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Azzorre, dove l’avventura è più sostenibile

di - 14/04/2021

Azzorre, dove l'avventura è più sostenibile

Azzorre, è la destinazione più sicura e sostenibile per questa estate, con 9 isole diverse da esplorare in totale armonia con la natura. E, ancora meglio, in tutte sono presenti diversi percorsi per tante escursioni in bicicletta, attraverso il loro cuore verde, e lungo le scogliere affacciate sull’Oceano Atlantico.

Azzorre, dove l'avventura è più sostenibile
Pico Island – The Azores – foto: Martin Kaufmann

La principale destinazione d’avventura in Europa

Con una gamma molto diversificata di attività disponibili, le Azzorre sono diventate una destinazione ideale per chi cerca l’avventura, con l’aggiunta di poter stare a stretto contatto con la natura, per un turismo che fa della sostenibilità il suo focus. La loro fama si è diffusa, e nel 2020 le Azzorre sono state votate come destinazione del turismo d’avventura leader in Europa dai World Travel Awards.

Tante opportunità anche per la bici

Per quanto riguarda il ciclismo, dagli ultra tecnici single track che collegano le montagne più alte alle spiagge e alle fajãs – basse pianure costiere che si estendono appena sotto scogliere a picco sull’oceano –, o dalle strade ondulate che circondano le lagune, o attraversano le montagne ricche di fauna e flora endemiche, la pratica della mountain bike nelle isole Azzorre offre opportunità alternative per tutti i gusti e le attitudini tecniche. Complessivamente ci sono circa 89 diversi sentieri certificati e segnalati nelle Azzorre che coprono più o meno un totale di 800 km.

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Alcune di queste vie di comunicazione sono davvero storiche, e sono state create via via dalla popolazione locale nei tempi passati: il modo più semplice per viaggiare intorno a un’isola era infatti via mare, poiché c’erano pochi sentieri, e spesso erano inadatti a essere percorsi se non dalle persone e dal loro bestiame. Questa è la rete di trail che è stata ripristinata perché tutti ne possano ora fruire; sono di notevole interesse biogeologico, storico ed etnografico e sono classificati in base al livello di difficoltà, alla distanza e al tipo: in linea o circolari.

Una destinazione sempre sicura

Le Azzorre sono state considerate una delle destinazioni più sicure in Europa nel 2021 per le vacanze nel periodo dell’emergenza Covid-19. Un riconoscimento basato sulla sicurezza sanitaria per quanto riguarda il turismo, il basso numero di casi e il servizio sanitario che include lo screening RT-PCR per la SARS-Virus CoV-2 nelle 72 ore precedenti la partenza del volo/all’ingresso nell’arcipelago. Il riconoscimento è stato assegnato da European Best Destinations.

Anche la componente naturale e sostenibile esistente nelle diverse isole è un importante fattore di distinzione. Inoltre, le Azzorre applicano le regole di distanza di sicurezza e offrono molte attività all’aria aperta in un ambiente tranquillo, proprio quello di cui tutti abbiamo bisogno dopo un lockdown così lungo e difficile. In fondo, se c’è qualcosa che impariamo da questa nuova realtà, è l’urgenza e l’obbligo di rispettare ed essere in sintonia con l’ambiente che ci circonda: nelle Azzorre, uomo e natura sono una cosa sola, in perfetta convivenza e in piena armonia.

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São Miguel – foto: Manuel Pereira 4

In ogni isola un’avventura sempre diversa

  • Volta a Santa Maria

Questo percorso ha uno svolgimento circolare, con Vila do Porto come punto di partenza e arrivo. Misura 53 km e ha un tempo di percorrenza di 3 ore, passando per la costa, Praia Formosa, città tradizionali come Glória o Fonte do Jordão, e diversi punti panoramici dove è d’obbligo una sosta per godersi la vista spettacolare. Ci sono alcuni tratti con pendenza positiva da affrontare in collina, ma niente paura, la bellezza circostante compensa tutto.

Sao Miguel on the Azores – foto: Martin Kaufmann
  • Sete Cidades, Em São Miguel

Intorno alla famosa laguna blu di Sete Cidades si snodano 39 km di sentieri fuori dalle tradizionali vie di percorrenza, con alcune salite e tanta avventura. Il percorso si può fare in 3-4 ore, ma è sempre consigliabile prevedere più tempo, in quanto non potrete non fermarvi nei punti più alti per godervi il panorama che si gode da lassù.

  • Volta Ao Concelho, São Miguel

Possono essere necessari più di 91 km e circa 5 ore per attraversare il comune di Ponta Delgada, dove inizia la parte più sfidante di questo giro. Sulla costa settentrionale, si passa accanto a vari piccoli villaggi dai nomi pittoreschi, da tenere a mente: João Bom, Pilar e Ajuda da Bretanha, Remédios, Santa Bárbara, Santo António, Capelas, Fenais da Luz, Calhetas o Rabo de Peixe. Alla fine, troveremo Portas do Sol, che ci aspetta di nuovo a Ponta Delgada.

Ilhéus dos Mosteiros – São Miguel – foto: VisitAzores Pano
  • Volta à Ilha Terceira

In 4/5 ore possiamo fare il giro dell’isola di Terceira in bicicletta. Si tratta di circa 80 km che iniziano e finiscono a Angra do Heroísmo, il cui centro storico è un’area classificata patrimonio mondiale dell’UNESCO (la prima in Portogallo, dal 1983). Il belvedere di Ponta do Raminho può essere un buon punto per una sosta: da lì si può vedere la costa dell’isola, e anche le altre isole che compongono il gruppo centrale, Graciosa (a destra), S. Jorge, Pico e Faial (ancora più a sinistra).

Azzorre, dove l'avventura è più sostenibile

  • Praia da Vitória – Serra de Santa Barbara, Ilha Terceira

Dalla spiaggia alla montagna, pedalando per 4 ore. Procedendo per circa 65 km lungo la costa, è possibile scoprire l’isola, tra il verde della vegetazione e l’azzurro del mare. In alcuni momenti può sembrare un percorso duro e difficile, quindi ecco un consiglio: aiuta pensare che alla fine vi aspetta un’Alcatra de Carne, uno scamone di carne tradizionale, capace di reintegrare le energie e ritemprare l’animo.

  • Pico Granfondo

Sull’isola di Pico possiamo aumentare il livello di difficoltà. Il percorso inizia a Vila da Madalena, vicino alla stazione marittima, e si estende per 144 km. È un tracciato con molte salite, dopotutto questa è l’isola in cui si trova il punto più alto del Portogallo, Pico, da cui prende il nome. La durata del percorso è di 6/7 ore: si passa lungo la costa di gran parte dell’isola, ed è prevista anche un’incursione nel cuore della sua natura.

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Lagoa Azul – São Miguel – foto: VisitAzores

Un viaggio sostenibile

Alle Azzorre, il crescente flusso turistico è sempre avvenuto nel rispetto della conservazione della ricchezza del loro patrimonio. Anche per questo, l’arcipelago si pone come meta prioritaria in un momento in cui l’universo fa appello alla nostra coscienza ambientale, e in cui valorizziamo, più che mai, il rapporto con tutto ciò che ci circonda.

Nel 2019 è stato il primo arcipelago del mondo a essere considerato una destinazione sostenibile, un riconoscimento concesso dal programma EarthCheck Sustainable Destination, che fornisce una struttura scientifica per conoscere l’impatto ambientale e sociale in varie destinazioni turistiche, e per monitorarne le prestazioni in relazione agli obiettivi di sviluppo sostenibile (ODS). La valutazione positiva è il risultato della sinergia tra il governo delle Azzorre, la comunità e l’industria del turismo per quanto riguarda la conservazione della cultura e degli ecosistemi terrestri e marini.

Dove sono le Azzorre?

Le nove isole dell’arcipelago delle Azzorre sono tutte di origine vulcanica. Sono sparse su una striscia di circa 600 km nell’Oceano Atlantico, dall’isola di Santa Maria a quella di Corvo, più precisamente tra 37-40° di latitudine nord e 25-31° di longitudine ovest. Coprendo una superficie di 2.325 km2, le isole ospitano 246.772 abitanti (dati 2011) e distano 1.600 km dall’Europa e 2.454 km dal Nord America (Canada).

Le isole dell’arcipelago si dividono in tre gruppi geografici: quello orientale, che comprende Santa Maria e São Miguel; iquellocentrale, costituito da Terceira, Graciosa, São Jorge, Pico e Faial; e il gruppo occidentale, che include Corvo e Flores. Insieme agli arcipelaghi di Madeira, Canarie e Capo Verde, le Azzorre costituiscono la regione biogeografica della Macaronesia.

Macaronesia significa “le isole fortunate”, sia per coloro che ci vivono che per coloro che le visitano. Meta sempre più frequentata da persone di ogni tipo e dagli interessi più vari, le Azzorre attirano gli amanti dello sport, della natura e del birdwatching, per non parlare dei golfisti e degli escursionisti che amano lunghe passeggiate circondati dal verde e dal blu della natura. Inoltre, le isole attraggono anche gli appassionati di arte e cultura, chi è alla ricerca di hotel sorprendenti e gli amanti del cibo delle Azzorre: una cucina ricca di tradizione ma innovative, che utilizza ingredienti di prima qualità provenienti da fonti certificate. E c’è ancora molto altro da scoprire, c’è un posto speciale per tutti nelle Azzorre.

A cura della redazione, foto VisitAzores e credits citati nelle rispettive immagini.

Ulteriori informazioni e contatti: visitazores.com

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.