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Abetone Superenduro a Gambirasio e Wiedenroth

di - 30/07/2019

Marcello Pesenti, vincitore del Superenduro 2019, durante le prove del sabato

Con la gara dell’Abetone (PT) si è chiusa l’undicesima stagione del Superenduro, un anno caratterizzato da fortissime emozioni e grandi contrasti durante il quale si è corso praticamente in ogni condizione meteorologica possibile, con la prima tappa di Pietra Ligure annullata causa maltempo.

Video: Annullata la Superenduro di Pietra Ligure

La domenica appena trascorsa all’Abetone ha visto come protagonista la pioggia battente, così un potenzialmente splendido weekend sulle vette appenniniche toscane, comunque fortunatamente ammirate almeno il sabato durante le prove, si è trasformato per tutti in una lotta contro fango, nebbia, freddo ma soprattutto contro se stessi. Sono stati diversi i cambi di programma che hanno portato prima all’annullamento della Speciale 5, poi della PS6 e infine anche della PS2, creando naturalmente un disorientamento e malumore generale. La faccia buia e scura della montagna non ha lasciato scampo nemmeno all’organizzazione che si è trovata a fronteggiare diverse difficoltà non ultimo il tanto criticato annullamento della seconda prova speciale.

La nebbia all'arrivo della cabinovia dell'Abetone
La nebbia all’arrivo della cabinovia dell’Abetone

Impossibile secondo quanto dichiarato dalla giuria garantire l’equità sportiva con una segnalazione di percorso così danneggiata: diversi concorrenti, consapevolmente o inconsapevolmente, hanno preso direzioni differenti senza che un marshall di percorso li potesse fermare o squalificare. Per fortuna, come ogni weekend di gara non sono mancate le note positive e quella che certamente emerge con maggior forza è la bellezza dei percorsi all’Abetone, giudicati dai rider davvero tecnici e super divertenti, un motivo per tornare sicuramente a visitare questa località anche in futuro.

Video: Abetone Superenduro 2019

“Mi piace gareggiare in queste condizioni difficili, gli stimoli di fare bene salgono alle stelle. Quando si corre così tutti commettono errori più o meno gravi e la sfida diventa trovare il ritmo giusto e la confidenza con il tracciato per andare al massimo delle proprie capacità” ha dichiarato la vincitrice di tappa Sofia Wiedenroth del team Cube Action Team.

Queste invece le parole di Vittorio Gambirasio: “Dopo Lerici ero deluso del mio risultato e ho deciso di allenarmi per rimettermi in forma per questo finale all’Abetone, anche in vista del Campionato Italiano il prossimo weekend. Vincere qui e condividere il podio con il mio compagno di team Tommaso Francardo è un enorme soddisfazione per me come rider e come team manager.”

Sofia Wiedenroth in PS1 all'Abetone Superenduro
Sofia Wiedenroth in PS1 all’Abetone Superenduro

La gara

Domenica mattina la tensione era alta tra i rider in area paddock. Questo finale di stagione così decisivo per il risultato del circuito non permetteva errori e la situazione meteo rendeva tutto ancora più insidioso ed imprevedibile. Nonostante una gara differente da quella immaginata durante le prove, cambiata poi ancora più volte nel corso della giornata fino alla decisione di annullare il risultato di una delle speciali, Marcello Pesenti (Team Marchisio Bici) è riuscito a restare in testa al circuito e a portarsi a casa per la prima volta il titolo di campione  Superenduro 2019, con un 4° assoluto, chiudendo comunque davanti al suo diretto sfidante e vincitore uscente, Nicola Casadei (ASD Signor Lupo) che ha finito la gara in quinta posizione. A vincere la tappa di Abetone Superenduro è stato invece Vittorio Gambirasio (Giant VG Squadra Corse) con una gara costante e una vittoria di speciale su tre. Secondo, a solo cinque secondi di distacco, il compagno di team Tommaso Francardo, che conquista il podio Superenduro per la prima volta nella carriera. Pochi secondi dopo, in terza posizione tra gli agonisti uomini, troviamo Erwin Ronzon (Team CMC Cycling Experience). Tra le donne la più veloce in gara è stata la rider tedesca del Team Cube, Sofia Wiedenroth, alla sua prima gara di Superenduro, con un vantaggio di 35″ su Laura Rossin che si porta a casa il titolo di campionessa Superenduro 2019 per la terza volta consecutiva! Terza si classifica Irene Savelli, che chiude il circuito in seconda posizione.

Vittorio Gambirasio impegnato nella prima prova speciale all'Abetone
Vittorio Gambirasio impegnato nella prima prova speciale all’Abetone

Negli amatori uomini torna alla vittoria il campione uscente 2018 Giacomo Dodino (Team Bikappabikes), che però deve cedere il titolo al suo compagno di team Davide Carissimi, che oggi si è classificato secondo. In terza posizione è arrivato Alessio Vercelli (Team Locca). Nelle donne la vittoria va a Francesca Lucchini (Punto Sport Team), che si porta a casa anche il titolo. La gara dei giovani assegna il titolo a Federico Ippolito (Ponente Gravity Team), giunto secondo, che il prossimo anno dovrà mettersi in gioco nella gara intera, scontrandosi con i big delle categorie maggiori. Sul gradino più alto del podio dell’Abetone Superenduro però ci è salito per soli 7″  il suo compagno di team Mattia Guglielmi. In terza posizione chiude Matteo Mandras (Team Fristads Mondraker Comes). Tra le ragazze la vittoria di tappa va a Ilaria Martini (Soul Cycles Racing Team), ma la vittoria di circuito se l’aggiudica Sophie Riva (Ancillotti Factory Team). È Mattia Folchi (Mb-Garage Mgo Deaneasy Speedwheel-Sv), il più veloce delle eBike e anche il nuovo campione 2019. Secondo si è classificato Francesco Pipini (Munited Team Of Arezzo), e terzo Marcello Ghidini (MTeam Gravity Race).

Marcello Pesenti, vincitore del Superenduro 2019, durante le prove del sabato
Marcello Pesenti, vincitore del Superenduro 2019, durante le prove del sabato

Vi lasciamo con le video interviste ai vincitori del circuito Superenduro 2019, Laura Rossin e Marcello Pesenti.

Qui le classifiche complete

Info: Superenduro

[fonte: comunicato stampa | foto: Francesco Bartoli Avveduti]

Cristiano Guarco - 4bicycle - portrait 211127

Ciao a tutti, sono Cristiano Guarco, appassionato da una vita di mountain bike ma anche del movimento ciclistico in ogni sua forma. Da circa 20 anni ho fatto della mia passione la mia professione, una grande fortuna raccontare questo mondo, per parole e immagini, che tanto mi ha insegnato e continua a insegnare ma anche ispirare.