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Cape Epic, siamo al giro di boa

di - 18/03/2015

Facciamo il punto, dopo un prologo e tre tappe, dell’Absa Cape Epic, la più famosa delle prove a tappe che si sta disputando in Sudafrica alla presenza di molti campioni del cross country e delle Marathon.

Un’edizione che nei pronostici doveva essere all’insegna dell’incertezza ma che ha trovato nell’ex iridato Marathon Christoph Sauser (Sui) e nel suo successore Jaroslav Kuhlavy (Cze) due veri dominatori, capaci d’infilare tre successi di tappa consecutivi dopo che il prologo aveva visto emergere gli elvetici Fabian Giger e Martin Gujan, più a loro agio sulle brevi distanze. La coppia della Specialized sta mostrando un affiatamento senza pari, anche nella terza tappa hanno fatto il bello e il cativo tempo trovando resistenza solo nella coppia principale della Topeak Ergon formata da Kristian Hynek (Cze) e Alban Lakata (Aut), giunti a 25” mentre gli altri della Topeak Ergon, il tedesco Robert Mennen e l’americano Jeremiah Bishop hanno chiuso a 2’11”.

In classifica il vantaggio dei due Specialized sale così a 7’21” ma è il distacco delle altre coppie che fa pensare, con la Multivan Merida di José Hermida (Esp) e Rudi Van Houts (Ned) anche loro affiatati da anni di prove simili, a 10’52”, più impegnati a difendere il podio dalla coppia della Bulls con due marpioni come Karl Platt (Ger) e Urs Huber (Sui) a 13’33”. Giger e Gujan per la Novus Omx Pro sono quinti, ma il distacco di 34’10” sembra estrometterli dalla lotta per il podio anche se alla Cape Epic tutto può cambiare fino all’ultima tappa.

Fra le donne la terza tappa ha visto prevalere le favorite della Recm Specialized Ariane Kleinhans (Sui) e Annika Langvad (Den) con 29’30” sulla World Bicycle Relief della norvegese Gunn-Rita Dahle e della svizzera Kathrin Stirnemann, terze le ragazze della Meerendal Wheeler Esther Suss (Sui) e Alice Pirard (Bel) che subiscono così il sorpasso. La nuova classifica vede quindi la Specialized risalire dal quarto al primo posto con 9’18” sull’Ascendis Health delle specialiste Jennie Stenerhag (Swe) e Robyn De Groot (Rsa) mentre terze sono Suss e Pirard a 14’20” e per trovare altre coppie il ritardo sale oltre i 40 minuti. Si difendono intanto bene e due italiane della Titanium, Giuliana Massarotto ed Elena Perin, attualmente 16esime a 8h35’28”.

La prova a coppie miste vede prevalere attualmente lo sloveno Peter Vesel e la tedesca Ivonne Kraft (famosa in Italia per le sue vittorie al Rally di Romagna e all’Iron Bike) con 8’28” sugli austriaci René Haselbacher e Sabine Sommer e 21’08” sul sudafricano Nizaam Essa e la britannica Catherine Williamson.

Al termine della corsa mancano ancora quattro tappe: domani ben 111 km da percorrere con un dislivello di 2.000 metri, può ancora succedere di tutto.