento, abbiamo poi lavorato per arrivare a sviluppare e lanciare il nostro primo prodotto, lo Xensr Air, che è il nostro primo device wireless, che non aveva quindi più bisogno di essere collegato ad un telefono, totalmente stagno e molto robusto, dopo un intero anno di testing in tutte le condizioni, compreso Jaws e salti di 15 metri.
CLICCA QUI per leggere l’articolo che avevamo pubblicato per la prima versione del Xensr.

Ci puoi spiegare più nel dettaglio come funziona il nuovo Xensr Air?
L’idea principale è che, come il telefono utilizza dei ripetitori per il GPS, anche il nostro device li usa in modo da comunicarti velocità, altezza e posizione. La gente vuole avere sempre più informazioni, come ad esempio altezza massima, media, velocità massima e media, rotazioni ecc… È infatti importante per noi che i rider siano soddisfatti dei dati messi a disposizione e che possano condividerli velocemente anche sui social network, mostrando a tutti quello che hanno fatto. Così facendo, anche la gente normale riesce a capire alcune misure come: “stava andando a 70km/h ed è saltato 10 metri in aria!”. Per gli sport acquatici è un discorso diverso ma in tutte le attività a terra, come sci, snowboard o bici, in cui la gente ha anche a portata di mano il telefono, la condivisione dei dati è immediata e facilissima. In acqua, però, difficilmente hai dietro il telefono nel trapezio…
Forse alcuni dei nostri amici dello slalom volevano semplicemente aver un GPS per sapere la velocità di punta ma a noi che facciamo wavesailing, servirebbe ben poco. Se però potessi sapere quante onde sei riuscito a surfare in una session e quanti salti hai fatto, il numero di entrate su un’onda, la distanza totale coperta, la velocità in curva, in andatura, ecc ecc, il tutto diventa molto più interessante e “corposo”, che sia solo per te o magari per il tuo allenatore. Mettiamo il caso che decida di uscire con la 4.7 e mi renda conto di aver preso 15 onde in mezz’ora, magari dovrei pensare di mettere la 5.0 se ne volessi prendere 18 o 20. Se magari stai testando una 4.7 nuova, puoi confrontare dei dati effettivi con delle statistiche che avevi sui precedenti utilizzi, per poi estrapolarne una serie di considerazioni utili. O magari stai cercando di capire quale setup di pinne preferisci tra quad o thruster… Con questo sistema riesci a quantificare il tutto ed a farti dei calcoli basati su dati reali e non su congetture.
Se io e te andassimo in acqua insieme e tu mi chiedessi come sia stata la mia onda migliore, potrei semplicemente farti vedere i dati che ho e tu stesso puoi farti un’idea o li possiamo confrontare per un po’ di sana rivalità tra amici. Oltre a questo aspetto più ricreativo, c’è anche il beneficio tangibile di aver dei dati alla mano per facilitare la ricerca e sviluppo. Banalmente, se sviluppo una pinna slalom, quella con velocità di punta maggiore sarà meglio, ovviamente con condizioni il più possibile costanti. Il punto è proprio l’avere dei dati reali che corroborino o contraddicano le tue sensazioni a riguardo.

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Come si è evoluto nel tempo l’Xensr?
Abbiamo quindi iniziato nel 2011 ed è da allora che lavoriamo su svariate impostazioni hardware in modo da specializzare il prodotto a seconda delle esigenze ed ora siamo pronti a rilasciarli sul mercato, avendo come requisiti principali il fatto che fossero piccoli e non ingombranti, per poi permettere di catturare ed elaborare dati in tempo reale, in modo che possa anche essere utilizzato per eventi. Il punto successivo è che non viene solo tracciato un numero, ad esempio il totale di salti, ma viene tracciata in dettaglio l’esecuzione del singolo, incorporando altri elementi per poter permettere al rider di trarne delle conclusioni costruttive ed atte a migliorare. Abbiamo inoltre incluso anche un visualizzatore 3D, che mostra anche la traiettoria del salto oltre all’altezza massima. L’altro requisito fondamentale era la capacità di renderlo multi-sport. Se infatti tu non avessi avuto così fortuna col vento, avresti potuto prenderti il tuo Xensr e mettertelo sulla tavola da surf da onda. Questo che ho qui adesso è l’Air ed ha un attacco che fa presa su qualsiasi tavola, un po’ come il mount della GoPro per le tavole da surf e windsurf. Abbiamo svariati metodi in cui i dati vengono messi a disposizione, ma semplicemente, una volta in spiaggia, basta che accendi il tuo Xensr cliccando sul bottone per poi iniziare a registrare come una normale telecamera e poi interrompere quando hai finito la session. Non servono nè telefoni nè computer nè alcun altro elemento esterno per andare in acqua ed iniziare a registrare la session. Da quel punto, le cose si diversificano a seconda del tipo di sport che fai o dell’utilizzo che ne fai. Per la mountain bike, ad esempio, potresti avere il telefono a portata di mano e quindi puoi consultare i dati immediatamente tramite la nostra app. Per il windsurf o kitesurf, invece, stiamo trovando delle soluzioni alternative, come ad esempio orologi smart che riescono a comunicare con i nostri devices in modo da fornire dati in tempo reale. Un altro esempio potrebbero essere degli occhiali particolari da snowboard che proiettano i dati sulle lenti. Tutte queste idee sono solo alcune possibilità che ha un “atleta connesso” per riuscire ad integrare sè stesso e le sue capacità con altre piattaforme tecnologiche e/o hardware. Il cliente finale, così, ha a disposizione una varietà di scelte di utilizzo e può trovare quella più adatta alle sue personali esigenze. Tutti, infatti, abbiamo esigenze più o meno diverse, quindi risulta riduttivo offrire un prodotto che offra solo le funzionalità base che sono diffuse tra tutti i gruppi di utilizzo. Se poi è troppo “blando”, nessuno lo userà.

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Come funziona nello specifico il nuovo Xensr?
Una volta acceso il dispositivo, una luce inizia a lampeggiare lentamente, entrando in “modalità di attesa” per la ricerca del GPS. Una volta agganciato il gps, si accendono tutte e 4 le luci, lampeggiando insieme lentamente. Questo è il segnale che sei pronto a poter iniziare la session. Premi un’altra volta per iniziare l’effettiva registrazione e monitoraggio dei dati. Durante la session, puoi controllare che la registrazione sia in corso senza imprevisti vedendo due luci lampeggiare. Quando poi hai finito, appoggi il tuo materiale in spiaggia e premi 2 volte per smettere di registrare. Così facendo, tutti i file e dati della session vengono salvati, ed infatti lampeggerà lentamente, finchè ha finito. A quel punto puoi o iniziare un’altra session oppure spegne lo Xensr. Una volta che hai deciso che possa bastare per quel giorno, prendi il tuo telefono e lanci la Xensr App, connettendoti in wifi o bluetooth al tuo Xensr e poi verranno sincronizzate tutte le nuove session rilevate sul telefono, in modo da andare a completare il tuo storico con tutte le tue uscite registrate. Posso ad esempio riguardare tutte le session che ho fatto da lunedì e scoprire ad esempio che martedì c’era vento leggero perchè non ho fatto neanche un salto ma ho solo surfato le onde. In un’altra session, invece, sono stato in acqua 26 minuti ed ho fatto 16 salti, di cui il più alto era di 6 metri. Sulla App, infatti, è possibile vedere una classifica dei tuoi salti più alti, quanto tempo siano durati ed anche la forza d’impatto al singolo atterraggio. La lista dei salti si può ordinare cronologicamente oppure per massima altezza, in modo da avere una lista di salti dal più alto al più basso. Il tutto è anche visualizzabile sulla mappa ed ogni salto infatti viene tracciato sulla mappa tramite GPS e cliccandoci sopra posso avere tutte le informazioni relative a quel singolo salto. Tutto questo, sul tuo telefono, alla fine di ogni tua session. Si possono anche visualizzare tutti i tracciati delle varie surfate! C’è anche poi una funzionalità di playback che, una volta connesso ad internet, permette anche di ricreare tutta la tua session dall’inizio alla fine. Qui ad esempio si nota come abbia fatto un Back Loop al primo bordo, per poi uscire, virare e prendere la mia prima onda, per poi poter rivedere la distanza di surfata, quanti turn ho fatto, ecc…

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FONTE 4Windsurf n°173

Ciao a tutti, sono Fabio Calò (ITA-720), ho iniziato a fare windsurf all’età di 13 anni e da quel momento è diventata la mia più grande passione, poi la mia vita e il mio lavoro. Campione Italiano Wave nel 2013 e 2015. Vivo a Torbole sul Garda e respiro l’aria del windsurf 365 giorni all’anno.