Giunta al suo terzo anno la BIM 6H e 24H di Bellaria Igea Marina sta diventando il punto di riferimento delle prove endurance mtb della costa adriatica romagnola. La chiamano BIM24H ma in realtà è un evento che coinvolge pedalatori e camminatori. Si inizia il venerdì per la camminata in notturna, per ripartire il sabato, alle 12, con i bikers con due prove di durata: 6H e 24H insieme, senza dimenticare la cicloturistica domenicale, un raduno non competitivo che in Romagna è ancora un must.
Per una volta vogliamo iniziare dalla fine, da quello che offre e trasmette un evento di questa portata: si mangia, si beve, si balla, si fa festa e si condivide la propria passione con gli altri, in un contesto che ha un’atmosfera tutta sua, inebriante ma non oppressiva. In tre giorni si percepisce la vocazione innata di ospitalità che il popolo romagnolo ha nel proprio dna, gente instancabile e sempre pronta a promuovere qualcosa di diverso. La BIM è una manifestazione molto giovane, se messa a confronto con altri pilastri storici delle prove endurance italiane, si contano “solo” tre edizioni ufficiali all’attivo, eppure la BIM ha già uno spazio proprio, una linea guida ben definita e un’impostazione di tutto rispetto. Certo, si può sempre migliorare, la prospettiva è quella di fare sempre meglio a prescindere ma quando i numeri parlano di, più di 850 camminatori, circa 170 iscritti alla 6H e 81 per la prova maggiore di 24 ore, senza tralasciare i 625 iscritti alla cicloturistica, il successo pieno non è un’utopia.
Uno dei segreti è il coinvolgimento e supporto totale della cittadinanza, che ha nel turismo la sua attività principale. Ci piace considerare la cittadina romagnola un pò atipica sotto questo punto di vista, perché anche grazie ad eventi legati allo sport e alla promozione del territorio, amplia la sua veduta, allungando la sua stagione che non è più solo quella del mare e delle spiagge affollate. La Riviera Romagnola sta diventando un punto di riferimento anche per l’universo dello sport? Forse lo è già.
La manifestazione
Come anticipato nelle prime righe, la BIM24H apre le danze ufficialmente il venerdì sera alle ore 20, con la partenza dei camminatori, che percorrono il tracciato, il medesimo che i bikers affronteranno nei due giorni successivi. Nulla di troppo tecnico, alla portata di tutti e per tutte le età, un momento di condivisione e divertimento in un tramonto settembrino. Il colpo d’occhio è notevole, affascinante, coinvolgente, con 850 torce illuminanti che si snodano lungo i circa 9 km del percorso. E alla fine? Festa naturalmente, con buona musica e le immancabili lasagne. Il cuore del villaggio, con i suoi punti di ristoro e un’ampia tensostruttura è posto al di fuori del centro abitato, in modo che non ci siano disturbi e fastidi per i residenti.
Un balzo temporale ci porta nella giornata del sabato, dove i ciclisti si preparano alle grandi fatiche. 6 ore e 24 ore, ad ognuno il suo, chi compete in solitaria, chi in team, tutti a rifinire strategie e dettagli. Si danno indicazioni agli accompagnatori per il passaggio delle borracce e dei rifornimenti, si controllano le bici, vengono ultimati i box per affrontare la notte, preparativi che sono iniziati nella giornata del venerdì.
Dopo il raggruppamento si parte per una breve kermesse cittadina, ci si fa vedere e si gode degli applausi degli ultimi vacanzieri ma il via ufficiale avverrà dalla spiaggia alle 12 precise, per terminare ufficialmente a mezzogiorno della domenica.
Il tracciato è comune per i partecipanti della 6 e 24 ore, con i primi che termineranno le proprie fatiche alle 18 del sabato. La notte tra il sabato e la domenica si riposa? Assolutamente no, c’è ne per tutti i gusti, con concerti e attività collaterali, cucina aperta fino a tardissimo e spillatore di birra che non smette mai di funzionare. Immancabile la piada!
Il tracciato
Il percorso si snoda sulle rive e sui campi laterali al torrente Uso, nella campagne e subito alle spalle di Bellaria Igea Marina. Questo è una sorta di argine del corso d’acqua ma anche una strada bianca permanente che viene utilizzata da chi fa pratica off road e chi ama correre lontano dall’asfalto. Nulla di eccessivamente tecnico, solo un breve rockgarden e una rampa in discesa fanno salire l’adrenalina a mille, eppure la fatica che devono affrontare i piloti è bestiale.
6 ore, oppure 24 ore di “catena in tiro”, come si dice in gergo, dove si continua a spingere senza respiro, con i muscoli sempre in tensione, con il vento teso che arriva dal mare capace di far più selezione delle salite.
Si cercano i treni per rifiatare, per avere compagnia, per smorzare il senso di fatica che inevitabilmente emerge dopo qualche ora. Il terreno è polveroso e subito dopo i primi giri, i piloti sono maschere di fatica e le catene meno lubrificate iniziano a cigolare: questo percorso mette a dura prova uomini e mezzi, nessuno escluso. Nel corso del giorno la parte che offre maggiore sollievo è il punto box, non solo per l’assistenza ma perché buona parte di questa piazzola è all’ombra di un canneto, perché il caldo si fa sentire parecchio.
Le ore centrali del pomeriggio sono le peggiori, non c’é tregua ma che dopo il tramonto si trasforma nel freddo della notte. Uno sbalzo notevole per atleti ed accompagnatori, si passa dai quasi 30° del giorno, ai 15 (anche meno) della notte, per tornare ai 26/28° della domenica. Tutti eroi, anche il pubblico sempre presente e folto, pronto ad incitare, applaudire, a regalare anche un piccolo sorriso, una parola che sia in grado di smorzare la fatica.
In conclusione
Dopo sole tre edizioni la BIM24H si conferma un bell’evento, ben strutturato, supportato e organizzato in modo ottimale, una manifestazione che può ancora migliorare ma già molto concreta. Ci piace la logistica che apre l’evento a tutti, atleti, appassionati e semplici curiosi ma pensata al tempo stesso per non recare fastidio a chi non ama le feste, a chi nel corso della notte non vuole sentire la musica e il profumo della carne grigliata.
Ci sono piaciuti gli eventi collaterali, che hanno avuto l’obiettivo di coinvolgere le famiglie e i più piccoli, lontani da traffico e pericoli in genere, a pochi minuti dal mare. Pensando alla gara più breve, la BIM6H, da questo 2018 è entrata a far parte del circuito Endurancetour.it, il challenge di riferimento per questo genere di competizioni. Il giusto riconoscimento per gli organizzatori della bim24hmtb.it, che deve essere uno stimolo e non un punto di arrivo. Bravi.
Noi ci siamo stati l’abbiamo vissuta dall’inizio alla fine, abbiamo partecipato alla 6H in versione SOLO perché non siamo sufficientemente coraggiosi per fare la 24H: onore e merito a tutti quanti.
foto di Sara Carena