Le geometrie di eMTB e MTB stanno convergendo, ma differenze in reach, stack, angoli e movimento centrale influenzano ancora guida, stabilità e comportamento sui trail
Basta osservare una eMTB per accorgersi che non è identica a una bicicletta spinta al 100% dalla forza umana: il tubo obliquo più massiccio accoglie la batteria, mentre un rigonfiamento nella zona del movimento centrale rivela la presenza del motore.
Oltre all’aspetto, cambia soprattutto la sensazione di guida: le eMTB sono pensate per offrire supporto nei tratti in salita, rendendoli più veloci e meno faticosi. Tuttavia, il peso aggiuntivo influenza la manovrabilità nei tratti tecnici.
Ma per quanto riguarda la geometria? Le differenze sono realmente significative?


Metodo di confronto
Inizialmente abbiamo cercato di restare nella categoria Trail Bike, esaminando e-bike con escursione compresa tra 130 e 140 mm. Tuttavia, l’offerta di eMTB con travel ridotto si è rivelata piuttosto limitata.
Abbiamo quindi deciso di ampliare il range di escursioni – fino a 160 mm – e selezionare modelli che avessero una controparte acustica molto simile. In diversi casi, come la Trek Fuel, l’abbinamento è stato immediato; in altri, abbiamo accostato modelli equiparabili, come la Bronson e la Vala di casa Santa Cruz.
Per ogni coppia di bici abbiamo preso in esame:
- stessa taglia (Large o equivalente)
- simili valori di escursione
- dimensioni ruota comparabili
I parametri analizzati: Reach, Stack, angolo sterzo, angolo tubo sella, lunghezza dei foderi bassi e interasse. L’altezza del movimento centrale è stata esclusa a causa di differenze nei dati forniti (alcuni brand indicano il “bottom bracket drop”).


Geometria: eMTB vs MTB
Molti modelli elettrici e tradizionali risultano quasi sovrapponibili. Ad esempio:
- Orbea Occam vs Rise SL: differenza di soli 2 mm sul Reach
- Specialized Stumpjumper 15 vs Turbo Levo 4: Stack lievemente più alto sulla prima


In altri casi, invece, le differenze sono più evidenti:
- Rocky Mountain Instinct Powerplay: Reach superiore di 8 mm rispetto alla Instinct
- Canyon Spectral: il modello tradizionale è 5 mm più lungo della versione elettrica Spectral:ONfly
- Merida One-Sixty: Reach superiore di 19 mm alla versione elettrica eOne-Sixty
Medie geometriche rilevate

Le eMTB risultano mediamente più alte e con carro più lungo rispetto alle loro controparti tradizionali. Gli angoli di sterzo e tubo sella, invece, non variano, forse segnalando il rallentamento della tendenza “Lower, Longer, Slacker” nelle Trail Bike.

Altezza del movimento centrale: che succede?
Anche se non abbiamo incluso l’altezza del movimento centrale nella media, i dati individuali indicano che questo valore tende a essere leggermente più elevato sulle e-bike:
- Canyon Spectral ONfly (eMTB): drop di 31 mm
- Canyon Spectral (tradizionale): drop di 36 mm
- Pivot Shuttle SL: 347 mm vs 340 mm sulla Trailcat LT “acustica”
In sintesi:
- 6 eMTB hanno movimento centrale più alto
- 5 non mostra differenze significative
- 3 risultano addirittura più basse

Ma perché queste differenze?
Quello che si può notare, è che le differenze tra eMTB e MTB non sono sempre così marcate come si potrebbe pensare.
- Il motore occupa spazio nella zona del movimento centrale, spingendo i progettisti ad allungare i foderi bassi e l’interasse
- L’altezza dello Stack può aumentare per motivi strutturali e di comfort, ed è la leva più semplice per regolare Reach e angoli senza influenzare troppo altri punti della geometria
- Il movimento centrale più alto serve a proteggere da urti sui pedali durante la guida su terreni tecnici
- Le pedivelle più corte, frequenti sulle e-bike, compensano parzialmente l’altezza extra del telaio

Conclusioni: più lunghe, più alte… e migliori?
In media, sì: le eMTB sono leggermente più lunghe e alte, ma restano molto simili alle MTB tradizionali. Le differenze derivano da necessità progettuali (spazio motore, passaggio ruota, protezione componenti), non da scelte arbitrarie.
Ma una moderna mountain bike, elettrica o meno, non è caratterizzata dai soli numeri. La qualità di guida dipende, infatti, da un insieme di fattori: geometria, cinematica delle sospensioni, tuning degli ammortizzatori.
Come direbbe il saggio: “È come una torta di mele: nessuno la sceglie in base solo al tipo di zucchero usato.”
[foto apertura: Carlo De Santis]







