Lindarets, brand del New Mexico, viene incontro alla proliferazione di nuovi standard ruota, come l’approccio Boost, con anteriore 15×110 mm e posteriore 12×148 mm per i mozzi
I benefici sono noti: più spazio per gomme cerchi e più larghi (l’ideale per le 27,5+), campanatura ottimizzata dei raggi per ruote più rigide e robuste. L’aspetto negativo sta nella necessità di acquistare un nuovo telaio e una nuova forcella, senza dimenticare le ruote.
L’azienda statunitense ha così pensato di collaborare con Bikeworks Albuquerque per sviluppare la gamma Boostinator: si tratta di un kit che, se abbinato a mozzi 15×100 e 12×142 mm compatibili, permette la conversione allo standard Boost per il montaggio su telai e forcelle dedicate. Le quote per il fissaggio dei dischi e del pacco pignoni rimangono immutate, mentre migliora l’angolazione dei raggi a tutto vantaggio della solidità delle ruote.
Il kit Boostinator è formato da boccole appositamente progettate (anteriore destra e posteriore sinistra) e, nel caso della ruota posteriore, di un nuovo supporto per il rotore con innesto a sei viti. In pratica i mozzi traslano lateralmente, con la necessità di centrare il cerchio (con una campanatura ottimizzata), in linea con le specifiche Boost.
Ogni kit Boostinator è realizzato in alluminio 6061 lavorato in CNC e anodizzato, comprende anche le sei viti per il disco posteriore realizzate in una lega di qualità superiore a quella tradizionale (classe 10.9, 40% più robusta di quella 8.8). Al momento la compatibilità è garantita con un ampio range di mozzi DT Swiss (usati anche su ruote Roval di Specialized, Giant, Syncros), Hope Pro 2 Evo, White Industries MI6 (comprese alcune ruote Rolf Prima).
La disponibilità è a partire da metà febbraio, con prezzi a partire da 21,21 $.