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Crocodile Trophy nel segno di Huber

di - 28/10/2015

Sono in archivio le grandi corse a tappe che hanno caratterizzato questo mese di novembre per le ruote grasse: il Crocodile Trophy ritrova in cima al suo podio Urs Huber, il grande specialista elvetico delle Marathon che aveva già vinto due volte la corsa nel decennio scorso e che ha dominato la gara con 7 vittorie su 9 tappe, compresa la breve frazione finale di 30 km che portava a Fort Douglas e dove l’azzurro Nicholas Pettinà ha ottenuto un ottimo secondo posto, magra consolazione a una gara vanificata da problemi meccanici in due frazioni centrali che l’hanno relegato al quarto posto finale. Huber ha chiuso con 21’26” di vantaggio sul danese Soren Nissen, terzo il campione nazionale australiano Marathon Brendan Johnston a 40’59”, Pettinà ha accusato 51’12”. Una sola donna al traguardo,l’australiana Sarah White. Al traguardo altri due italiani, Francesco Scarcia e Renato Noris.

Huber (a sx) e Pettinà (a dx) in un caratteristico passaggio della gara (foto organizzatori) Huber (a sx) e Pettinà (a dx) in un caratteristico passaggio della gara (foto organizzatori)

CAPE PIONEER, BRAVI I FRATELLI CRISI

Missione compiuta per Roberto ed Emanuele Crisi, la coppia del Celeste Kento Avvenia che porta a casa un prestigioso secondo posto dalla Cape Pioneer Trek, una delle principali corse a tappe a coppie del calendario internazionale. Sei frazioni nel cuore del Sud Africa con i due fratelli battuti solo dai nazionali locali Gert Heyns e Matthys Beukes, alla fine vincitori con 14’33” sugli italiani e 20’11” sugli olandesi Bram Rood e Mos Gerben. Buona prova anche per Angelo Guiducci e Niccolò Violati, ventesimi in classifica generale. Fra le donne due sole coppie al traguardo con vittoria per la britannica Catherine Williamson e la svizzera Esther Suss, con 7’14” sulla sudafricana Robyn De Groot e la svedese Jennie Stenerhag.

Conclusione a braccia alzate per i fratelli Crisi (foto organizzatori) Conclusione a braccia alzate per i fratelli Crisi (foto organizzatori)

BRASIL RIDE, QUANTO RAMMARICO…

Sette i giorni di gara nello Stato di Bahia per il Brasil Ride,la gara a tappe sudafricana alla sua sesta edizione. Gara che mai come quest’anno è stata ricca di colpi di scena, uno in particolare ha riguardato le italiane Annabella Stropparo ed Elena Gaddoni costrette al ritiro per una brutta caduta di quest’ultima quand’erano saldamente al secondo posto. Ritiro anche per gli austriaci Daniel Geismayr ed Hermann Pernsteiner ad appena una tappa dalla conclusione quand’hanno visto vanificato il vantaggio accumulato sui rivali. Strada a quel punto spianata per l’olandese Hans Becking e il ceko Jiri Novak, vincitori con 45’39” sul brasiliano Hugo Prado Neto e lo svizzero Lukas Kaufmann, terza posizione per il team locale formato da Henrique Avancini e Wolfgang Soares Olsen a 1h09’36”. Nella prova femminile dominio incontrastato per le brasiliane Raiza Goulao Henrique e Viviane Favery Costa, ben 3h20’25” su Isabella Moreira Lacerda abbinata alla statunitense Nina Baum, terza posizione per altre due brasiliane, Erika Fernanda Gramiscelli e Leticia Jaqueline Soares Candido a quasi 7 ore.

La coppia vincitrice con Hans Becking e Jiri Novak (foto organizzatori) La coppia vincitrice con Hans Becking e Jiri Novak (foto organizzatori)