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Alta Via Stage Race vincono Van Der Meer e Ravaioli

di - 21/06/2021

Alta Via Stage Race 2021 report - cover

L’arrivo a Pigna di sabato 19 giugno ha sancito la fine dell’Alta Via Stage Race dopo 8 tappe più il prologo dell’11 giugno che ha impegnato i partecipanti per 590 chilometri e 20.000 m di dislivello sull’Alta Via dei monti liguri.

La settima edizione dell’Alta Via Stage Race nella formula Hero è stata dominata dall’olandese Gosse Van Der Meer nella versione Solo, dal duo Francesco Gaffurri (già vincitore dell’edizione 2017) e il belga Elias Van Hoeydonck nella categoria coppie e per le donne una grande Gaia Ravaioli, già campionessa del mondo di endurance e testimonial dell’Alta Via Stage Race, ha surclassato le rivali.

Il tempo totale del tulipano è stato 28:54:06 seguito dal connazionale Van Loon a 29:58’33. Al terzo posto lo spagnolo Pons Palacios con il tempo di 30:13’43 e un distacco di 1:19’37. Nella categoria solo Donne Gaia Ravaioli del team Speed Wheel – Deaneasy stacca tutte con il tempo record di 34:10:12, segue l’ucraina Olena Novikova a 40:06:21 con un distacco di 5:56:09. Purtroppo, una delle favorite, la portoghese Ilda Pereira, è uscita di scena in seguito ad un brutto incidente capitatogli durante la durissima quarta tappa da Lorsica verso Genova.

Alta Via Stage Race 2021 report - 02Alta Via Stage Race: otto giorni da Levante a Ponente

Il loro successo è arrivato dopo aver pedalato per otto lunghi giorni. Gli atleti, partiti sabato 12 giugno dopo il Prologo, da Riccò del Golfo, nel parco delle Cinque Terre, sono arrivi fino alla Provincia di Imperia, a Pigna dopo aver percorso quasi 600 chilometri e 20.000 m di dislivello.

Al traguardo la genovese Gaia Ravaioli, indossando la maglia della Pink Race – il progetto sociale dell’Alta Via Stage Race sulla parità di genere nello sport – ha dichiarato: “È stata una gara dura, faticosa, impegnativa dal punto fisico, tecnico e mentale, ricca di colpi di scena ma molto molto molto emozionante, ed è per questo motivo che mi rimarrà nel cuore.”

Alta Via Stage Race 2021 report - 01Una sfida estrema

La stage race più dura d’Italia è stata resa possibile grazie alla collaborazione della Federazione Ciclistica Italiana e il supporto degli sponsor: Speed Wheel, Fondazione de Mari, Natural Boom, Andreani, Coop Liguria, Deaneasy, Play to Trip, Selle Italia, Elekea, Scott, Komoot, Basilico Giusto, Noberasco e Beautyzon. Una sfida estrema, con tappe lunghe e impegnative, che ha richiesto l’impegno e il lavoro di numerosi volontari e delle diversificate realtà del territorio ligure impegnate nella valorizzazione del territorio – Associazioni Sportive, volontari di Protezione Civile, A.N.A., CAI e FIE – che hanno contribuito prima al lavoro di individuazione dei percorsi di tappa, alla preparazione dei percorsi e, durante lo svolgimento della gara, a presidiare il percorso e gestire i numerosi punti ristoro.

Così Vanessa Chiesa presidente dell’ASD Outdoor Experience Finale Ligure, organizzatrice della gara: “È stata una delle più grandi fatiche della mia vita, se non la più grande in assoluto. Ci abbiamo messo tutto il nostro impegno e la nostra dedizione, passione, professionalità, tantissimo tempo e risorse economiche. A gara concluso posso dire a gran voce : ce l’abbiamo fatta, ed è stato un successo.”

Podio maschile
1° 139, Van Der Meer Gosse – WFR West Frisja – 27:08’28
2°: 140, Van Loon Juul – MTB Club Licht Verzet – 28:20’39
3°: 132, Pons Palacios Joan – Onvelo Mataro Club Ciclista – 28:32’53

Podio coppie
1° 203, Francesco Gaffuri/Van Hoeydonck Elias – 30:38’06
2° 204, Hoedemaekers Danny /Van Lienden Carlo – 37:27’53
3° 201, Ciolli Marco /Pampaloni Fabrizio – 43:30’30

Podio femminile
1°: 104, Ravaioli Gaia – Team Speed Wheel – Deaneasy – 34:10’12
2°: 102, Novikova Olena – Giusta Pro Records – 40:06’21
3°: 105, Voets Gwen – Solosride.Be – 58:49’40

Info: www.altaviastagerace.it

[fonte: comunicato stampa | foto: Nicola Damonte]

Cristiano Guarco - 4bicycle - portrait 211127

Ciao a tutti, sono Cristiano Guarco, appassionato da una vita di mountain bike ma anche del movimento ciclistico in ogni sua forma. Da circa 20 anni ho fatto della mia passione la mia professione, una grande fortuna raccontare questo mondo, per parole e immagini, che tanto mi ha insegnato e continua a insegnare ma anche ispirare.