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Zaino: guida per scegliere il migliore

di - 27/08/2022

zaino

Federico Iovanovich ha stilato per noi una serie di consigli e indicazioni per scegliere lo zaino da trail, fedele compagno di tutti i runner. Scopriamoli insieme!

Partiamo con il piede giusto!

Come tutti sappiamo, sul mercato esiste una miriade di tipologie di zaini da running e outdoor, di svariati brand che seguono tecnologie, design e concetti differenti. Ma la domanda da porsi è una sola: come scegliere lo zaino da trail running che più fa al caso nostro? In questa guida vedremo tutti gli aspetti, a partire dai principali e più importanti fino ai dettagli, che sono da prendere in considerazione per la scelta del nostro “sistema di carico” perfetto, da utilizzare durante corse, gare e allenamenti.

 

Uno zaino che vada bene per tutto

Purtroppo questo è un concetto un po’ datato, ma può essere ancora valido e consigliabile solamente per il runner neofita. Sto quindi considerando il principiante che si è appena affacciato al mondo del trail running o dell’outdoor. Che probabilmente deve ancora prendere confidenza con tutti i materiali necessari e con il livello di tecnicità degli stessi. Che deve ancora affinare la distinzione su quale dotazione è realmente necessaria e che cosa è superfluo nel carico dello zaino. E soprattutto il runner che ancora non ha esperienza nel mondo delle gare e della performance.

 

Ragioniamo sulla capienza

Come primo zaino da running, la scelta potrebbe ricadere su un modello con più capienza rispetto allo stretto necessario. In modo da permettere un carico di materiale extra per affrontare svariate condizioni di percorso. Per esempio, uno zaino attorno ai 10 litri di capienza potrebbe essere il giusto compromesso per il neofita che probabilmente percorrerà distanze brevi o medie ma, nonostante questo, potrebbe avere la necessità di portare con sé un maggiore quantitativo di materiale. Questo è un prodotto medio/grande per gli standard del running, ma che non rischia di risultare comunque pesante e scomodo nelle occasioni in cui lo si utilizza anche a carico ridotto.

 

La scelta in base al terreno e alle condizioni 

Per il runner più evoluto e avanzato i parametri in gioco cambiano abbastanza. Qui siamo nella posizione in cui dobbiamo prendere in considerazione maggiormente la tipologia di terreno che andiamo ad affrontare e le condizioni in cui ci troviamo durante le nostre attività. In base alla condizione di corsa, il materiale e l’attrezzatura necessaria da avere con sé possono cambiare molto, e di conseguenza anche la scelta dello zaino viene influenzata. Basti pensare alla differenza di condizioni climatiche, tempi di percorrenza e reperibilità delle risorse idriche e alimentari che troviamo in un percorso alpino e in uno della stessa distanza ma in collina o marittimo. Oppure alla diversità tra le condizioni estive e invernali a parità di tracciato. Questo ci porta facilmente a dover ricercare almeno un paio di soluzioni differenti per le condizioni di utilizzo, e gli esempi possono essere:

 

Zaino “Vest” 5/8 litri

Uno zaino leggero e compatto per l’estate e il clima caldo, in situazioni in cui le condizioni meteorologiche sono prevedibili e la reperibilità di cibo e soprattutto di acqua è facile. Un modello attorno ai 5/8 litri di capienza, a patto che siano ben distribuiti tra tasche frontali, laterali e posteriori, potrebbe essere la scelta ideale. In questi contesti sono escluse le condizioni difficili prettamente alpine o invernali, ma incluse tutte le altre, nelle quali vi è la sola necessità di portare con sé abbigliamento leggero e limitato e dove sia sufficiente una fornitura di alimenti e acqua non superiore a 1 litro e una manciata di barrette o gel.

In queste situazioni, soprattutto in quelle più calde, ci si può spesso trovare ad avere la necessità di caricare una maggiore quantità di liquidi anche per percorrenze brevi, ma senza dover portare abbigliamento o attrezzatura. Gli zaini leggeri e compatti di questo tipo vengono progettati anche con la sola funzione di supporto di idratazione. Questo perché hanno il vantaggio di essere usati esclusivamente con la funzione di carico d’acqua e alimenti.

 

 

Zaino 10/15 litri

Uno zaino capiente e resistente per le condizioni più difficili da gestire, come quelle di alta montagna e invernali, con un meteo poco prevedibile. Inoltre, la reperibilità di acqua e viveri può risultare più difficile e potrebbero anche essere necessari attrezzatura o capi tecnici più ingombranti. In questi casi, in cui ci troveremo a portare con noi materiali quali strati di abbigliamento termico, micropiumino, guscio antipioggia, guanti, sacca idrica, microramponi e nutrizione, degli zaini che vadano dai 10 ai 15 litri di capienza faranno sicuramente al caso nostro.

 

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La scelta in base alla gara

Entriamo ora nell’ambito della competizione, il cuore del mondo del trail running.

In questo caso i fattori più importanti da tenere in considerazione sono: 

  • la distanza e la durata della gara,
  • il materiale obbligatorio da regolamento,
  • il materiale realmente necessario alla performance,
  • la strategia alimentare e idrica,
  • le condizioni in cui ci troveremo.

Questi 5 fattori si incrociano tra loro e vanno a influenzare drasticamente la scelta del nostro zaino da gara.

 

Distanza e durata

In gare di breve durata, con distanze brevi e veloci, vertical race o simili (per intenderci sotto le 2 ore), spesso si corre senza la necessità di avere uno zaino con sé. Dalle medie percorrenze (3 ore in su), fino al più lungo degli ultra trail, lo zaino diventa indispensabile e crescono in proporzione il materiale necessario alla nostra performance di gara, quello obbligatorio richiesto dal regolamento e l’alimentazione per la nostra strategia alimentare. Questo concetto può essere tradotto schematicamente in una scelta di questo tipo: 

 

Zaino con capienza 5/8 litri

Ideale per competizioni di media durata, dalle 3 fino a circa 12 ore, nelle quali ci si può permettere di viaggiare leggeri. Le condizioni di gara non prevedono la notte, non coinvolgono grandi sbalzi termici, dove i ristori sono frequenti e la gestione del piano alimentare è facilmente programmabile. 

 

 

La mia scelta, Dynafit Sky 6 DNA

In questa categoria un candidato perfetto è sicuramente il Dynafit Sky 6 DNA. Zaino da gara dall’indole competitiva e dallo spirito di montagna, è perfetto per lo skyrunning. Ha una struttura molto compatta e polivalente con 6 litri di capienza, è stabilissimo in corsa e offre grandi tasche elastiche ben distribuite.

 

Zaino con capienza 8/12 litri

Ideale in tutte quelle condizioni che rendono necessario un cambio di abbigliamento importante, un’ampia lista di materiale obbligatorio e un piano di gara alimentare e idrico particolarmente strutturato. Un esempio tipico sono i classici Ultra Trail delle Alpi, dalle 12 ore in su. In queste gare la percorrenza sia diurna sia notturna, l’alta quota, il meteo imprevedibile e il terreno spesso tecnico possono portare a condizioni di gara anche estreme, che ci costringono indubbiamente a dover viaggiare molto più attrezzati. 

 

La mia scelta, Salomon ADV Skin 12

Lo zaino a mio parere imbattibile ed evergreen in questa categoria rimarrà sempre il famoso Salomon ADV Skin 12. Grazie alla sua rinomata polivalenza, elasticità e capacità di carico a dir poco impressionante. Caricarsi le spalle sì, ma con logica e capacità di gestione. Va anche calcolato che nelle gare lunghe di questo tipo, essendo supportate, sono sempre presenti le basi vita. Qui sarà presente la nostra sacca con la scorta di materiale di gara, che servirà appunto a permetterci di fare, se necessario, il cambio abbigliamento e attrezzatura, oltre che di alimentazione e gestione dei dispositivi elettronici.

 

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Capienza +12/+15 litri

Ideale per le condizioni di gara più estreme e uniche nel loro genere, dove può essere necessario un supporto molto particolare. Qui si esula un po’ dal concetto di “trail running” più comune e si parla di competizioni molto tecniche. Parliamo infatti di gare a tappe, prove in ambienti molto difficili come quelle desertiche, tropicali, polari e alpinistiche. Oppure in condizioni di completa autosufficienza, che necessitano di riserve di cibo e acqua consistenti o di attrezzatura molto tecnica e ingombrante. In questi casi unici non si può chiaramente fare un discorso generalizzato e vanno analizzati a fondo i singoli casi.

 

Ristori e condizioni meteo 

La quantità, la distribuzione e la tipologia dei ristori sul percorso di gara non è mai da sottovalutare, come pure le temperature, soprattutto se fa molto caldo. Sono parametri che andranno a incidere sulla quantità e la tipologia di nutrizione e idratazione che dovremo portare con noi nello zaino. Allo stesso modo, le condizioni ambientali di gara influenzeranno molto la performance e la scelta dell’abbigliamento. La necessità di caricare materiale come capi extra e di ricambio, kit di emergenza o altro va sicuramente a determinare la capienza del nostro zaino.

 

 

Test pre-gara

Prima di fare le ultime valutazioni, va anche preso in considerazione che questo sarà lo zaino da gara e che in gara nessun dettaglio va tralasciato. Lo zaino andrà sicuramente testato molte volte in allenamento, perché sarà determinante per la riuscita della nostra performance. Durante la competizione si corre forte e si cerca di dare sempre il massimo, questo vuol dire che ci si dovrà sempre porre in una condizione di massimo agio. Ricordiamoci che l’obiettivo è quello di non fermarsi mai, se non per le ragioni più basilari e inevitabili. 

Il nostro zaino dovrà essere particolarmente comodo, pratico, di facile utilizzo e stabile durante la corsa. Il carico di materiale obbligatorio non fondamentale o di immediata urgenza può essere disposto nei vani meno raggiungibili, mentre tutto ciò che sarà di sicuro utilizzo, rapido e repentino, andrebbe localizzato in tasche anteriori, laterali o posteriori sempre raggiungibili in corsa, senza il bisogno di fermarsi per togliere lo zaino, perdendo così tempo prezioso.

 

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Non trascuriamo lo zaino in l’allenamento 

Il training è sicuramente la parte più importante della nostra attività di runner. Gli allenamenti chiave nel trail running, come i giri lunghi e quelli che replicano le condizioni di gara, necessitano obbligatoriamente di attrezzatura tecnica come quella di gara, tra cui lo zaino. Vale quindi la pena soffermarsi a curare qualche aspetto. 

Nelle sessioni di training le condizioni saranno facilmente molto diverse da quelle di gara, e probabilmente più difficili. Ad esempio non ci saranno ristori, il percorso non sarà supervisionato e anche la nostra mente non sarà in “race day”. 

 

Esempio: una gara a giugno

Si può fare l’esempio di una competizione che si svolgerà a inizio estate in condizioni climatiche calde, per cui l’allenamento inizierà nei mesi precedenti, quindi in inverno. Ciò comporterà chiaramente l’utilizzo di attrezzatura molto differente. Si può ipotizzare che nella fase di training sarà necessario circa un 30% in più di tutto ciò che potrà servire in gara e, per questo motivo, potrebbe risultare utile prendere in considerazione uno zaino da allenamento, magari meno performante e tecnico, meno leggero, ma un po’ più ampio, capiente, resistente e anche economico.

 

Dettagli, accessori e design

Aspetti molto importanti da valutare per la scelta dello zaino sono il design, i materiali con i quali viene realizzato, la struttura stessa dello zaino e come è stato progettato.

Valutiamo bene la distribuzione della capienza dello zaino tra tutte le tasche che ci offre, perché in base a questo, a parità di capienza, potremo trovarci davanti a modelli con grandi tasche posteriori e poco spazio anteriore o laterale, oppure l’opposto. Prestiamo anche attenzione al fatto che non tutti i prodotti, a parità di capienza dichiarata dal brand, permettono di portare lo stesso carico di materiale, o quantomeno con più o con meno facilità.

Due concetti di Trail Running vest opposti

Uno zaino realizzato con materiali molto elastici e dal design molto avvolgente, capace di permettere una distribuzione del carico al suo interno molto variabile e fluida, per esempio la serie Salomon ADV Skin.

Uno zaino dalla struttura più rigida e realizzato in materiali più resistenti e duraturi ma poco o per nulla elastici. Data la struttura stessa, ci consentirà di avere una capacità di carico molto delimitata dalle dimensioni “fisse” delle sue tasche e dei suoi vani. Nella foto il vest OSPREY Duro 6 che, rispetto a numerosi competitor della stessa categoria, ha una maggiore rigidità strutturale complessiva.

 

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Portare gli accessori nello zaino

Anche gli accessori (supporti per i bastoncini, elastici aggiuntivi esterni, la presenza di tasche impermeabili etc ) diventano fattori di scelta non trascurabili. La stessa cosa vale per tutti i dettagli e le finezze del prodotto che stiamo cercando, come per esempio la presenza o mancanza di tasche con cerniera dislocate in punti strategici, la capacità di trasporto di borracce e soft flask e il loro posizionamento.

 

Le nostre esigenze

Ogni trail runner ha necessità, abitudini e metodi di allenamento differenti, e di conseguenza anche tipi di nutrizione sportiva tra i più vari, tecniche e stili di corsa diversi. Tutta questa attenzione e scrupolo per i dettagli del nostro zaino ci servono appunto per poter arrivare ad avere un prodotto tecnico che soddisfi veramente tutte le nostre esigenze, che siano in gara o in allenamento, e che ci permetta di esprimerci al meglio durante la nostra attività.

 

 

Il mio consiglio 

Il consiglio personale che mi sento di dare è di orientarsi verso zaini con una buona capacità di carico frontale e laterale, in modo tale da avere sempre sotto controllo e a portata di mano. 

Dalla nutrizione agli integratori, dai piccoli accessori fino ai dispositivi elettronici come telefono, powerbank e lampada frontale. 

 

La mia scelta, Salomon Sense Pro 5

Un ottimo prodotto in questo caso è Salomon Sense Pro 5, dal peso piuma e di categoria 5 litri per gare brevi o medie, ma soprattutto veloci, che offre un comfort massimo e una stabilità e una distribuzione del carico, in particolare laterale e frontale, ottimali.

 

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Idratazione: scegliere la Flask giusta

Consiglio di prestare particolare cura anche al discorso dell’idratazione. Ormai è uno standard molto comune che gli zaini da trail running portino borracce o soft flask da almeno 500 ml, ma non è la regola, in quanto si trovano anche modelli predisposti per borracce di capienza inferiore. Inoltre è opportuno fare attenzione alle flask che utilizzeremo, perché molte di quelle in commercio non sono universali e si può riscontrare qualche problema nel farle calzare nella tasca del nostro zaino, soprattutto se di un brand diverso.

 

Running Belt, l’approccio “ultralight” 

Uno dei più grandi e utilizzati accessori nel mondo del running, e anche del fitness in generale, sono indubbiamente le running belt. Ne esistono di ogni tipo e sono molto diffuse nella corsa su strada e cittadina. Il classico utilizzo è quello di portarsi dietro comodamente il telefono, magari per ascoltare musica, le chiavi di casa e il portafoglio. Un po’ meno diffuse e soprattutto sottovalutate sono le running belt per il trail running. Ne esistono di modelli specifici e permettono soluzioni di carico veramente efficaci. Avere la schiena libera da ingombri e pesi spesso può essere una grandissima comodità. 

 

Perfette nelle corse brevi 

Un classico esempio dove la running belt diventa un degno sostituto dello zaino è rappresentato dalle corse sulle brevi percorrenze, generalmente sotto le 2 ore. Ad esempio si utilizzano in tutte le situazioni in cui il carico che ci occorre portare con noi è limitato, per esempio qualche gel o barretta, telefono, flask da 500 ml o meno, giacca leggera e manicotti scaldabraccia. Nella maggior parte delle corse di un atleta amatore, la running belt può diventare un grande compagno di battaglia quotidiano, funzionale e molto efficace. 

 

La mia scelta, Ring’o Running Belt e Salomon ADV Skin Belt

Due validissime soluzioni per i nostri allenamenti leggeri sono:

Ring’o Running Belt, una cintura minimale, fasciante e stabilissima, perfetta quando il carico è davvero essenziale e anche per la corsa su strada, un prodotto Made in Italy che è anche possibile personalizzare per squadre ed eventi sportivi.

Salomon ADV Skin Belt, una cintura molto capiente, quasi al pari di uno zaino, capace di ospitare in modo molto stabile una flask da 500 ml di acqua e probabilmente anche due. Offre inoltre la possibilità di portare dei bastoni ripiegabili o degli indumenti arrotolati tramite gli elastici esterni predisposti.  

 

Zaino e running belt 

Il principale punto di forza delle running belt è quello di permettere una grande modulabilità e gestione del carico se usate in combinazione con uno zaino. Ipotizziamo di indossarne uno da gara leggero da 5 litri insieme a una running belt da trail running. Esistono sul mercato parecchi modelli di cinture da trail che arrivano anche a portare carichi fino a 1,5 o 2 litri di capienza. In questo modo possiamo avere un carico maggiore ma organizzato e ridistribuito molto meglio, migliorando la partizione dei pesi e di conseguenza il comfort, inoltre verrà agevolata la gestione del materiale durante la nostra corsa.

 

Zaini “vest” Ultralight

Troviamo dai migliori brand anche modelli di zaini “vest” estremamente minimalisti definibili “ultralight”. Le loro capacità di carico sono molto ridotte fino a 3 e 2 litri, lasciano la schiena completamente scarica o quasi, limitando il carico solo nei vani anteriori e laterali. Questo tipo di zaino è utile nelle sporadiche occasioni in cui non abbiamo materiale tecnico ingombrante da portare con noi ma, invece, una maggiore quantità di acqua, per cui una running belt non sarebbe comunque sufficiente.

Di Federico Iovanovich

Corro quanto basta, pedalo a giorni alterni, parlo troppo. Nelle pause mangio. Instancabile sostenitrice di quanto lo sport ti salvi. Sempre. Le mie giornate iniziano sempre così: un caffè al volo e il suono del GPS che segna l'inizio di un allenamento. Che corra, pedali o alzi della ghisa poco importa: l'importante è ritagliarmi un momento per me che mi faccia affrontare la giornata nel modo migliore.