Pubblicità

A scuola nella natura con Fjällräven

di - 25/09/2018

Fjällräven pruomove il progetto d’infanzia “I Ur och Skur”, pensato per l’apprendimento dei bambini nella natura.

Sviluppare prodotti dedicati ai bambini che amano la vita all’aria aperta. È questo lo scopo della collaborazione tra il brand di abbigliamento outdoor Fjällräven ed il sistema di scuole svedesi “I Ur och Skur”. L’ultima novità si chiama High Coast Kids ed è uno zaino a prova di avventure. Resistente, impermeabile e privo di PFC, è realizzato in nylon riciclato ed è perfetto per accompagnare i più piccoli alla scoperta delle meraviglie della natura.

   

La natura ci fa bene, offre infiniti benefici per il nostro benessere, permette di rilassarci e sentirci più felici e pieni di salute. Per questo, iniziare a conoscerla da piccoli è davvero importante. Lo sa bene l’azienda svedese Fjällräven, specializzata da oltre cinquant’anni nella produzione di capi di abbigliamento e attrezzatura outdoor e diventata famosa in tutto il mondo grazie all’iconico zainetto Kånken.

Da sempre attenta a sviluppare prodotti in grado di supportare anche i più piccoli nelle attività all’aperto di ogni giorno, nel 2011 l’azienda ha dato vita a una collaborazione con le scuole svedesi d’infanzia “I Ur och Skur”, il cui nome è traducibile letteralmente nell’italiano “Con il buono e il cattivo tempo”. A rendere speciali queste scuole è il modello educativo sul quale si fondano: l’apprendimento in natura. I bambini che vi partecipano, infatti, sono chiamati a trascorrere molto del loro tempo all’aperto, a contatto con la natura e con qualsiasi condizione atmosferica. Invece di studiare la matematica esclusivamente sui libri, ad esempio, imparano a fare calcoli servendosi della flora e della fauna che li circonda. I metodi di insegnamento di “I Ur och Skur” sono nati oltre 30 anni fa e si basano sui programmi per l’infanzia elaborati dalla Swedish Outdoor Association: la natura come strumento di apprendimento quotidiano.

Secondo Anders Szczepanski, che ha elaborato il programma del Master in Outdoor Education alla Linköping University, in Svezia, i benefici dell’apprendimento in natura sono molteplici e ricchi di implicazioni interessanti. “I bambini che frequentano scuole incentrate su questo tipo di insegnamento sono più attivi, più forti e più sani. L’ambiente naturale riduce il livello di stress, rendendo più facile l’assimilazione di nuove conoscenze”, spiega.  “Inoltre, il movimento stimola l’apprendimento. I livelli degli ‘ormoni della felicità’, cioè ossitocina e serotonina, aumentano ogni volta che ai bambini è permesso di sporcarsi con il fango.” Anche le abilità motorie, l’equilibrio e la capacità di risolvere problemi si rafforzano nei bambini inseriti in un ambiente scolastico a stretto contatto con la natura.

In questo modo, è anche più semplice e naturale per loro sviluppare una certa sensibilità per l’ambiente. Capire che gli esseri umani sono parte della natura è molto più logico per chi trascorre le proprie giornate all’aperto e segue la crescita di una pianta fino a poterne raccogliere e assaporare i frutti. È sicuramente eccitante scoprire perché anche le foglie marce, le formiche e gli alberi hanno ciascuno un ruolo di primaria importanza nel ciclo della vita, o perché non dobbiamo disturbare, inquinare, sporcare o danneggiare gli organismi in fase di accrescimento.

Per l’autunno/inverno 2018, Fjällräven lancia un nuovo modello di zaino, dedicato ai bambini dai 6 ai 9 anni e realizzato in collaborazione con le scuole “I Ur och Skur”. Si chiama High Coast Kids e le sue caratteristiche rispondono agli standard di qualità sia di Fjällräven che di “I Ur och Skur”: capacità di 15 litri, maniglia robusta, banda rifrangente sulla parte anteriore e sugli spallacci, fondo imbottito e piatto, due tasche laterali abbastanza ampie per contenere le bottigliette d’acqua. È inoltre realizzato in nylon riciclato impermeabile trattato con sostanze idrorepellenti prive di PFC. Come tutti gli zaini Fjällräven, è comodo e resistente all’usura.

Eva è nata e cresciuta a Roma, dove ha studiato giurisprudenza per capire che è una persona migliore quando non indossa un tailleur. Ha lasciato la grande città per lasciare che il vento le scompigliasse i capelli sulle montagne delle Alpi e presto ha scoperto che la sua passione per l’outdoor e scrivere di questa, poteva diventare un lavoro. Caporedattrice di 4outdoor, collabora con diverse realtà del settore outdoor. Quando ha finito di lavorare, apre la porta della baita in cui vive per sciare, correre, scalare o per andare a fare altre gratificanti attività come tirare il bastone al suo cane, andare a funghi o entrambe le cose insieme.