Pubblicità

Atlante dei Cammini: via Lauretana Toscana

di - 09/05/2022

Eccoci alla seconda via deil’Atlante dei Cammini Toscani: la Via Lauretana Toscana.

Una via in 5 tappe percorsa nei secoli da artisti, mercanti e pellegrini. 114 Km fra i lunari paesaggi delle Crete Senesi e i canali di bonifica della fertile Val di Chiana, un fil rouge che collega il centro medioevale di Siena e i tesori etruschi di Cortona, osservatorio strategico dei confini toscani.

 

Un cammino storico di mercanti e pellegrini

La via Lauretana Toscana, che si snoda lungo la direttrice etrusco-romana, unendo il territorio senese con la Val di Chiana, ebbe in epoca medioevale una grande fortuna, connotandosi come via di pellegrinaggio, che uscita dai confini toscani raggiungeva l’Umbria e poi la Casa di Loreto nelle Marche. Da qui il nome “Via Lauretana“.

Le colline e soprattutto le pianure attraversate dall’itinerario erano anticamente identificate come il Granaio dell’Etruria, se pur furono oggetto di continue bonifiche per l’avanzare di zone paludose e malariche.

Ulteriore impulso alla viabilità avvenne nel Settecento quando la strada divenne “Regia” grazie alle opere ingegneristiche del Granducato di Toscana.

Verso Mucigliani – @bambi

Oggi la Via Lauretana Toscana si sviluppa su strade bianche che attraversano un territorio vario fatto da calanchi e biancane, boschi, colline coltivate, e pianure, queste ultime un tempo infestate dalla malaria e dai briganti, in agguato per taglieggiare pellegrini indifesi e ricchi mercanti.

La partenza da Siena (città Patrimonio UNESCO) saluta i viandanti in partenza dalla splendida Piazza del Campo dove svetta la Torre del Mangia e si affaccia il complesso di Santa Maria della Scala, uno dei più antichi e grandi ospedali europei per l’accoglienza dei pellegrini.

Torrita-di-Siena -@Funstuff62

Lasciata Siena ci si immerge nella Val d’Arbia e nei tipici paesaggi delle Crete Senesi fino a Vescona e successivamente ad Asciano, dove il paesaggio delle calanchi e della colline è punteggiato dai filari di cipressi. Il percorso prosegue verso Serre di Rapolano, celebre per l’estrazione del travertino che si ritrova nei palazzi del centro storico.

Dopo i boschi di querce e le tartufaie si giunge a Sinalunga e a Turrite di Siena per immergersi nella Val di Chiana, dove il cammino prosegue tra canali e terre bonificate. La Pieve longobarda di San Michele Arcangelo precede di poco la breve ascesa a Cortona, il cui centro storico regala il panorama su tutta la valle ed i laghi circostanti.

Le tappe

  1. Siena – Vescona – 19,7 Km
  2. Vescona – Serre di Rapolano – 21,3 Km
  3. Serre di Rapolano – Sinalunga – 19,3 Km
  4. Sinalunga – Valiano – 28 Km
  5. Valiano – Cortona – 24,5 KM

 

Informazioni pratiche

  • Lunghezza totale: 114 ,3 KM
  • Dislivello positivo: 2.800 m
  • Strade pavimentate: 35%
  • Strade sterrate: 65%
  • Snodi con altri cammini: Siena e Cortona

Tappa 1 | Siena – Vescona

  • Lughezza totale: 19,6 KM
  • Tempo di percorrenza a piedi: 4,45 h
  • Dislivello in salita: 430 m
  • Dislivello in discesa: 395 m
  • Quota massima: 365 m
  • Terreno: 45% sterrato, 65% asfalto
  • Traccia GPX – KLM

Le pietre bicolori del Duomo, gli straordinari affreschi rinascimentali del Palazzo Pubblico, l’ineguagliabile forma a conchiglia di Piazza del Campo, la possenza ed eleganza della Torre del Mangia, l’antico hospitale pellegrino di Santa Maria della Scala. Siena conserva un così grande patrimonio di palazzi, basiliche ed opere d’arte che non è facile lasciarsi alla spalle questo meraviglioso intrico di strade che danno origine al centro storico, dichiarato Patrimonio Unesco in quanto esempio archetipo di città medievale.

Crete Senesi, Site Transitorie – @Mariollorca

Eppure bisogna partire, scegliendo la fortificata Porta dei Pispini, la stessa traversata verso sud dalla Via Francigena. Dopo solo una manciata di chilometri la vista sarà ripagata dal panorama di Siena alle spalle e dalle silhouette dei primi calanchi che accompagneranno il senso del cammino. Tra di essi, appena prima del borgo di Mucigliani, si staglia Site Transitoire, suggestiva opera d’arte monumentale in pietra che incornicia il paesaggio delle Crete Senesi.

Il percorso continua tra colline coltivate e i calanchi, tra i quali si potranno distinguere anche le “biancane” (o “mammelloni”), collinette di argilla che il sole e il salmastro rendono biancastre. Arrivo nel piccolo borgo di Vescona, frazione di Asciano.

Siena, Basilica San Domenico – @pedro lastra – Unplash

Tappa 2 | Vescona – Serre di Rapolano

  • Lughezza totale: 23,1 KM
  • Tempo di percorrenza a piedi: 5,45 h
  • Dislivello in salita: 639 m
  • Dislivello in discesa: 641 m
  • Quota massima: 365 m
  • Terreno: 86% sterrato, 14% asfalto
  • Traccia GPX – KLM

Protagonista delle tappa è ancora il paesaggio modellato delle Crete Senesi, che vedono al loro centro il borgo di Asciano. Prima di giungervi, si intersecano a Poggio Montecercone i percorsi cicloturistici dell’Eroica che conducono alla pieve altomedievale di San Vito in Versuris e al bel borgo Monte Sante Marie, che svetta tra le chiome dei cipressi con vista su tutta la valle.

Tabernacolo, prima di Serre – @bambi

Questi sterrati, considerati tra i più belli e più duri in bicicletta, proseguendo fino ad Asciano, dove si è accolti dall’arco di Porta Senese e dai sapori del Tartufo Bianco delle Crete Senesi. Nel centro storico s’incontra la Torre della Mencia, che prende il nome dall’omonima Fonte costruita alla base. Da visitare la basilica millenaria di Sant’Agata, riconoscibile dalla bella facciata in travertino.

E’ proprio questa pietra che contraddistingue la storia dei tratti successivi del percorso, colline dalla quali era estratto il travertino che adorna alcuni dei palazzi più prestigiosi di Serre di Rapolano, il borgo medievale dove si conclude la tappa.

@Nikita Krassiouk – Unpash

Tappa 3 | Serre di Rapolano – Sinalunga

  • Lughezza totale: 19,3 KM
  • Tempo di percorrenza a piedi: 4,50 h
  • Dislivello in salita: 614 m
  • Dislivello in discesa: 610 m
  • Quota massima: 530 m
  • Terreno: 63% sterrato, 37% asfalto
  • Traccia GPX – KLM

Da Serre di Rapolano ci si immerge nella campagna modellata dalle coltivazioni e dalla cave di travertino, pietra che si nota in alcuni palazzi del centro storico e che si ritrova in piena campagna nella pieve di Sant’Andreino alle Cave, piccolo gioiello del romanico.

Torre di Rapolano – @ligaDue

Il paesaggio cambia in direzione di Sinalunga, dove le colline sono ricoperte di aree boscose, in particolare di suggestive quercete che regalano ombra al cammino. Tra gli ampi uliveti incontriamo prima il minuscolo borgo fortificato di San Gimignanello e successivamente il più grande Scrofiano, anch’esso antico avamposto e grancia, vale a dire deposito fortificato di cereali.

Veduta di San Gimignanello – @bambi

Non sono molti i passi che separano da Sinalunga, cittadina dalle origini etrusche, come può testimoniare il museo allestito all’interno del castello. Nel centro è possibile camminare sotto le volte a crociera delle mura medievali fino ad approvvigionarsi di acqua all’antica Fonte del Castagno.

 

Tappa 4 | Sinalunga – Valiano

  • Lughezza totale: 28 KM
  • Tempo di percorrenza a piedi: 6,55 h
  • Dislivello in salita: 306 m
  • Dislivello in discesa: 346 m
  • Quota massima: 364 m
  • Terreno: 60% sterrato, 40% asfalto
  • Traccia GPX – KLM
Torrita di Siena – @regionetoscana

Dal centro storico di Sinalunga la tappa è piuttosto pianeggiante e si inoltra in un’ampia campagna di coltivi dove si cammina lungo argini e canali fino a Torrita di Siena che, come ricorda il nome, era munita di torri alla quattro porte d’accesso, fortificazioni che ancora in parte rimangono a testimoniare il ruolo di baluardo senese al centro di una terra contesa storicamente dai Fiorentini e non solo.

 

Montepulciano – @regionetoscana

Dal colle di Torrita di Siena ci si immerge nella pianura fertile della Val di Chiana, dove si cammina fino a Montepulciano Stazione e poco più avanti fino a incrociare il Canale Maestro con il Sentiero della Bonifica e a incontrare lo storico ponte conosciuto come Callone di Valiano, una delle opere viarie e di bonifica volute dal Granduca Cosimo III. La tappa si conclude a Valiano, anche questo borgo arroccato per proteggere gli abitanti dalle paludi circostanti e dalle frequenti contese militari.

 

Sinalunga – @carmen claudia mihai

Tappa 5 | Valiano – Cortona

  • Lughezza totale: 24,5 KM
  • Tempo di percorrenza a piedi: 6,10 h
  • Dislivello in salita: 495 m
  • Dislivello in discesa: 317 m
  • Quota massima: 505 m
  • Terreno: 33% sterrato, 67% asfalto
  • Traccia GPX – KLM

Da Valiano si scende ancora tra i campi coltivati a cereali, viti e olivi della Val di Chiana, nelle terre di confine tra Toscana e Umbria. Il percorso si connette all’antico itinerario della Via Romea Germanica che accompagna il cammino fino a Cortona, inconfondibile nel suo elevarsi dalla pianura.

Cortona-vista-aerea @regionetoscana

Prima della breve ascesa alla cittadina merita una visita la pieve longobarda di San Michele Arcangelo, mentre giunti a Cortona si è ripagati dal panorama su tutta la valle ed i laghi circostanti. Per le sue origini la città è una piccola capitale etrusca, per questo è d’obbligo una visita al MAECMuseo dell’Accademia Etrusca e della città di Cortona.

Vai al: Terzo Cammino Toscano – via Matildica del Volto Santo

Torna al Primo Cammino Toscano: Via Francigena Toscana

@mario llorca

Diplomato in Arti Grafiche, Laureato in Architettura con specializzazione in Design al Politecnico di Milano, un Master in Digital Marketing. Giornalista dal 2005 è direttore di 4Actionmedia dal 2015. Grande appassionato di sport e attività Outdoor, ha all'attivo alcune discese di sci ripido (50°) sul Monte Bianco e Monte Rosa, mezze maratone, alcune vie di alpinismo sulle alpi e surf in Indonesia.