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Coppa Mondo nel segno dei “big three”

di - 02/06/2015

Il secondo weekend di Coppa del Mondo disputato ad Albstadt su un percorso meno tecnico di quello della settimana precedente a Nove Mesto, ha confermato come lo stato di salute della Mtb italiana sia cagionevole: essendo a primavera sono semplici segnali d’allarme da valutare, senza però fasciarsi la testa oltremisura considerando che gli appuntamenti titolati arriveranno solo in estate, però è evidente come i campioni siano attualmente lontani. La gara Elite maschile ha confermato che in questo momento è quasi impossibile competere contro i “big three” Kuhlavy, Schurter e Absalon, ma questa volta l’ordine è invertito rispetto a Nove Mesto con il campione francese che in Germania ha colto la sua vittoria numero 30 nel circuito mondiale. Grazie anche a un clamoroso errore di Schurter, con lui fino al giro finale ma caduto quand’era avanti in un tratto tecnicamente abbastanza semplice. Via libera quindi per l’iridato, che all’arrivo vantava 11” di vantaggio sull’arrabbiatissimo svizzero e 1’13” su Kuhlavy, presto staccato ma capace nel giro finale di raggiungere e superare l’altro elvetico Florian Vogel, quarto come a Nove Mesto. In questo momento questi atleti sono di un’altra categoria, lo ha ammesso anche Marco Aurelio Fontana, giunto 19° e apparso in leggero progresso di condizione. Il migliore dei nostri è stato ancora Andrea Tiberi, che non è riuscito a sfruttare al meglio la posizione di partenza numero 7, ma ha chiuso comunque in una buona 16esima piazza. 20° Kerschbaumer mentre sorprendente è stata la prestazione di Nicholas Pettinà, partito col numero 133 e finito 25° a 6’35”.Bravo anche Andrea Righettini, solo 22 anni e arrivato 40° dopo un’infinità di sorpassi.

Julien Absalon, vittoria numero 30 in Coppa (foto Alessandro Di Donato) Julien Absalon, vittoria numero 30 in Coppa (foto Alessandro Di Donato)

Nella gara femminile c’è stata la conferma di Jolanda Neff e la supremazia della svizzera appare in questo momento schiacciante nei confronti delle avversarie. Assente la francese Ferrand-Prevot, sono state due vecchie volpi come la norvegese Gunn-Rita Dahle Flesjaa e l’iridata canadese Catharine Pendrel a finire alle sue spalle, ma se a Nove Mesto la Dahle aveva perso di un’incollatura, stavolta il divario è stato nettissimo. La Lechner com’era avvenuto una settimana prima era partita bene ma poi ha visto le altre allontanarsi finendo mestamente 17esima, il risultato forse più preoccupante in chiave italiana della prova tedesca.

Nelle prove per Under 23 prima vittoria per lo spagnolo Pablo Rodriguez Guede, candidato a rinverdire i fasti del grande Hermida, e della svedese Jenny Rissveds, al secondo successo in una settimana: qui positiva prova di Lisa Rabensteiner, tornata ad abbracciare la Top Ten con un ottavo posto che avrebbe potuto essere anche migliore senza una brutta partenza condita da una caduta nel terzo giro, un risultato foriero di nuove speranze per la terza tappa, in programma a inizio luglio a Lenzerheide in Svizzera.

Gabriele Gentili

Il podio maschile di Albstadt (foto organizzatori) Il podio maschile di Albstadt (foto organizzatori)