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Enduro World Series: dominio francese in Australia

di - 09/04/2017

Il secondo round delle Enduro World Series 2017 ha vissuto un’altra competizione bagnata e selvaggia, con la pioggia che ha fortemente condizionato il tracciato. Le condizioni asciutte e polverose delle prove libere sono state presto dimenticate, con una pioggia torrenziale che è caduta dall’inizio alla fine. Prove speciali riconosciute da tutti come divertenti sono rapidamente diventante intimidatorie in condizioni di bagnato, causando numerose cadute e mettendo in difficoltà anche gli atleti più titolati.

EWS 2017 Australia_02Tuttavia, come accaduto per il primo round di Rotorua (Nuova Zelanda), le condizioni difficili hanno prodotto una competizione emozionante, con un evidente rimescolamento delle carte soprattutto in campo maschile. Alla fine è stato il giovane francese Adrien Dailly (Lapierre Gravity Republic) a trionfare, la sua prima vittoria assoluta dopo aver dominato la categoria U21 nel 2016. Una caduta lungo la settima e ultima PS è costata la vittoria a Greg Callaghan (Cube Action Team), classificatosi comunque al secondo posto dopo aver guidato la gara sino alla sesta prova speciale. Un grande recupero nel finale ha consentito all’australiano Sam Hill (Chain Reaction Cycles Mavic) di collocarsi sul terzo gradino del podio, dopo aver vinto cinque delle sette PS in programma.

Adrien Dailly ha dichiarato a fine gara: “Sono felicissimo ma anche molto sorpreso di aver vinto. Avevo già vinto tra gli Under21 ma questa è la prima vittoria assoluta nella categoria maschile e significa molto per me. I sentieri mi sono piaciuti un sacco e il pubblico di Derby è stato fantastico, è stato un grande evento. Non vedo l’ora di continuare la stagione.”

EWS 2017 - Australia_01In campo femminile la francese Isabeau Courdurier (Sunn) ha messo in chiaro le sue intenzioni sin dall’inizio, vincendo le prime tre PS. Cecile Ravanel (Commencal Vallnord Enduro Team) è tornata in lotta per la vittoria facendo sue la quarta e la quinta prova speciale, ma non è stato sufficiente per recuperare lo svantaggio accumulato con la giovane connazionale che trionfava alla sua prima Enduro World Series. Cecile si è dovuta accontentare del secondo posto dopo una battaglia con la tedesca Ines Thoma (Canyon Factory Enduro Team), che ha conquistato un meritato terzo gradino del podio.

Isabeau ha dichiarato: “Non mi aspettavo questo dopo Rotorua. Ero malata due settimane fa ma oggi mi sentivo abbastanza bene, ho solo pensato a guidare bene senza strafare, facendo tutto il necessario per finire questa gara. Le condizioni erano veramente difficili perché non sono abituata a guidare sul bagnato, ma ho tenuto una condotta tranquilla scegliendo le linee giuste, e ha funzionato. Non ho parole per oggi, non può andare meglio di così.”

EWS 2017 Australia 03Nella cateoria Master Men è stato il francese Karim Amour (BH Miranda Racing Team) a vincere, con il britannico Nigel Page (Chain Reaction Cycles Mavic) al secondo posto e lo statunitense Michael Broderick al terzo. Mary McConneloug ha vinto la gara riservata alle Master Women, con le australiane Jodi Newton e Sharon Heap in seconda e terza posizione.
Tra i giovani della categoria Under21, è stato l’australiano Ben McIlroy a vincere precedendo il connazionale Blake Pearce e il neozelandese Ben Friel. In campo femminile, Martha Gill ha corso da sola facendo segnare comunque tempi molto competitivi a livello assoluto.
Per quanto riguardo i team, Rocky Mountain Urge BP è stato il team del giorno, precedendo Canyon Factory Enduro e Ibis Cycles Enduro Race Team

EWS 2017 Australia 04EWS 2017 Austrlia 05Potete trovare tutti i risultati della seconda tappa delle Enduro World Series 2017 qui, l’appuntamento è per il 13 e 14 maggio, sull’isola di Madeira (Portogallo), per il terzo round in un’altra località inedita.

Vi lasciamo con il video report in pillole del secondo round EWS 2017

Info: Enduro World Series

Cristiano Guarco - 4bicycle - portrait 211127

Ciao a tutti, sono Cristiano Guarco, appassionato da una vita di mountain bike ma anche del movimento ciclistico in ogni sua forma. Da circa 20 anni ho fatto della mia passione la mia professione, una grande fortuna raccontare questo mondo, per parole e immagini, che tanto mi ha insegnato e continua a insegnare ma anche ispirare.