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Etna Marathon: il ritorno di Pirazzoli

di - 28/09/2015

Ancora grandi nomi sul gradino più alto dell’Etna Marathon. La nona edizione della gara che si disputa a Milo ha visto primeggiare l’esperienza di Mirko Pirazzoli in campo maschile e di Lorenza Menapace al femminile. Per entrambi una passerella trionfale sull’insidioso percorso di 74 km e 2480 metri di dislivello, caratterizzato dal fondo reso compatto dalla pioggia caduta nell’ultima notte. Pioggia che ha poi risparmiato gli atleti durante la mattinata: solo qualche nuvola e temperature ideali anche per chi ha scelto i percorsi più brevi, il Gran Fondo di 46 km e 1660 m di dislivello e l’Escursione di 23 km e 830 m di dislivello.

E’ stata l’edizione dei record. Il primato dei 777 nel 2014 era già stato sbriciolato nelle ultime settimane. Dalla centrale Piazza Belvedere, sono partiti 1022 biker (gli iscritti erano 1200), un risultato che ripaga gli sforzi degli organizzatori del Mongibello Mtb Team e rende l’Etna Marathon un appuntamento sempre più apprezzato e in netta crescita.

La gara

Ritmi serrati sin dalle prime pedalate. Il gruppo dei migliori si è scremato sulla salita di Serra Buffa, con il duo dell’Frm Factory Racing Team composto dal torinese Alessandro Gambino e da Mirko Pirazzoli, 41 anni da Imola, a dettare il ritmo. In scia, tra i più attivi Cicciari, Di Salvo, Alberati e Zagarella.

Il gioco di squadra tra Pirazzoli e Gambino ha funzionato alla perfezione fino all’allungo decisivo avvenuto intorno al 37° km, subito dopo il passaggio sul Brunek. Nella discesa successiva, Gambino è rimasto vittima di una foratura ed è stato costretto a fermarsi per ben tre volte nel tentativo di riparare un taglio laterale alla gomma anteriore. Così Pirazzoli si è involato tutto solo fino al traguardo, mentre Gambino, nonostante le vicissitudini, è riuscito a riprendersi il secondo posto nella lunga discesa finale in single track superando il palermitano Giuseppe Di Salvo, terzo all’arrivo.

L'arrivo del vincitore Pirazzoli (foto organizzatori) L’arrivo del vincitore Pirazzoli (foto organizzatori)

Nella gara riservata alle donne, la trentina Lorenza Menapace ha concesso il bis, occupando la prima posizione dall’inizio alla fine. Come l’anno scorso, al secondo posto si è piazzata l’atleta di casa, Elizabeth Simpson, altra favorita e già vincitrice di due edizioni dell’Etna Marathon.

Nella Gran Fondo ha rispettato i pronostici la giovane star colombiana Egan Bernal. Il 18enne bronzo ai mondiali junior di Andorra ha sbaragliato la concorrenza, attaccando con decisione sulle prime salite del tracciato. In campo femminile, successo di Martina Arsie.

Le dichiarazioni

Mirko Pirazzoli (vincitore Marathon maschile): “Conoscevo bene questi sentieri avendo svolto diversi ritiri in altura, ma finora, per motivi di lavoro, non ero mai riuscito a correre l’Etna Marathon. Quest’anno finalmente c’è stata questa possibilità, ho visto che al campionato italiano marathon la condizione era buona e allora ho provato a tenerla il più a lungo possibile per arrivare pronto in Sicilia. In molti tratti ho fatto fatica e ho giocato d’esperienza. Io e Gambino abbiamo fatto un ottimo gioco di squadra e mi dispiace tanto che abbia forato. Era in gran forma e avrei dovuto essere al suo servizio. Il percorso? Semplicemente meraviglioso. E’ uno dei più belli al mondo, ti dà emozioni che non si possono descrivere”.

Lorenza Menapace (vincitrice Marathon femminile): “E’ stata una gara molto dura, l’Etna non risparmia mai nessuno. Però mi sono divertita da morire. Temevo Liz Simpson, ma sono riuscita a gestirmi e a non rischiare in discesa, anche perché ero rimasta senza assistenza”.

Egan Bernal (vincitore Gran Fondo): “Percorso molto tecnico, dove serve resistenza, adatto alle mie caratteristiche. Sono arrivato sull’Etna in grandi condizioni e quando ho aperto il gas in salita ho visto che nessuno è riuscito a seguirmi”.

Maurizio Scalia (presidente del comitato organizzatore): “L’altissimo numero di iscrizioni significa che la manifestazione piace. E’ un premio a tutti i ragazzi dell’organizzazione e al duro lavoro fatto in questi mesi. Andiamo avanti con grandi motivazioni, consapevoli che la nostra è una gara unica in Europa. Torneremo nel 2016 con nuovi progetti e con altre gare di contorno affinché chi arriva da lontano possa divertirsi per più giorni e trascorrere le vacanze in Sicilia”.

Comunicato stampa