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Con Kiprun alla maratona di Roma 

di - 05/05/2023

Kiprun

Vi abbiamo raccontato live la sua avventura sui nostri canali social. Oggi lasciamo la parola a Oliviero Alotto per parlarci della sua esperienza alla Maratona di Roma, di Roma e delle Kiprun KD 900X di decathlon con cui ha fatto il test in gara. 

 

Kiprun experience, in treno verso il Colosseo

“E se il test della nuova Kiprun KD 900X lo facessimo in gara, proprio durante la Maratona di Roma?”. Con queste parole Daniele aveva iniziato una delle tante telefonate che spesso ci scambiamo. Amo Roma, città che raggiungo spesso in treno per lavoro, e correre la distanza regina dei 42k svolgendo un test in gara mi ha subito convinto. Protagonista la nuova Kiprun KD 900X, scarpa da competizione e da lavori di velocità del brand Decathlon, con piastra in carbonio integrata nell’intersuola. 

 

Decathlon a Roma

Decathlon ha deciso di lanciare ufficialmente la nuova Kiprun KD 900X proprio a Roma, insieme ad altri due modelli, la KD 900 senza piastra integrata e la KS 900 Light, scarpa perfetta per lunghe distanze e ritmi più tarnquilli. 

 

Di corsa all’Eur!

Arrivato a Roma in treno nella tarda mattinata, ho raggiunto il quartiere dell’EUR per l’EXPO dell’evento. Decathlon presentava la collezione running nel primo pomeriggio e non potevo mancare! A fine presentazione, una corsa di gruppo con tanti giornalisti e influencer, per provare dal vivo la nuova Kiprun KS 900 Light, calzatura pensata per corse leggere, anche in progressione, con qualche cambio di ritmo. Perfetta quindi per una corsa di scarico premaratona! Correre all’EUR al tramonto è stata davvero una mossa azzeccata di Decathlon, che ha saputo cogliere perfettamente lo spirito sportivo e pieno di entusiasmo, fondamentale per rendere attività come queste vincenti.

 

 

Lievito pizza pane: una pausa meritata 

La mia tre giorni di Roma è stata un continuo susseguirsi di situazioni piacevoli a cui non ho voluto assolutamente rinunciare. Sapevo che domenica mattina avrei dovuto correre per oltre 42 chilometri, ma lo spirito dell’intera Kiprun Experience voleva essere assolutamente rilassato, coinvolgente e ovviamente molto divertente. A tutto ciò ho voluto aggiungere una parte che ritengo sempre molto importante, dedicata all’alimentazione, riscoprendo insieme a Daniele luoghi di Roma che considero caratteristici e identificativi. 

La prima pausa merenda, poco prima di andare a correre, ci ha portati da Lievito Pizza Pane, panificio e pizzeria al taglio portato avanti da Francesco Arnesano, romano autentico e innamorato della panificazione. 

 

La rivoluzione del pane in Italia

Uno dei Bonci Boys, quella generazione di panettieri usciti dal panificio del più grande di tutti, colui che ha rivoluzionato il pane in Italia, ridando dignità ai contadini e alla panificazione italiana. Io nello specifico mi sono comprato un pezzo di pane definito Nordico, per la presenza di segale e per una spiccata acidità, oltre che grande umidità e moltissimi semi. Per Daniele invece un bel pezzo di pizza con formaggio e patate. Io il pane l’ho conservato per una pausa post corsa, che si è poi rivelata una reale esplosione di sapori tra acidità e dolcezza. Per Daniele la cosa non va proprio così… mentre raggiungiamo l’albergo a piedi, divora il suo trancio di pizza con patate e formaggio, sostenendo che, vista la sua incredibile bontà, avrebbe corso molto più forte…

 

Uno spirito diverso 

Se siete arrivati a leggere sino a qui, avrete certamente capito che la nostra presenza a Roma voleva significare qualcosa che andasse oltre il semplice evento.

Volevamo raccontare la Capitale non solo per la sua incredibile maratona, ma anche per quella che è la Roma del cibo di eccellenza, alla ricerca di alimenti sani e dei gusti veri. Sapete bene che le mie due passioni principali sono proprio il cibo e la corsa, motori principali e insostituibili del mio viaggio a Roma con Decathlon in occasione della grande maratona. 

 

 

Girare per Roma alla ricerca dei sapori 

Per me le eccellenze gastronomiche e le persone che con passione e dedizione si dedicano alla loro preparazione sono state un ottimo pretesto per girare la città, per entrare nel profondo delle vie e degli angoli più nascosti, inseguendo profumi e aromi da raccontare.

 

L’aroma del caffè, Roma è anche questo 

Per il sabato quindi ho previsto un tour insieme a Daniele, a sua moglie Antonella e al figlio Giovanni, fatto di monumenti, vie meno conosciute e tante pause caffè. Un’occasione unica ed entusiasmante per ritrovare amici e luoghi a me molto cari.

 

I caffè “specialty” un piccolo mondo dentro alla città 

I caffè e i locali unici in cui sorseggiarlo sono stati tanti, e sempre e solo rigorosamente specialty. Sì, perché Roma, forse anche grazie alla grande presenza di turisti e di tanti stranieri che vivono la città, ha una presenza consistente di locali che servono solo caffè specialty, ovvero un caffè di qualità che rispetta tutta la filiera produttiva, da quando il chicco viene raccolto in piantagione fino a quando viene estratto dal barista. Bere un caffè non rappresenta più solo la classica “pausa” di cinque minuti a cui la maggior parte di noi è abituata, ma un momento di attesa in cui, si riscopre il piacere del palato e della mente. Ogni volta che bevo un caffè specialty mi arricchisco di conoscenza e, mediante un semplice sapore, approfondisco il mio personale sapere. Un’esperienza unica e coinvolgente che va vissuta direttamente.

 

Casa Manfredi

A pochi passi dal Circo Massimo c’è Casa Manfredi, caffetteria pasticceria, nota per la sua pasticceria pluripremiata. Primo caffè della mattinata, che la giornata abbia inizio! Per me un “doppio” che arriva dalla Bolivia, tostato a Torino dal 1895, torrefazione di casa Lavazza. Caffè estratto alla perfezione grazie all’utilizzo della Modbar, macchina del caffè che permette di determinare ogni fase dell’estrazione del caffè espresso. “Maritozzo” invece per Antonella, che si definisce cintura nera di assaggio del maritozzo, e lo promuove come uno dei più buoni che abbia mai mangiato.

casamanfredi.it

 

 

Barnum

Dopo una bella passeggiata tra Circo Massimo, Fori Imperiali, Altare della Patria e Pantheon, Campo dei Fiori e Piazza Farnese, è ora di una seconda pausa caffè. Puntiamo verso uno dei miei luoghi del cuore, Barnum. Una caffetteria in cui la competenza e la passione nello spiegare ciò che ti viene proposto sono di casa. E’ stata anche la nostra scelta azzeccata per il brunch post maratona di domenica. Sabato ci affidiamo a loro per alcuni caffè doppi, come piace a me. Mi preparano un “Ethiopia di Garage”, piccola torrefazione di Verona, che amo molto. Un caffè tipicamente etiope per la sua dolcezza e incredibile aromaticità.

instagram.com/barnumroma

 

Otaleg

Forse tra i gelati più buoni che io conosca. E lo dico da goloso e da collaboratore di “Mara dei Boschi”, gelateria di Torino riconosciuta come tra le migliori d’Italia. Otaleg è una gelateria guidata da Marco Radicioni che ormai da anni fa della qualità e della ricerca la sua ragione di vita, del suo gelato e dei suoi locali. Il suo è un gelato fatto con ingredienti di primissima qualità, frutto di ricerca continua, di un incredibile talento che lo contraddistingue sempre in prima persona.

Marco ha la convinzione che il gelato possa essere un alimento sano, oltre che incredibilmente buono. Il gelato di Otaleg porta dentro di sé i sapori di una vita. Il profumo di buono delle sue “madlaine” ci porta indietro nel tempo. Come i suoi gelati alla frutta, con il medesimo sapore dei frutti appena colti dall’albero. Chi come me è spesso in mezzo ai boschi e raccoglie frutta dagli alberi, sa che ha un sapore differente appena colta. Nel gelato di Marco si ritrova tutto quel concentrato di sapore. Ci sono due gusti in particolare che ritengo unici e che mi fanno sognare ogni volta: la mandorla con croccante di frutta secca e il pistacchio senza latte. Due concentrati di sapore indescrivibile. 

facebook.com/OtalegTrastevere/?locale=it_IT

 

Oltre i 30.000 passi il giorno prima della maratona 

Dopo aver camminato tutto il giorno, Daniele con il suo contapassi dice che abbiamo fatto più di 35.000 passi! Se ci penso, una follia per essere la vigilia della maratona, durante la quale ci si dovrebbe riposare un po’, ma la giornata è stata così coinvolgente che non avrei potuto farne a meno. A forza di camminare per Roma, l’ora della cena si è pericolosamente avvicinata. Sono solo le 18:30, ma la fame si fa sentire! Cenare presto il giorno prima di una prova come la 42k è fondamentale, affinché il corpo abbia il tempo di assimilare i carboidrati per recuperare le fatiche del giorno e preparare i muscoli allo sforzo di quello successivo. 

 

Rimessa Roscioli

Roscioli è sicuramente il ristorante di Roma che più amo per la ricerca nelle materie prime, la bravura in sala dei ragazzi che ci lavorano e l’incredibile varietà di proposte, capace di accogliere e accontentare tutti. Roscioli è uno dei forni più storici di Roma.

Nasce come forno, poi apre una gastronomia, tra le prime dove è anche possibile mangiare, per poi dare vita a Rimessa Roscioli. Un luogo dove oggi si fa ricerca tra grandi piatti, materie prime incredibili e tanti vini differenti in accompagnamento, al calice e in bottiglia. Iniziamo la cena come vuole la tradizione locale, con pane e olio. Per i miei compagni di avventura un tagliere di salumi e formaggi di cui i ragazzi in sala raccontano nel dettaglio e con passione origine e luogo di provenienza. Per me una straordinaria giardiniera.

Croccante, conservata in un buon olio artigianale, un leggero sentore di aceto in cui sono state cotte le verdure. A seguire chiedo un piatto semplice, un primo abbondante, che avrò modo di sfruttare nei chilometri di domani. La ragazza in sala mi propone un’incredibile pasta con i ceci. Piatto semplice, tipico della tradizione italiana, che Roscioli realizza con una pasta di un grande grano italiano, cotta al punto giusto e con dei ceci incredibilmente aromatici. Un piatto assolutamente bilanciato, a dir poco perfetto nella preparazione, decisamente equilibrato nel sapore e anche nella consistenza. Per finire mi portano pane e marmellate, per me una sorta di “dichiarazione d’amore”, a cui non posso certo rinunciare!

rimessaroscioli.com/it

 

Kiprun

 

È ora di correre

Arriva finalmente il giorno della maratona. Lascio l’albergo e scendo in metropolitana, direzione Circo Massimo. Da lì proseguo a piedi verso il Colosseo. Raggiungere la partenza è cosa di pochi minuti. I chilometri fatti ieri a piedi con Daniele attraversando la mia Roma preferita, la Roma dei Sapori, in lungo e in largo, non sembra proprio che abbiano fatto danni. Mi sento in perfetta forma e sono di ottimo umore, non mi resta che correre una super maratona. Le Kiprun KS 900 Light utilizzate ieri si sono dimostrate efficaci e decisamente confortevoli. Sicuramente sensazioni positive sotto tutti i punti di vista, ma oggi tocca alle Kiprun KD 900X, le velocissime di casa Decathlon, che avrò il compito di portare al traguardo con onore!

 

Che partenza! 

Di gare, e chi mi conosce sa che dico la verità, ne ho fatte veramente tante, ma la prima volta a Roma non si scorda mai. Una marea di concorrenti, ma soprattutto un pubblico che mi fa sentire realmente a casa. Oggi i runner sono i benvenuti e Roma vuole onorarci nel migliore dei modi. Ai piedi le Kiprun KD 900X con piastra in fibra di carbonio integrata e intersuola by Pebax. Una scarpa davvero per ritmi indiavolati, che io voglio utilizzare correndo più piano, diciamo a 5’ al chilometro? Il risultato di 3h33’ che porto a casa mi dà la conferma che, per calzare la Kiprun non si deve per forza di cose essere runner velocissimi, sebbene sia d’obbligo possedere una tecnica di corsa e una biomeccanica di assoluto livello.

Utilizzare scarpe performanti come le Kiprun KD 900X

La scelta di utilizzare scarpe così performanti deve essere sempre estremamente ponderata. Non si deve pensare unicamente al giorno della competizione e al personal best che si vuole battere con l’ausilio del fantomatico carbonio. La gara in sé è parte integrante di un naturale percorso di crescita, volto sì al miglioramento dei nostri record, ma anche al mantenimento e al rispetto del nostro fisico. La dimostrazione tangibile che la scelta della Kiprun KD 900X in gara sia stata corretta l’ho avuta il pomeriggio stesso, che mi ha nuovamente visto protagonista, insieme ai miei compagni di viaggio, di una terza giornata dedicata alla città di Roma e alla riscoperta delle sue bellezze. Vuoi non fare una foto della Città Eterna dall’alto del Colle Gianicolo, rigorosamente raggiunto a piedi? Fatta!

Di Oliviero Alotto  |  foto: Oliviero Alotto e Giovanni Milano | realme 10

Corro quanto basta, pedalo a giorni alterni, parlo troppo. Nelle pause mangio. Instancabile sostenitrice di quanto lo sport ti salvi. Sempre. Le mie giornate iniziano sempre così: un caffè al volo e il suono del GPS che segna l'inizio di un allenamento. Che corra, pedali o alzi della ghisa poco importa: l'importante è ritagliarmi un momento per me che mi faccia affrontare la giornata nel modo migliore.