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Più potenza, meno bici? Una riflessione sull’evoluzione delle eMTB

di - 04/08/2025

Motore Bosch Performance Line CX aggiornato a 100 Nm e 750 W, una chiara rappresentazione della spinta tecnologica e dell'evoluzione prestazionale delle eMTB
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L’evoluzione eMTB tra numeri estremi e riding autentico: più potenza è sempre meglio? Un viaggio tra prestazioni, controllo e piacere di guidare

Il mondo delle eMTB corre veloce, ma tra numeri sempre più alti e bici sempre più performanti ma anche più pesanti, vale la pena fermarsi un attimo e chiedersi: non stiamo perdendo qualcosa per strada?

Non fraintendetemi: amo le e-bike. Le uso, le provo, le consiglio. Ma ultimamente mi capita di chiedermi se non stiamo un po’ perdendo la rotta. Oggi sembra che per l’off-road servano eMTB con potenze esagerate, numeri a tre cifre e motori sempre più spinti. Eppure, ogni volta che salgo su una bici leggera, magari da “soli” 55 Nm, mi torna il sorriso.

Numeri in crescita: stiamo inseguendo la coppia o il piacere?

Dopo l’arrivo del potente motore DJI Avinox, è partita una rincorsa tecnica sfrenata: 100, 110, fino a 120 Nm. I marchi si inseguono come se l’unico parametro che contasse fosse la coppia massima, dimenticando che a guidare, in fin dei conti, è ancora il rider. A me piace sentire la bici leggera “sotto il culo”, poterla controllare nei tratti tecnici, non lanciarmi in salita come su un tapis roulant in discesa.

– Leggi anche: DJI spinge il motore Avinox a 1.000 W

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L’evoluzione della eMTB è fatta di numeri sempre più alti, motori sempre più spinti: è davvero questa la direzione giusta?

La retorica della potenza: serve davvero tutto questo?

Certo, c’è chi apprezza tutta quella spinta. E sì, è vero: la potenza si può regolare, dosare, domare. Ma resta il fatto che più watt equivalgono a più peso, più usura dei componenti, e forse a una ride experience sempre più distante dal piacere di pedalare — e dalla connessione con la natura che dovrebbe essere al centro di ogni uscita in bici. Quando l’assistenza prende il sopravvento, il rischio è che ci si dimentichi perché abbiamo iniziato a pedalare in primo luogo: per sentirci parte del sentiero, non solo attraversarlo più in fretta.

eMTB full power con Bosch CX da 100 Nm, impegnato in una Power Stage Enduro su trail naturale, simbolo di controllo, fluidità e performance agonistica
Non serve strafare per sentirsi parte del trail – Foto: Carlo Rigoni

Meno è meglio? Le eMTB che convincono senza strafare

Io credo che le eMTB non debbano per forza essere “più” di tutto. Anzi, a volte “meno” significa “meglio”: meno peso, più controllo; meno numeri da brochure, più connessione col trail. Per questo continuo a preferire le bici che fanno il loro dovere senza strafare.

Perché una buona eMTB, come una buona opinione, sa essere potente senza urlare.

[foto: Bosch eBike Systems]

Cristiano Guarco - 4bicycle - portrait 211127

Ciao a tutti, sono Cristiano Guarco, appassionato da una vita di mountain bike ma anche del movimento ciclistico in ogni sua forma. Da circa 20 anni ho fatto della mia passione la mia professione, una grande fortuna raccontare questo mondo, per parole e immagini, che tanto mi ha insegnato e continua a insegnare ma anche ispirare.