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Aragonesi: Vito Buono torna alla vittoria

di - 28/07/2015

Il giovane materano Vito Buono (Team Carbonhubo), biker emergente, si aggiudica la seconda Marathon degli Aragonesi di Castrovillari staccando, rispettivamente, di cinque e otto minuti i quotati e navigati Luigi Ferritto (FRW Factory) (secondo) e Pasquale Sirica (Ciclò Bike Team) (terzo), vincitore l’anno scorso della prima edizione.

Due ore e 48 minuti per percorrere 61 spettacolari chilometri partendo da Castrovillari, passando per Conca del Re, Monte Moschereto e la famosa salita detta “imperticata”, La Fagosa (Frascineto), Colle Marcione (Civita) e fare ritorno a Castrovillari al centro commerciale “Le Vigne”.

Due ore e 25 minuti per Marco De Donno (Team Maglie Bike A.S.D.), primo della Gran Fondo, di 44 chilometri.

Un’ora e un minuto, invece, per percorrere i 27 chilometri dell’Escursionistico da parte del quindicenne Antonio Carenza (Team Amicinbici Losacco Bike).

Una gara appassionata, resa superba da un percorso spettacolare paesaggisticamente e tecnicamente parlando. L’aggiunta, quest’anno del single track lo ha reso ancora più competitivo e, alla fine, l’entusiasmo dei partecipanti – vincitori in testa – ripaga di ogni sforzo l’ASD Ciclistica Castrovillari, capitanata da Antonio Limonti.

E’ lo stesso Vito Buono, deluso per l’esclusione dal Mondiale, ma rincuorato dalla vittoria sul Pollino calabrese, anche dopo gli infortuni, a decretare la validità della Marathon già confermata pure per il 2016 come tappa del Torneo dei Parchi Naturali. Dello stesso parere anche Ferritto e Sirica che conoscevano in parte già il percorso per averlo calpestato l’anno scorso.

Il podio finale della Marathon degli Aragonesi (foto organizzatori) Il podio finale della Marathon degli Aragonesi (foto organizzatori)

Il parterre di “campioni”, i 361 partenti, la condivisione degli impegni organizzativi da parte dell’Ente Parco Nazionale del Pollino, dei Comuni di Castrovillari, Frascineto, Civita, delle Guide ufficiali del Parco della società Emys e della Croce Rossa Italiana, di Enduro Pollino e dell’Associazione di Protezione Civile A.E.Z.A., hanno composto un’orchestra che è riuscita a suonare un’unica accordata sinfonia ammettendo di diritto negli annali anche la seconda Marathon degli Aragonesi.

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