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Appenninica Parmigiano Reggiano mtb stage race

di - 24/03/2020

Nella speranza che a Luglio l’emergenza Covid-19 sia un ricordo, il C.O. dell’aAppenninica mtb stage race Parmigiano Reggiano lavora e si prepara ad ogni evenienza.

Una certezza che arriva prima di tutto dal C.O.

Ad oggi l’edizione 2020 è confermata nelle date tra il 19 e 25 Luglio ma in caso di rinvio le iscrizioni già effettuate saranno tenute valide per il 2021. Eventi cancellati a tutti i livelli e calendari senza nessuna certezza e questo accade in tutto il mondo. In una situazione come quella che stiamo vivendo anche un piccolo gesto diventa un grande valore aggiunto. Ecco che l’organizzazione della gara off road a tappe modifica la propria policy. L’obiettivo è di permettere agli iscritti e potenziali tali di compiere le proprie scelte in totale serenità.

Ecco la policy aggiornata e ufficiale dell’evento

La policy delle cancellazioni viene invece modificata come segue: in caso di cancellazione o rinvio da parte di Appenninica Parmigiano Reggiano a causa dell’emergenza sanitaria da COVID- 19, la quota d’iscrizione non sarà persa, ma darà titolo all’atleta iscritto a partecipare all’edizione 2020, se disputata in data diversa da quella inizialmente prevista. Oppure, in caso il rinvio nel 2020 non fosse possibile, l’atleta avrà diritto a partecipare all’edizione 2021.

Anche in caso di rinuncia giustificata da parte dell’atleta

In caso di rinuncia da parte dell’atleta all’edizione 2020, in qualsiasi data effettuata, per motivazioni legate all’emergenza sanitaria da COVID-19 documentate e oggettive, la quota versata darà comunque diritto a partecipare all’evento 2021. Agli iscritti è in ogni caso data facoltà di scegliere di ottenere il rimborso secondo la policy in vigore, oppure conservare il diritto a partecipare alla manifestazione rinviata nel 2020 o nel 2021. Ulteriori informazioni ed aggiornamenti sono possibili tramite il sito ufficiale.

a cura della redazione tecnica, foto Melchiori

appenninca-mtb.com

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.