adidas Supernova Rise è stata rinnovata mantenendo le sue caratteristiche originali: semplicità ed affidabilità per una scarpa tradizionalista ma perfettamente al passo con i tempi.
Test a cura di Paolo Dellavesa
Categoria Daily trainer
Peso 260 g (US 8,5 uomo)
Drop 10 mm
Stack height 36/26 mm
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Design
Supernova Rise 2 rompe con un mercato sempre più dominato dalle maxi-ammortizzate e appare fin da subito come una scarpa dallo stampo classico. La caratterizzano i colori sobri e una silhouette filante. Spicca la forma smussata sul tallone, che promette comfort per i corridori che prediligono gli appoggi arretrati. Non mancano utili dettagli riflettenti per essere sempre ben visibili anche al calare della luce. Il peso nella misura 8,5 US è di 260 grammi.

Chiusura e alloggiamento
Il piede entra senza il minimo sfregamento, merito della linguetta old school che si divincola completamente. Questo perché non ha l’ormai diffusissima costruzione a soffietto, ma non ne fa percepire la mancanza: rimane sempre ben posizionata anche grazie al foro passa lacci centrale. Appena inserito, il piede è ben accolto da una tomaia a costruzione avvolgente, soprattutto nella zona del collo. Questo potrebbe risultare limitante per chi ha il piede più largo, ma comunque non è un problema perché è personalizzabile tramite il tensionamento del serraggio. Più ampio e comodo il toe box. I lacci sono piatti, classici, e offrono una chiusura efficace e duratura nel tempo.
Comfort
Sollievo, ecco la prima sensazione che scatena la Supernova Rise 2 appena calzata. Che sia un’uscita di corsa rigenerante o un fondo lento, il piede ringrazierà a ogni passo. Questo perché la tomaia è morbida, le imbottiture non mancano e sono concentrate soprattutto sulla linguetta. Attorno alle zone più rigide non si percepiscono punti di contatto fastidiosi né frizioni. È una scarpa che si fa tenere ai piedi con piacere, grazie anche allo spazio per le dita, sempre libere di muoversi.
Traspirabilità, una garanzia di adidas Supernova Rise 2
Molto efficiente, soprattutto abbinata al colore chiaro della scarpa in test. Rispetto ad altri brand che concentrano la massima traspirabilità intorno al toe box, Rise 2 risulta ben ventilata lungo tutta la tomaia. Questa è realizzata in due strati di mesh ingegnerizzato, che sono sovrapposti a favorire ventilazione e comodità, oltre a garantire una maggiore resistenza all’abrasione.

Trazione
I tecnici di adidas hanno optato per la mescola proprietaria nella realizzazione della suola. Questa è quasi completamente piatta, con un profilo ricco di sottilissimi intagli che massimizzano la presa a terra, davvero ottimale anche su asfalto bagnato. Curve strette e cambi di ritmo sono sempre ben seguiti dalle prestazioni del composto che trovo azzeccato e perfettamente in linea con l’uso della scarpa.
Stabilità
Rise 2 può definirsi una scarpa neutra, con alcune peculiarità studiate per conferire stabilità a ogni falcata. Il collarino posteriore ha una doppia costruzione: morbido in alto e rigido verso l’intersuola. Così da essere sia comodo sia contenitivo. Anche i cambi di direzione sono assolutamente sicuri grazie al sistema “Support Rod”, che con le sue cinque strisce di gomma rigida si ispira alla struttura ossea del piede, stabilizzandolo. Pure le “tre strisce” del logo non svolgono semplicemente una funzione estetica, ma donano struttura e tenuta agli sforzi laterali. Impronta contenuta e stacco da terra limitato conferiscono grande sicurezza negli appoggi, aspetto che viene sempre più sacrificato dalle scarpe ultra-ammortizzate.
Protezione
Le imbottiture applicate nei punti strategici, unite a un contrafforte tallonare ben strutturato, contribuiscono a creare sicurezza verso i possibili impatti contro gli ostacoli. La pianta del piede, pur mantenendo una spiccata sensibilità a terra, risulta isolata dalla maggior parte degli urti che possono occorrere durante una corsa su strada.
Capacità di ammortizzare
Il cuore pulsante della Supernova Rise 2 è certamente l’intersuola, proposta da adidas in Dreamstrike+, ovvero la derivazione meno racing di quella adottata sulla linea Adizero. Questa è realizzata in PEBA, una schiuma nobile fino a poco tempo fa relegata solamente ai prodotti premium. Come detto in precedenza, lo stacco da terra non è eccessivo e predilige la sensibilità a terra, con 36 mm sul tallone che diventano 26 sulla punta: 10 mm di drop che supportano bene anche i corridori che appoggiano di tallone. La transizione verso l’avampiede è fluida, favorendo una corsa piacevole e rigenerante. È un materiale che predilige l’ammortizzazione e il comfort alla risposta reattiva, che stenta un po’ ad arrivare quando si cerca più brillantezza. Ma per questa c’è l’intera gamma Adizero a disposizione.
adidas Supernova Rise 2 è consigliata per…
Se siete amanti delle scarpe con ammortizzazione efficace ma non esagerata, Rise 2 fa per voi. Daily trainer con poco stacco da terra, consigliata a occhi chiusi per quei corridori che apprezzano scarpe sincere, comode, con un appoggio sensibile che consente al piede di lavorare e leggere l’asfalto. L’intersuola morbida, che nella zona posteriore si smussa, favorisce anche gli appoggi di tallone. Perfetta da inserire nella rotazione come scarpa da corsa in Z2 fino ai 20-25 km. Senza disdegnare qualche cambio di ritmo fino ai 4’ al km. Da valutare anche come prima scarpa per runner non troppo pesanti, così come valida compagna di camminate.