La Val di Sole è pronta per ospitare le finali della Coppa del Mondo, vere e proprie prove generali dei Mondiali che si svolgeranno a inizio settembre a Cairns (AUS). Un appuntamento conclusivo per molti versi senza quel pathos legato alla conquista dei trofei di cristallo perché la stagione in tal senso è stata già abbastanza chiara, almeno nel cross country. L’unica reale incertezza è data dalla categoria maschile Under 23 anche se appare realmente difficile che il lettone Martin Blums possa perdere la Coppa visto il vantaggio in classifica su Nadir Colledani, l’azzurro che anche in Canada, a Mont St.Anne gli ha dato filo da torcere, dovendo però alla fine accontentarsi della piazza d’onore.
Il weekend trentino inizierà domani con un appuntamento d’eccezione, i Mondiali di 4Cross. Son un centinaio, numero incredibile per la specialità, gli iscritti alla gara, che ha nel ceko Tomas Slavik il logico favorito, anche se nel Pro Tour è secondo alle spalle del britannico Luke Cryer, accreditato come suo principale avversario. Due le grandi curiosità che circondano la prova maschile: la prima è che cosa farà lo sloveno Mitja Ergaver, uscito vincitore del titolo lo scorso anno come vero outsider e poi mai più capace di ripetersi. La seconda è legata alla presenza di alcuni protagonisti della Bmx a cominciare dal numero 2 del ranking Uci, il francese Sylvain Andre. Dalla Bmx viene anche il campione italiano Giacomo Fantoni, che punta all’ingresso fra i primi 8. Viene dalla Bmx anche la favorita femminile, la campionessa uscente Caroline Buchanan (AUS) pronta a difendersi dall’assalto della britannica Natasha Bradley prima nel Pro Tour e dalla sua antica rivale Romana Labounkova (CZE).
Sabato sarò la volta della downhill dove regna una maggiore incertezza sull’attribuzione della Coppa rispetto al cross country. In campo femminile la sfida è fra la francese Myriam Nicole e l’australiana Tracey Hannah, separate da 110 punti, ma le britanniche Rachel Atherton, ormai orientata verso la riconferma del titolo mondiale e Tahnee Seagrave vincitrice della tappa canadese possono fungere da variabili impazzite a favore di una delle due contendenti il trofeo. In campo italiano Eleonora Farina vorrebbe chiudere la sua finora ottima Coppa con un ingresso fra le prime 5. Gara apertissima fra gli uomini dove Greg Minnaar (RSA), Aaron Gwin (USA) e Troy Brosnan (AUS) sono separati da soli 77 punti. C’è poi il britannico Danny Hart, vincitore lo scorso anno quando conquistò il titolo mondiale e che cerca una vittoria che lo proietti verso il mondiale di Cairns.
Domenica chiusura con l’XC dove non mancano i motivi d’interesse che vanno al di là della classifica generale. Il primo è la rincorsa di Nino Schurter all’en plein di vittorie in Coppa nel corso della stessa stagione. Nessuno c’è mai riuscito e sancirebbe un dominio da parte dell’olimpionico che si è palesato nel corso di tutta la stagione, in una maniera qualche volta addirittura imbarazzante. L’ucraina Yana Belomoina è stata invece autrice di un crescendo impressionante, tanto da non lasciare più spazio alle rivali, ma la sensazione è che la gara elite femminile resti un filo più incerta rispetto ai colleghi. E qui un altro motivo d’interesse potrebbe essere costituito dalla ricerca della miglior condizione da parte di Jenny Rissveds, l’olimpionica svedese scomparsa del tutto in quella che doveva essere la stagione della sua conferma. Le ragioni ufficiali sono state due lutti familiari seguiti da problemi fisici, ma la sensazione è che ci sia dell’altro, abilmente mascherato dallo staff della Scott Sram.
Dalla tappa finale giocata in casa ci si attendono segnali importanti dagli azzurri. Dietro Kerschbaumer, reduce dal terzo posto in Canada e che al momento è il più in forma, abbiamo un Fontana in decisa crescita, i fratelli Braidot che sembrano aver pianificato il top della condizione per Cairns, un Bertolini che dopo la conquista del titolo europeo Under 23 è tornato al lavoro per riportare la forma al meglio per il finale di stagione. Continuiamo purtroppo a latitare fra le donne, dove a fronte della crescita di Martina Berta che però non dobbiamo dimenticare essere al suo primo anno fra le Under 23, c’è una totale assenza dai piani alti delle prove elite, in attesa che Eva Lechner torni a battere un colpo.