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Da Fiuggi segnali positivi per l’Italia

di - 16/01/2017

La tappa italiana di Coppa del Mondo a Fiuggi doveva dare un quadro delle ambizioni azzurre in vista dei Mondiali in Lussemburgo: la sensazione è che l’Italia potrà recitare un ruolo da protagonista, se non nella gara principale degli Elite maschili, dove il divario dai big è ancora elevato, nelle altre categorie. La punta sarà certamente Gioele Bertolini, in grado di giocarsela alla pari con i belgi che ha dimostrato nella prova romana, dove è stato chiuso in partenza da una caduta che gli ha imposto una dura rincorsa nella quale è stato aiutato anche da Jakob Dorigoni, sacrificatosi per il compagno. Bertolini ha lottato a lungo con il belga Quinten Hermans e l’olandese Joris Nieuwenhuis leader della classifica mentre il campione del mondo Eli Iserbyt era ormai troppo lontano. All’arrivo Bertolini ha accusato un ritardo di 18”, terzo Hermans a 50”.

Il podio Under 23 (foto organizzatori)

Un’altra carta importante sarà Filippo Fontana, a cui è mancato solo il podio a Fiuggi al termine di una gara appassionante nella quale l’azzurro è stato tradito da una caduta sul fondo ghiacciato quand’era secondo. La vittoria è andata al francese Antoine Benoist con 22” sul connazionale Maxime Bonsergent e 44” sul belga Toon Vandebosch, per Fontana 52” di ritardo. Bella prova anche di Bruno Marchetti, nono a 1’33”. La gara ha confermato come la categoria sia, in vista dei Mondiali, estremamente incerta e quella dove il duopolio Belgio-Olanda rischia seriamente di saltare.

La gara femminile ha forse regalato meno di quanto ci si aspettasse per la pattuglia azzurra, ma i segnali sono comunque incoraggianti. La prova romana ha confermato come l’olandese Marianne Vos sia ormai tornata quella che per anni ha monopolizzato la disciplina come avveniva anche per le classiche su strada. La tulipana ha imposto un ritmo insostenibile sin dal primo giro. A cercare d’inseguirla è stata inizialmente Eva Lechner,ma lo sforzo le è costato poi nella seconda parte quand’è andata fuori giri, chiudendo quinta. Seconda è giunta la ceka Katerina Nash,compagna di colori della Lechner al Luna Pro Team, staccata di 40”, poi le olandesi Sophie De Boer e Annemarie Worst (prima U23) a 59” e la Lechner a 1’34”. Buona prova anche per Chiara Teocchi, nona al traguardo e quarta U23 a 2’17”, entrambe le azzurre sembrano pronte ad attaccare il podio in Lussemburgo dove bisognerà vedere quale sarà il recupero di Alice Maria Arzuffi, caduta nei primi giri.

Marianne Vos netta dominatrice a Fiuggi (foto organizzatori)

Unica categoria che non vede gli azzurri protagonisti è quella principale, dove Luca Braidot è stato il migliore, finendo 20°. In assenza dell’olandese Van Der Poel, il campione del mondo belga Wout Van Aert ha avuto vita facile, vincendo con 18” sul tedesco Marcel Meisen che in Italia riesce sempre a esaltarsi, e 27” sul connazionale Tom Meeusen. Da sottolineare la brutta caduta nella quale è incorso il campione europeo, il belga Toon Aerts per il quale si sospetta la frattura di una clavicola. Per Van Aert arriva così la matematica vittoria nella challenge, inutile l’ultima prova di domenica a Hoogerheide che comunque assume ancora grande valore sempre in ottica Mondiali.

 Van Aert esultante al traguardo (foto organizzatori)