Il nuovo ambassador di Amazfit ha un personal best di 2:04:03 ottenuto alla recente Maraton Valencia, dove abbiamo assistito a una delle prestazioni più eleganti, controllate e mature dell’intero panorama europeo. Amanal Petros, già argento mondiale sulla distanza regina e oggi uno dei maratoneti più forti del continente, ha corso una gara che definire “perfetta” non è un’esagerazione. E mentre tagliava il traguardo in 2:04:03 — terzo tempo europeo di sempre — iniziava anche una nuova collaborazione: quella con Amazfit, che lo ha scelto come uno dei nuovi ambassador globali.

Una partnership che nasce dalla performance
Amazfit, brand leader nel settore degli indossabili sportivi, ha annunciato l’ingresso di Petros nel proprio team proprio all’indomani della gara di Valencia. Una scelta naturale: l’atleta tedesco, da oltre dieci anni protagonista delle lunghe distanze, ha costruito una carriera fatta di record nazionali, progressioni costanti e una capacità unica di leggere la gara come pochi altri in Europa.

27:32 nei 10k su strada!
Nel 2023 aveva già impressionato con un 27:32 sui 10 km, poi la mezza maratona in 59:31 a Berlino, fino all’exploit di Valencia. Una crescita continua che ha convinto Amazfit a puntare su di lui per raccontare — attraverso la tecnologia — cosa significa correre ad altissimo livello.

“Amazfit Balance 2, decisivo per la mia strategia”
Petros non ha nascosto l’entusiasmo per la nuova partnership. A Valencia ha corso con Amazfit Balance 2, utilizzandolo come riferimento per ritmo, distanza e gestione dello sforzo. E le sue parole sono chiare: “La precisione del dispositivo è stata eccezionale. Ha registrato la distanza quasi perfettamente e il ritmo in modo accuratissimo, fondamentale per la strategia che avevo scelto”. Un endorsement spontaneo, nato dall’esperienza diretta in gara, che racconta molto più di qualsiasi slogan.
Una maratona corsa con lucidità assoluta
Il momento simbolo della gara è stato catturato dalle telecamere: Petros, a pochi chilometri dal traguardo, sorride, scambia due parole con un avversario e gli dà il cinque. Un gesto leggero, quasi disarmante, mentre tutto intorno i maratoneti d’élite lottavano contro la fatica.
2 minuti e 57 secondi al chilometro!
Eppure, dietro quel sorriso c’era una gestione dello sforzo impeccabile. I dati registrati dal Balance 2 lo confermano: Petros ha corso a un ritmo medio di 2:57/km senza mai entrare nella quinta zona cardiaca, quella più estrema. Per oltre un’ora è rimasto nella quarta zona, con una frequenza che raramente ha superato i 160 bpm. Una dimostrazione di efficienza atletica impressionante.
L’accelerazione finale e il nuovo #pb
Negli ultimi sette chilometri ha addirittura accelerato, correndo sotto i 2:52/km e allungando la falcata oltre i due metri. Il dispositivo ha registrato la maratona in 2:03:27, con un margine di errore inferiore a un secondo per chilometro: praticamente chirurgico.
La gara, chilometro dopo chilometro
Petros ha raccontato di essersi sentito in ottima forma fin dai primi metri. La prima metà del percorso è scivolata via senza difficoltà, mentre la parte più impegnativa è arrivata tra il km 20 e il km 35, con due lunghe salite che hanno iniziato a selezionare il gruppo.
Un cuore da campione
Fino al settimo chilometro era ancora in terza zona cardiaca, poi ha mantenuto un ritmo costante fino alla mezza, passata in 1:02:23. Ai 30 km era in 1:28:27, ancora in pieno controllo. È lì che ha deciso di cambiare marcia: mentre altri rallentavano, lui ha accelerato leggermente, mantenendo una frequenza cardiaca stabile e un passo sempre più efficace.
Che progressione!
Dal km 36, complice una leggera discesa, ha iniziato la progressione finale. Al km 40 il Balance 2 segnava 1:57:21, ritmo di 2:55/km e frequenza di 149 bpm. Da lì in avanti, Petros ha spinto con una potenza che ha toccato i 470 watt nel finale, quasi il doppio del limite dei motori e-bike. Un dato che racconta la sua condizione meglio di qualsiasi aggettivo.
Un record che vale una carriera
Il 2:04:03 di Valencia non è solo un nuovo record personale migliorato di 55 secondi. È anche il nuovo record nazionale tedesco e il terzo miglior tempo europeo della storia. Un risultato che arriva dopo una stagione intensissima: Londra, poi Tokyo con un argento mondiale sfiorato, e infine Valencia.
Le parole di Amanal Petros
“Solo ora, con la fatica che si sta dissolvendo, mi rendo conto di quanto sia stato grande questo risultato. Ora mi riposo, poi si riparte: il prossimo obiettivo è la maratona di Londra, sempre con il supporto dei dispositivi Amazfit”.
Amazfit: tecnologia al servizio del movimento
La partnership con Petros conferma la direzione del brand: unire tecnologia, performance e cultura del movimento. Amazfit, parte di Zepp Health, è oggi uno dei marchi più riconosciuti nel mondo degli indossabili sportivi, con prodotti premiati per design e precisione, e una piattaforma di monitoraggio che accompagna gli atleti 24/7.






