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A Nove Mesto brutti segnali azzurri

di - 27/05/2015

La prima di Coppa del Mondo si è chiusa nell’eccezionale contesto di Nove Mesto na Morave, in Rep.Ceka (un tifo da stadio con migliaia di spettatori in quello che è diventato un tempio delle ruote grasse) con un bilancio fortemente negativo per i colori italiani, presenti in forze alle 4 gare previste ma tornati a casa con solo due presenze nei primi 10, troppo poco per le ambizioni italiane in una stagione che vede queste gare contare doppio, visto che danno punti pesantissimi per la qualificazione a Rio 2016. Autori del risultati Andrea Tiberi, che con il suo 7°posto nella gara Elite ha firmato sicuramente la sua più bella prestazione in ambito internazionale confermando la sua prepotente crescita delle ultime stagioni, e il 9° di Gioele Bertolini fra gli Under 23. La preoccupazione maggiore è però avere visto il vertice delle varie gare lontano dal livello italiano, e solo la prossima tappa della challenge potrà restituire un po’ di ottimismo,magari confidando in un po’ di fortuna in più considerando ad esempio la foratura al secondo giro in cui è incorso Fontana che navigava stabilmente fra i primi 10.

La gara Elite ha confermato il ritorno ai vertici dell’olimpionico Jaroslav Kuhlavy, osannato dal proprio pubblico dopo l’appassionante sfida con l’eterno rivale svizzero Nino Schurter. Dopo le vittorie alla Cape Epic a tappe e all’Europeo Marathon,Kuhlavy ha dimostrato di avere ritrovato brillantezza anche nel cross country confermandosi il corridore più completo attualmente in circolazione. Schurter ha provato in tutti i modi a metterlo in difficoltà, ma nell’ultimo giro ha pagato dazio alla maggior freschezza dell’avversario andato a vincere con 24” di vantaggio mentre l’iridato francese Julien Absalon ha chiuso terzo a 1’16” mostrando segni di progresso dopo un inizio stagione difficile.

L'arrivo dello scatenato Jaroslav Kuhlavy (foto organizzatori) L’arrivo dello scatenato Jaroslav Kuhlavy (foto organizzatori)

Un podio regale, il migliore possibile per una gara estremamente selettiva, com’è stata anche fra le donne dove la svizzera Jolanda Neff ha ripreso esattamente dove aveva concluso lo scorso anno, vincendo in Coppa. Bellissimo però il confronto con l’intramontabile norvegese Gunn-Rita Dahle che per lunghi tratti ha dato l’impressione di poter vincere: uno slittamento sulla roccia in discesa della ruota posteriore l’ha però costretta a scendere di sella e la Neff è andata via. La Dahle ha recuperato finendo ad appena un secondo dalla rivale. Terza la francese Pauline Ferrand-Prevot a 1’39”. La Lechner è rimasta nelle zone alte della gara per i primi due giri, per poi retrocedere fino al 17° posto a oltre 6 minuti. Nelle prove Under 23 primi lo svizzero Lars Forster e la svedese Jenny Rissveds.