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Baku 2015, due legni per l’Italia

di - 16/06/2015

L’azzurro che non ti aspetti (almeno stando alle prime gare di questa stagione) alla fine è l’unico biker che prova seriamente a porre argine allo strapotere della Svizzera nel cross country in questi primi Giochi Europei di Baku. Gerhard  Kerschbaumer chiude al quarto posto ma per alcuni tratti della gara, soprattutto nella parte centrale, appare in grado di impensierire Nino Schurter, favorito e vincitore, tanto da provare a tenere il suo passo nella fase decisiva della gara. Sarà forse questo l’unico “errore” di una gara condotta con accortezza e sicuramente al massimo delle sue attuali possibilità.

Vince, come detto, al termine di un monologo elvetico, Nino Schurter brillante, ma non travolgente, davanti ai connazionali Fluckiger e Giger. Quarto posto per Kerschbaumer che in questo modo consegna all’Italia del fuoristrada la seconda medaglia “di legno”, dopo quella di Eva Lechner poche ore prima. Marco Aurelio Fontana giunge nono, in linea con i risultati di questo periodo, mentre resta più indietro Andrea Tiberi, l’uomo accreditato di una condizione migliore tra i nostri alla vigilia, che non riesce a trovare il ritmo e finirà poi anzitempo la gara.

La corsa sin dall’inizio si sviluppa su un canovaccio sicuramente studiato a tavolino. Alla partenza gli atleti svizzeri praticano un forcing che costringe ad una rapida resa la maggior parte del gruppo. Resistono, per alcuni giri, gli azzurri Fontana e Kerschbaumer e il ceko Cink. Schurter, forte anche del gioco di squadra, prova a forzare il ritmo, ma si rende conto che il caldo e la concorrenza degli inseguitori non consigliano una gara in solitaria. In breve viene raggiunto e si accoda alla ruota del connazionale Fluckiger.

Mentre Fontana perde lentamente il treno dei primi, Kerschbaumer appare in condizione e battezza la ruota di Schurter, consapevole che prima a poi sarebbe ripartito; attacco che avviene puntuale a tre giri dalla fine. L’azzurro tenta di tenere il ritmo ma è inutile. Paga lo sforzo e in meno di un giro scivola indietro, non riuscendo a rintuzzare anche la progressione di Fluckinger e Giger. Si deve “accontentare” di controllare il ceko Cink, anch’egli spossato dalla lotta contro lo squadrone elvetico, che con la tripletta nella prova maschile chiude questa giornata dedicata al crosscountry con 5 medaglie delle sei in palio.

Al termine della gara Fontana ha dichiarato: “Le sensazioni sono giorno dopo giorno migliori, ma la condizione è ancora lontana rispetto a quella dei tempi migliori. Il tracciato proposto era impegnativo ed è stato reso ancor più duro dal forte vento che ha soffiato per tutto il giorno. Nel complesso è stata una buona prova anche se lottare per una medaglia ha tutto un altro sapore. Ad ogni modo è stata un’esperienza positiva, la manifestazione ottimamente organizzata mi ha ricordato in piccolo le Olimpiadi di Londra. Devo continuare a lavorare e crederci per tornare a giocarmi podi di questo calibro”.

La gara femminile conferma il grande momento svizzero e soprattutto di Jolanda Neff, la leader di Coppa del Mondo che non ha avuto soverchie difficoltà per aggiudicarsi l’oro davanti alla connazionale Kathrin Stirnemann e alla polacca Maja Wloszczowska. Anche qui medaglia di legno per l’Italia con Eva Lechner che nella parte centrale della gara aveva anche riagganciato le due all’inseguimento della Neff, che nel finale hanno però mostrato di avere maggiori energie. Per l’azzurra comunque segnali di ripresa dopo il difficile avvio in Coppa del Mondo.

Ufficio stampa Fci

Il podio femminile (foto organizzatori) Il podio femminile (foto organizzatori)