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Crocodile Trophy, Pettinà ancora combattivo

di - 21/10/2015

Dopo tre giorni di pioggia il Crocodile Trophy ritrova il sole ma non cambia il leif motiv di questa edizione con lo svizzero Urs Huber, uno dei più grandi specialisti mondiali delle Marathon, a fare gara a sé, proiettato verso un’altra vittoria ad anni di distanza dalle sue precedenti in terra australe. Nicholas Pettinà, alle prese da giorni con grandi problemi di respirazione, sta tenendo duro e anche nella tappa che, partita da Atherthon ha visto i concorrenti attraversare lo Hastings Swamp National Park, la Silver Valley road per raggiungere, dopo 96 km, la cittadina mineraria di Irvinebank, ha lottato finché ha potuto, mantenendo il ritmo dell’elvetico al pari del danese Soren Nissen e dell’australiano Brendan Johnston, poi quando Huber ha cambiato marcia l’ha lasciato andare chiudendo secondo a una trentina di secondi di ritardo.

Il gruppetto di testa con Pettinà (foto organizzatori) Il gruppetto di testa con Pettinà (foto organizzatori)

In classifica Huber ha un vantaggio di 6’19” sull’azzurro della Forestale mentre Nissen è a 14’25” e Johnston a 22’45”, l’honduregno Milton Ramos è più distanze, oltre 38 minuti. Le speranze di Pettinà sono ancora intatte, perché in una gara come il Crocodile Trophy 6 minuti di ritardo sono minimi e recuperabili soprattutto considerando che alla fine mancano tre giornate di gara, tutte con chilometraggi superiori ai 100 km. Dall’altra parte c’è però la grande esperienza di Huber che per puntare al successo in Australia ha mollato anzitempo la stagione dell’Uci Marathon Series.