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Hill e Ravanel conquistano la giungla colombiana

di - 02/04/2018

Caro Gehrig tra due ali di folla nella foresta tropicale colombiana
Jared Graves chiude il prologo cittadino del sabato al secondo posto
Jared Graves chiude il prologo cittadino del sabato al secondo posto

La Colombia entrerà nei libri di storia dell’enduro come la gara più singolare fino ad oggi, con una prima speciale del sabato che ha attraversato le vie del centro di Manizales come una tipica Urban Downhill, seguita da sei PS nella sola giornata di domenica all’interno della fitta foresta pluviale che sovrasta il centro urbano.

Katy Winton sulla grassa e umida terra della foresta tropicale colombiana
Katy Winton sulla grassa e umida terra della foresta tropicale colombiana

Il clima tropicale di Manizales è stato all’altezza della sua fama con rovesci regolari durante le giornate di prova e di gara, in netto contrasto con la spessa polvere della prima tappa cilena, Mentre le condizioni non potevano essere più diverse, il risultato non è cambiato: cadute, guasti meccanici, e una competizione selvaggia.

Sam Hill divora le radici colombiane
Sam Hill divora le radici colombiane

In campo maschile l’australiano Sam Hill (Chainreaction Cycles Mavic) è stato inarrestabile, vincendo quattro delle sette speciali e chiudendo con un vantaggio di 47 secondi sull’eroe locale Marcelo Gutierrez, il famoso discesista colombiano qui al suo miglior risultato in un round EWS. Il francese Damien Oton (Unior Devinci Factory Racing) ha vinto una PS collocandosi alla fine sul terzo gradino del podio, davanti a un’altra sorpresa di giornata, l’atleta privato Youn Deniaud. Il nostro Matteo Raimondi chiude al 64° posto migliorandosi dopo lo sfortunato 127° dell’esordio in Cile, a causa di un problema meccanico e alla conseguente penalizzazione di 10′ per essere arrivato in ritardo alla PS seguente.

Cecile Ravanel immersa nella giungla colombiana
Cecile Ravanel immersa nella giungla colombiana

Nella gara femminile, la francese Cecile Ravanel (Commencal Vallnord Enduro Racing Team) ha lasciato due speciali a Ines Thoma (Canyon Factory Enduro Racing) e Anneke Beerten (Alchemy Bicycles Factory Racing) chiudendo comunque la gara con un vantaggio di oltre un minuto sulla connazionale Isabeau Courdurier (Intense Mavic Collective), mentre Katy Winton (Trek Factory Racing) ha completato il podio replicando esattamente il risultato del weeked precedente.

Ines Thoma vince una speciale e chiude ai piedi del podio
Ines Thoma vince una speciale e chiude ai piedi del podio

Elliot Heap (Chainreaction Cycles Mavic) ha replicato la prestazione del compagno di squadra Hill vincendo la categoria Under 21 mashile, in campo femminile invece Ella Conolly ha conquistato la sua seconda vittoria quest’anno. Anche i podi dei Master hanno ripetuto quelli della gara Cilena, con Karim Amour (BH Miranda Racing Team e Melissa Newell sul gradino più alto.
Nella competizione a squadre il Canyon Factory Enduro Team è stato il team del giorno, in classifica generale guida Ibis Cycles Enduro Race in vista del terzo round, che si correrà in Francia il prossimo mese.

I leader EWS dopo due tappe: U21 Duncan Nason, Men Sam Hill, Women Cecile Ravanel, Masters Men Karim Amour, Masters Women Melissa Newell, U21 Women Ella Conolly.
I leader EWS dopo due tappe: U21 Duncan Nason, Men Sam Hill, Women Cecile Ravanel, Masters Men Karim Amour, Masters Women Melissa Newell, U21 Women Ella Conolly.

Chris Ball, amministratore delegato delle Enduro World Series, ha dichiarato; “Quando abbiamo annunciato che avremmo corso in Colombia ci sono state alcune sopracciglia alzate, ma spero che ora chi aveva dubbi si sia reso conto che siamo stati in un’altra incredibile zona del mondo. Il riding è semplicemente folle e abbiamo incontrato alcune delle persone più accoglienti, amichevoli e appassionate di ciclismo”.

Video: Il secondo round EWS 2018 in pillole

Qui i risultati completi

[fonte: comunicato stampa | foto: Enduro World Series]

Cristiano Guarco - 4bicycle - portrait 211127

Ciao a tutti, sono Cristiano Guarco, appassionato da una vita di mountain bike ma anche del movimento ciclistico in ogni sua forma. Da circa 20 anni ho fatto della mia passione la mia professione, una grande fortuna raccontare questo mondo, per parole e immagini, che tanto mi ha insegnato e continua a insegnare ma anche ispirare.