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Correre in Sempione con ASICS Novablast 4

di - 25/12/2023

Siamo andati a scoprire con il fotografo Andrea Schilirò le caratteristiche tecniche della nuova ASICS Novablast 4 al Parco Sempione di Milano, correndo in compagnia di due ASICS Frontrunner, Sara Taiocchi e Thierry Adjetey.

testo: Daniele Milano | foto: Andrea Schillirò

I “Polmoni Verdi d’Italia” – Parco Sempione – Milano

Con un’area complessiva di oltre 386.000 m², è uno dei parchi preferiti dai runner lombardi, ve lo raccontiamo attraverso gli occhi dei due ASICS FrontRunner Sara Taiocchi e Thierry Adjetey

Un parco imponente


“Il Parco Sempione di Milano è tra le aree più longeve della città meneghina. Realizzato verso la fine del 1800 su di un’area preesistente occupata dalla Piazza d’Armi, deve il suo nome al Corso Sempione, monumentale asse stradale progettato durante la dominazione napoleonica sull’antico tracciato della via del Seprio.”

386.000 m²

Un’area immensa di ben 386.000 m² che sorge oggi dove un tempo si trovava il parco ducale visconteo “Barcho” situato in prossimità del Castello Sforzesco. Durante l’età napoleonica l’architetto Giovanni Antonio Antolini ridisegnò il parco, ampliandolo con la costruzione di un grande complesso edilizio intorno al castello, l’attuale “Foro Buonaparte”, proprio in onore di Napoleone. Per contro, il progetto che voleva riqualificare l’intera zona non venne mai sviluppato, sino a mantenere le dimensioni attuali di parco urbano, con il lato nord-orientale occupato dall’Arena Civica, teatro di sfide epiche nel mondo dell’atletica leggera, e il lato nord-occidentale dall’Arco della Pace, punto d’inizio dell’asse del Sempione. La struttura attuale, con vialetti alberati, un tempo percorsi dalle carrozze a cavallo, un laghetto e un belvedere, dove attualmente sorge la Biblioteca omonima, la dobbiamo all’architetto Emilio Alemagna che sviluppò il progetto definitivo tra il 1888 e il 1894.

Tra i parchi più frequentati

Oggi il Parco Sempione è tra i più frequentati di Milano e oserei dire il più vivo. Non esiste orario della giornata in cui non ci sia una massiccia presenza di visitatori e frequentatori.

Luogo ideale per trascorrere ore piacevoli a spasso tra i suoi vialetti e i sentierini sterrati immersi nel verde, pullula sin dalle prime ore del mattino di moltissimi runner che lo scelgono per sessioni di allenamento su asfalto, lungo il suo perimetro esterno, oppure su sterrato, grazie alla presenza di numerosi percorsi interni, senza ovviamente dimenticare tutta la parte dedicata a verde urbano, perfetta per sedute di stretching, potenziamento e yoga

Progetto “I polmoni verdi d’Italia”


Il progetto “I polmoni verdi d’Italia” nasce da una delle tante idee che prendono vita qui da noi in redazione e a cui siamo riusciti a dare le gambe, grazie al supporto di alcuni brand. Abbiamo deciso di partire proprio dal Parco Sempione, perché è quello che meglio ci contraddistingue e all’interno del quale abbiamo svolto in passato numerose attività legate al nostro sport preferito.

ASICS Novablast 4 corre con noi


Apriamo questa carrellata con ASICS, brand iconico del Sol Levante, che ha sempre visto nel rispetto e nella valorizzazione dell’ambiente uno dei propri mantra. Vivere con uno spirito sano, in un corpo sano, significa anche rispettare ciò che si ha attorno. Valorizzare l’importanza di un parco cittadino non è altro che una piccola foglia di un grande albero. ASICS ha sempre dimostrato con azioni tangibili il proprio attaccamento al connubio tra benessere e sport. Vivere in un ambiente sano e rapportarsi allo stesso con passione, trasporto e rispetto, rappresenta alcuni dei punti cardine del brand, che noi condividiamo da sempre. Una mattinata al parco, quindi, all’insegna del running, che abbiamo voluto trascorrere insieme al brand giapponese e a due dei suoi ASICS FrontRunner, per il lancio della nuova Novablast 4.

Sara e Thierry, i nostri due ASICS frontrunner


Abbiamo chiesto all’azienda di suggerirci due profili che potessero rappresentare al meglio la relazione tra sport e benessere. Sara e Thierry sono i due ASICS FrontRunner con cui abbiamo trascorso una piacevole mattina correndo all’interno del Parco e da cui sono scaturite due interviste molto particolari.

Sara Taiocchi


Ciao Sara! Come stai e benvenuta su 4running?

Ciao! È un piacere ritrovarsi, tra l’altro non siamo cambiati di una virgola. L’ultima occasione era stata il lancio della Gel-Nimbus 25…

Ti racconti ai nostri lettori in 60 secondi?

Con piacere! Mi chiamo Sara, ma ormai in molti mi riconoscono come Capraorobica, il mio nickname sui social. Abito a San Pellegrino Terme in provincia di Bergamo e dal 2018 faccio parte della community ASICS FrontRunner Italy. Quando ricevetti la chiamata che mi confermava l’entrata nella squadra italiana, ricordo che ero semplicemente euforica e incredula nello stesso tempo. Oggi, forse con più consapevolezza, penso che il mio ruolo nel gruppo sia la declinazione del movimento alla montagna: se non ci corro, sono lassù per sciare, andare in bici o per accompagnare uno dei miei gruppi di escursionismo.

Tu sei particolarmente attiva grazie a numerose attività outdoor. Che significato ha per te un Parco come il Sempione?

Conosco il Parco Sempione proprio per alcune attività svolte qui con il gruppo ASICS FrontRunner Italy, come lanci e test di calzature o collaborazioni con alcuni negozi. Ho maturato un rapporto molto profondo con la natura o, come piace dire a me, con il “là fuori”, e penso che avere nel cuore di una città come Milano un parco come il Sempione sia un’occasione, una possibilità preziosa.

Tu non sei di Milano, quindi sei più abituata ad avere il verde attorno quando corri. Seguendo il tuo profilo IG si ha proprio l’impressione che ogni tua attività di running sia sviluppata per valorizzare l’ambiente che ti circonda, un po’ come stiamo facendo noi oggi con ASICS.

Come dicevo, credo di essere stata scelta proprio per la mia connessione con la natura e per il mio vivere il movimento (quasi) sempre in un contesto in cui la montagna sia l’elemento privilegiato. Penso che, più che voler valorizzare l’ambiente attorno alle mie “pascolate” (chiamo così le mie corse), si tratti di un reciproco scambio non del tutto intenzionale: la mia corsa acquista valore se avviene in natura, e raccontandola sui social do valore a quello stesso ambiente. Forse è per questo che mi sento personalmente responsabile di preservarla.

Sei una ASICS FrontRunner affermata, quali sono i valori del brand in cui ti ritrovi maggiormente?

Affermata… o stagionata! Mi sono approcciata allo sport in maniera tardiva, quindi non ho mai ambito a risultati, ma quello che mi ha conquistata è stata la sensazione di benessere a trecentosessanta gradi e l’innesco di buone pratiche conseguenti: una buona alimentazione, una cura del corpo, un allenamento fisico e mentale. Tutte cose imparate passo dopo passo, rivedendo e riaggiustando. ASICS rappresenta tutto questo, il suo acronimo lo riassume e ne fa un manifesto che traspare in ogni campagna, in ogni attivazione, in ogni prodotto: Anima Sana In Corpore Sano. Come si fa a non far proprio un messaggio come questo?
Inoltre, da qualche anno, c’è un’attenzione alla creazione di prodotti duraturi e sostenibili, utilizzando tessuti e materiali riciclati, e questo sposa la mia cura e la mia attenzione per l’ambiente in cui viviamo.

Oggi siamo qui in Sempione per correre con un modello di calzatura, la ASICS Novablast 4 che, soprattutto nell’ultima versione, è stata concepita e prodotta avendo un occhio di riguardo ancora più attento verso l’ambiente. Come mai l’hai scelta?

Amo questa scarpa sin dalla sua uscita. Ricordo perfettamente che ce la mostrarono in anteprima in occasione della maratona di Firenze. Guardandola sembrava una scarpa “grossa”, ma quando la presi in mano per provarla rimasi stupita dalla sua leggerezza: era un altro modo di fare le calzature da corsa. Fantastiche! Da allora, la combo di Novablast è stata mantenuta e migliorata: reattività + ammortizzazione, una scarpa che potrei consigliare a gran parte dei miei amici podisti, ovviamente con usi diversi a seconda delle caratteristiche di ciascuno.

Dopo una mattinata qui in Sempione, che consiglio daresti ai runner urbani milanesi che corrono quasi esclusivamente per strada?

Non sapevo che la maggior parte corresse per strada! Accidenti, se è così, valutate il Parco Sempione! Di giorno c’è sempre un bel movimento, e per le corse serali cercate un bel gruppo di allenamento o spronate qualche collega a venire con voi. Il parco è un ambiente perfetto per ricaricarsi di buona energia, le piante sono creature meravigliose che dovremmo imparare a conoscere (ed emulare) di più. Ne approfitto per dirvi che, se non verrete al parco per correre, potreste venire a leggere, quindi vi lascio anche il mio consiglio di lettura: “La Nazione delle Piante”, di Stefano Mancuso.
Concludo ricordando che allenarsi su un fondo di sterrato facile, come i vialetti di Parco Sempione, rinforza le vostre corse e le vostre menti, impattando di meno sulle vostre articolazioni. Vi ho convinti? Altrimenti, vi aspetto sulle Orobie!

Thierry Adjetey


Ciao Thierry e benvenuto su 4running? Parliamo in francese o in italiano?

Va benissimo in italiano.

Sei nato in Togo, poi hai deciso di arrivare in Italia per continuare gli studi: Ferrara prima, Cantù adesso. Ci racconti la tua storia in 60 secondi?

Mi chiamo Thierry Adjetey, ho 27 anni e sono originario del Togo. Nel 2013 mi sono trasferito in Italia per motivi di studio. Ho conseguito la laurea in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche a Ferrara, e attualmente lavoro come Analista di Laboratorio presso una multinazionale farmaceutica a Saronno.

Dal tuo profilo IG sembra che tu abbia una passione immensa per la corsa e hai spesso l’opportunità di correre in tanti posti differenti, mi sbaglio?

Per me, la pratica della corsa rappresenta il pretesto ideale per esplorare il mondo, visitare nuove città e fare nuove conoscenze. Nel corso di quest’anno, ho partecipato alla corsa di 10 km a Valencia, alla mezza maratona di Parigi e alla mezza maratona di Copenhagen e ho già in mente qualche nuova destinazione per le mie prossime gare.

Che cosa rappresenta per te la corsa?

Una forma di terapia. Circa 4 anni fa, ho iniziato a correre quasi per caso, durante un periodo particolarmente difficile della mia vita. La corsa si è rivelata la luce che mi ha guidato fuori da quel periodo buio. Ogni volta che corro, sperimento una gioia profonda. Non percepisco la corsa come uno sforzo, bensì come un piacere.

Che valore ha per te poter correre in un parco come stiamo facendo noi oggi?

Per me correre in un parco rappresenta prima di tutto l’opportunità di praticare questa attività in un ambiente sereno, lontano dal frastuono urbano, dove posso apprezzare la vegetazione e la tranquillità della natura. Quando corro in un parco, mi sento più al sicuro, lontano dal caos del traffico cittadino. Inoltre, la corsa nel parco mi offre l’occasione di incontrare altri corridori, il che contribuisce notevolmente a mantenere alta la mia motivazione.
Sicuramente di parchi ne hai visti tanti, un commento sul Sempione?
Mi è capitato qualche domenica di allenarmi nel bellissimo Parco Sempione insieme ad alcuni amici. Grazie alla sua estensione, offre una grande varietà, come sentieri, prati e terreni leggermente ondulati. Sembra proprio che sia il luogo d’incontro preferito per tutti gli appassionati di corsa a Milano.

Tra gli ASICS FrontRunner ti contraddistingui per l’incredibile vitalità, ma dove prendi tutta questa energia?

Essere un ASICS FrontRunner mi permette di vivere ogni aspetto della corsa insieme a dei compagni fantastici. La mia vitalità riflette l’energia vibrante, il Sound Mind Sound Body di questo team di cui faccio parte da circa un anno. Spero di riuscire a trasmettere questa stessa energia a coloro che mi seguono e mi circondano.

Fino adesso abbiamo solo parlato del lato “esprit et loisirs” della corsa, tu invece corri molto forte, quali sono le distanze a te più congeniali?

Attualmente il mio focus è principalmente rivolto alle gare da 10 km e alle mezze maratone. Per fortuna sono in una fase di crescita e sono curioso di scoprire fino a che punto potrò spingermi. Naturalmente l’obiettivo a lungo termine è affrontare la sfida della maratona, ma per il momento sto concentrando i miei sforzi sul miglioramento nelle distanze più brevi.

Anche tu oggi indossi le nuove ASICS Novablast 4, una scarpa incredibilmente versatile. Come ti trovi e perché l’hai scelta?

Corro con la nuova ASICS Novablast 4 da novembre. La mia scelta è stata senza esitazioni, poiché sono un appassionato della linea Novablast e devo ammettere che queste scarpe stanno superando le mie aspettative. Ho già percorso circa 200 km, utilizzandole per una gran varietà di allenamenti, che siano ripetute o ritmi variati. Quello che mi affascina di più è la loro stabilità e l’energia che trasmettono a ogni passo. Con la ASICS Novablast 4 mi sembra di correre su un trampolino. Posso dire con certezza che sono diventate le mie scarpe preferite.

Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”